Barca_della_vita
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Concetti Chiave

  • "Ossi di Seppia" rappresenta la disarmonia e l'aridità dell'esistenza umana, attraverso metafore di ossa aride e un ambiente ligure disseccato.
  • Il poeta esprime un forte senso di disarmonia con la realtà, considerandosi un "amico dell'invisibile" e rifiutando la concretezza del visibile.
  • La crisi di identità è descritta come un'anima che si frantuma e si dissolve, priva di un programma di vita chiaro.
  • La poesia "Porto Venere" esplora l'incapacità dell'individuo di liberarsi dalla ripetitività dell'esistenza per raggiungere una dimensione più alta.
  • Il "male di vivere" è visto come una prigionia esistenziale, contrastata da momenti straordinari che offrono una comprensione oltre la materialità.

La raccolta “Ossi di Seppia” è del 1925 ma fu arricchita poi negli anni. Gli ossi di seppia sono strutture cartilaginee dei molluschi, intorno c’era carne, ora solamente ossa aride, è il collativo oggettivo uomo che perso le speranze, che ha perso il suo contatto con l’infinito in quanto espulso dal mare (infinito) verso la spiaggia.

Ambiente brullo, disseccato, tipico della Liguria ma il poeta non vuole un racconto realistico ma metafisico. Nella lettera alla sorella scrive: “Io sono un amico dell’invisibile e non faccio conto che di ciò che si fa sentire e non si mostra e non credo e non posso credere a tutto quello che si tocca e vede”.

Nelle Confessioni di scrittori dice: “Avendo sentito fin dalla nascita una totale disarmonia con la realtà che mi circondava, la materia della mia ispirazione non poteva essere che quella disarmonia”.

Disarmonia = è aridità, incapacità di entusiasmarsi, provare passioni o ideali forti condivisi.

La vita non sa più di nulla, tutto è noia, tutto è uguale, non c’è gioia o dolore.

Il cuore è uno “scordato strumento” inteso come dimenticato oppure non accordato.

Non si trova un programma di vita, l’anima non è consistente (si frantuma e si dissolve)

Prigionia Esistenziale

Tema incapacità individuo di liberarsi, a causa della necessità degli eventi quotidiani, dalla ripetibilità dell’esistere, categorie di causa, tempo, spazio per raggiungere dimensione più alta, è oppresso dal fatto di essere incarcerato e soffocato nel mondo.

“Mi pareva di vivere sotto a una campana di vetro, eppure sentivo di essere vicino a qualcosa di essenziale.

Un velo sottile, un filo appena mi separava dal quid definitivo. L'espressione assoluta sarebbe stata la rottura di quel velo, di quel filo: una esplosione, la fine dell'inganno del mondo come rappresentazione" .

Poesia: Meriggiare pallido e assorto

Tema necessità= immobilità come prigionia esistenziale finita diversa dal miracolo, imprevisto, infinito, momento straordinario in cui uomo respira un’aria diversa, capisce una realtà che è oltre la materialità.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il significato simbolico degli "ossi di seppia" nella raccolta di Montale?
  2. Gli "ossi di seppia" simboleggiano la condizione dell'uomo che ha perso le speranze e il contatto con l'infinito, rappresentando una realtà arida e priva di vitalità, come descritto nel testo.

  3. Come descrive Montale la sua relazione con la realtà circostante?
  4. Montale descrive una totale disarmonia con la realtà, sentendosi prigioniero di un'esistenza ripetitiva e incapace di raggiungere una dimensione più alta, come espresso nelle sue confessioni.

  5. Qual è il tema centrale della poesia "Meriggiare pallido e assorto"?
  6. Il tema centrale è l'immobilità come prigionia esistenziale, contrapposta al desiderio di un momento straordinario che permetta di comprendere una realtà oltre la materialità, come indicato nel testo.

Domande e risposte

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