Montale, Eugenio - Ho sceso, dandoti il braccio - Questionario

Riflessioni sulla moglie scomparsa

In questa lirica, Montale si rivolge alla moglie Drusilla (chiamata anche Mosca) morta cinque anni prima e ricorda in modo affettuoso la vita passata insieme a lei. Il lungo viaggio a cui accenna nel v.3 è la metafora del lungo viaggio della vita. La donna soffriva di una forte miopia per cui gli definisce le sue pupille “offuscate”.

2. In quale punto del testo appare evidente il disorientamento del poeta?

Il vuoto lasciato dalla perdita

Ora che la donna è morta, il poeta prova un senso di vuoto e di smarrimento, messo in evidenza al v. 2

La visione oltre le apparenze

Pur avendo gravi problemi di vista, e quindi in una condizione di fragilità fisica, la donna era in grado di vedere e percepire il vero senso della realtà che si nasconde dietro le apparenze (= il mondo visibile) e quindi di capire le cose meglio di lui.

Il tempo vissuto insieme

Il periodo vissuto con la moglie è stato lungo perché è durato molto tempo; tuttavia lo definisce anche “breve” perché il tempo felice passato con una persona che si ama dura sempre troppo poco. Dal punto di vista dello stile si tratta dio un ossimoro.

La donna era capace di orientarsi all’interno della condizione esistenziale e con la sua intelligenza sapeva illuminare la strada al poeta e vedere ben oltre le apparenze, cosa che non sono in grado di fare coloro che credono che la vera realtà sia quella che abbiamo sempre davanti ai nostri occhi.

La metafora delle scale

Innanzitutto occorre precisare che l’immagine del milione di scale (vv. 1 e 8) è un’iperbole.

Il salire le scale significa, in senso metaforico, cercare di migliorare la propria posizione per arrivare ad un obbiettivo posto in alto (= in cima alla scala da salire) che può essere costituito, per un poeta, nel vedersi riconosciuto il valore delle proprie poesie. È come se il poeta si identificasse con un eroe che si distingue sempre di più nelle azioni compiute per arrivare (= salire) alla gloria. Ma questo non è mai stato né lo scopo, né l’atteggiamento di Montale: egli si è contentato di condurre una vita semplice, in disparte, concreta com’ è semplice la figura della moglie. Pertanto, lo scendere le scale va interpretato in senso antieroico.

7. Nel testo sono presenti solo due rime, molto significative sul piano del contenuto; individuale e commentale.

Le rime significative

Le due rime sono collocate alla fine dei alla fine 6.7: crede /vede. In questa rima troviamo tutto il significato del pensiero di Montale: se accettiamo come vero solo quello che vediamo in apparenza andiamo incontro solo ad inganni e a delusioni. Ma non deve essere così. Per capire il mondo e il vero senso dell’esistenza, è necessario andare ben al di là delle apparenze. Questo non è facile, perché l’uomo deve continuamente lottare contro degli ostacoli che glielo impediscono (cfr. il correlativo oggettivo del muro con i cocci di vetro, o i sassi che impediscono l’acqua del ruscello di scorrere e lo costringono a cambiare direzione).

Drusilla ha sempre accompagnato e guidato il poeta in questa ricerca e senza la sua presenza, ora egli si sente smarrito.

Il termine ha lo stesso significato di “inganno”