sole9701
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Concetti Chiave

  • La poesia è ispirata da un episodio autobiografico in cui Montale, sotto lo pseudonimo di Mirco, riflette sull'assenza dell'amata Clizia a Modena.
  • Mirco incontra un vecchio con due sciacalli, che interpreta come un possibile segnale dall'amata, simbolo del suo ricordo e della speranza di un ritorno.
  • Il tema centrale è l'assenza e la possibilità di un ritorno immaginato dell'amata, attraverso eventi insoliti che portano conforto.
  • Montale esplora l'idea che la realtà sia una rappresentazione soggettiva, con segnali ambigui che richiedono interpretazione.
  • I versi alternano endecasillabi e settenari con un lessico semplice, chiudendosi con un ricordo personale dei due sciacalli.

Indice

  1. L'ispirazione autobiografica di Montale
  2. L'incontro con il vecchio e i cani
  3. Il significato simbolico degli sciacalli
  4. Il miracolo del ritorno immaginario
  5. La realtà come apparenza e dubbio
  6. La chiusura con i due sciacalli

L'ispirazione autobiografica di Montale

La poesia è composta nel 1937. Lo stesso Montale chiarisce l’occasione autobiografica che ha ispirato questa poesia. Utilizzando lo pseudonimo di Mirco per parlare si sé, Montale racconta di un pomeriggio d’estate in cui si trovava a Modena e passeggiava assorto nel pensiero dell’ amata lontana e assente.

L'incontro con il vecchio e i cani

Mirco vide un vecchio trascinare due cani che non riusciva ad identificare, pertanto, si avvicinò e chiese al vecchio che cani fossero. Questi, con tono secco e orgoglioso, rispose che non erano cani, ma sciacalli.

Il significato simbolico degli sciacalli

Mirco pensò che Clizia (pseudonimo utilizzato per la donna amata) amava gli animali buffi, e che la vista di quei due sciacalli al guinzaglio l’avrebbe divertita. Quindi, insinuò che i due animali fossero stati inviati da lei, come per confortarlo, ma considerò anche l’idea che essi fossero invece un segnale del fatto che la presenza della donna si stava dileguando per sempre. Da quel giorno Mirco non poté evitare di associare la città di Modena all’idea di Clizia e dei due sciacalli. Ogni volta che si verificavano simili episodi, la sua ferita ne traeva beneficio. Una sera, Mirco scrisse i primi sette versi del mottetto su un biglietto del tranvai; in seguito sostituì il punto che chiudeva l’ultimo verso con due punti, perché sentiva la necessità di aggiungere un esempio che fosse anche una conclusione.

Il miracolo del ritorno immaginario

Il miracolo è costituito dalla possibilità di un ritorno della donna amata, non nella vita reale, ma nell’immaginazione e nei sentimenti.

La realtà come apparenza e dubbio

Il tema è la possibilità che in un presente di assenza, in cui il poeta soffre per il distacco dall’amata, quest’ultima possa farsi di nuovo viva attraverso un avvenimento insolito. E inoltre presente l’idea della realtà come apparenza e rappresentazione soggettiva (tratta dalla filosofia di Schopenhauer) in cui è possibile che si insinui un “barbaglio”, cioè un segnale che voglia comunicare un messaggio. Però, c’è anche il dubbio che questo miracolo non sia vero.

I versi sono endecasillabi e settenari e il lessico è piuttosto semplice e essenziale.

Il poeta contempla due idee opposte: infatti, lo “schermo d’immagini” che costituisce la realtà potrebbe rivelare al poeta che la donna amata sta svanendo per sempre, oppure inviargli dei segnali che però non sono chiari, ma devono essere interpretati.

La chiusura con i due sciacalli

La poesia si chiude con l’episodio dei due sciacalli al guinzaglio, un ricordo intimo e lontano.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'ispirazione autobiografica dietro la poesia di Montale?
  2. La poesia è ispirata da un pomeriggio d'estate del 1937 a Modena, quando Montale, sotto lo pseudonimo di Mirco, rifletteva sull'amata lontana.

  3. Qual è il significato simbolico degli sciacalli nella poesia?
  4. Gli sciacalli simboleggiano un legame con l'amata Clizia, rappresentando sia un conforto che un segnale della sua possibile scomparsa definitiva.

  5. Come viene rappresentata la realtà nella poesia di Montale?
  6. La realtà è vista come apparenza e dubbio, un "barbaglio" che può comunicare messaggi ambigui, riflettendo l'influenza della filosofia di Schopenhauer.

  7. Come si conclude la poesia e quale significato ha la chiusura?
  8. La poesia si chiude con il ricordo dei due sciacalli al guinzaglio, un'immagine intima che rappresenta il legame con l'amata e la complessità dei sentimenti del poeta.

Domande e risposte

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