Concetti Chiave
- La poesia di Montale esprime l'amore coniugale attraverso la metafora del viaggio e delle scale, simboleggiando il percorso di vita condiviso.
- Il poeta sente il vuoto lasciato dalla moglie, una figura guida nonostante la sua cecità, che dava significato alla sua esistenza.
- La struttura è composta da due strofe con versi liberi, caratterizzati da poche rime e un uso significativo di figure retoriche.
- L'anafora e l'iperbole sottolineano l'intensità e la ripetitività dell'esperienza vissuta dal poeta con la moglie.
- La poesia esplora l'ossimoro tra la brevità e la lunghezza del viaggio della vita, enfatizzando la perdita e il vuoto percepito dal poeta.
Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tuttora, né più mi occorrono
le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella che si vede.
Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio
non già perché con quattr’occhi forse si vede di più.
Con te le ho scese perché sapevo che di noi due
le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
erano le tue.
Indice
L'amore coniugale e la perdita
La poesia descrive l'amore coniugale nella sua continuità temporale: le scale vengono infatti percorse in discesa fino al sopraggiungere della morte.
Il viaggio della vita
Il viaggio compiuto è stato lungo, ma troppo breve allo stesso tempo ora che si è concluso.
Il poeta è incapace di provvedere alle necessità quotidiane (le coincidenze, le prenotazioni) e i fastidi che sperimentano anche gli altri (coloro che credono che la realtà sia quella che si vede).
Il mondo gli appare senza senso ora che non c'è più la moglie al suo fianco.
La guida della moglie
E' stato lui a offrirle il braccio, quindi protezione, ma in realtà questo gesto rappresenta più una ricerca: la vera "guida" durante il cammino della vita è stata lei.
La moglie infatti era priva della chiarezza della vista ma era dotata di una più profonda capacità di muoversi tra gli ostacoli della vita, virtù che invece manca al poeta, il quale non sa nella quotidianità dato che gli viene meno la vitalità che apparteneva alla moglie: ne percepisce appunto il vuoto ad ogni gradino.
Struttura e figure retoriche
La poesia è composta da due strofe, la prima di sette versi e la seconda di cinque.
I versi sono liberi e sono presenti poche rime.
Le figure retoriche del componimento sono:
- Anafora: Ho sceso...Ho sceso...), ai versi 1 e 8
- Metafora: Il nostro lungo viaggio, il viaggio è una metafora molto comune per indicare la vita.
- Iperbole: un milione di scale. ai versi 1 e 8
- Ossimoro: breve/lungo, al verso 3
- Sineddoche: pupille indica occhi, al verso 11
- Metonimia: occhi indica vista,al verso 9
Domande da interrogazione
- Qual è il tema principale della poesia?
- Come viene descritta la moglie nella poesia?
- Quali figure retoriche sono presenti nel componimento?
Il tema principale è l'amore coniugale e la perdita, rappresentato attraverso il viaggio della vita e la mancanza della moglie che rende il mondo privo di senso per il poeta.
La moglie è descritta come la vera guida del poeta, nonostante la sua vista offuscata, possiede una profonda capacità di affrontare gli ostacoli della vita, qualità che manca al poeta.
La poesia utilizza diverse figure retoriche, tra cui l'anafora, la metafora, l'iperbole, l'ossimoro, la sineddoche e la metonimia per esprimere i suoi temi e sentimenti.