Concetti Chiave
- "Ossi di seppia" è la raccolta più celebre di Montale, esprimendo solitudine e fragilità attraverso il simbolo dell'osso di seppia.
- Il paesaggio ligure è utilizzato come metafora per descrivere l'incertezza della vita, sottolineando i suoi aspetti negativi.
- Montale critica i poeti laureati per l'uso di linguaggi complessi, preferendo la semplicità e quotidianità nella poesia.
- "Non chiederci la parola" esprime il male di vivere e l'assenza di certezze nella società contemporanea.
- "Meriggiare pallido e assorto" utilizza il paesaggio arido ligure come simbolo della durezza della vita, con una musicalità che riflette sofferenza.
Indice
Il significato di Ossi di seppia
“Ossi di seppia” è la raccolta più conosciuta, il titolo è un correlativo oggettivo ed esprime la solitudine perché l’osso resta a riva, la semplicità in quanto è solo un osso e la morte. L’osso di seppia si spezza facilmente infatti rappresenta la fragilità ed è l’opera che rappresenta maggiormente il pensiero di Montale ovvero il male di vivere.
Il paesaggio ligure e il mare
Il paesaggio descritto è quello ligure, ma ne descrive i tratti negativi. Per esempio il mare è descritto come qualcosa di incontrollabile→ usato come metafora per esprimere come la persona non ha certezza; infatti il mare a volte è calmo altre volte è agitato e quindi non sempre i marinai hanno la certezza di tornare a casa salvi.
Le sezioni dell'opera
L’opera viene divisa in 4 sezioni (capitoli che raggruppano le poesie per argomenti):
"Movimenti": ricerca di certezze e del senso della vita;
“Ossi di seppia”: queste certezze non trovate quindi tristezza, solitudine;
“Mediterraneo”: la casa del poeta, ma anche il mare incontrollabile che travolge il poeta perché non è una certezza;
“Meriggi e Ombre”: Meriggi che rappresenta le prime ore del pomeriggio, le più calde in cui si fa fatica a trovare l'ombra. Le poche ombre sono piccole e deformate, quindi l’ombra rappresenta le incertezze.
“Limoni” e “Non chiederci parola”→ le due poesie di quest’opera che riassumono di più la poetica di Montale.
"I Limoni" è un’opera particolare perché paragona i limoni, cosa semplice e la realtà, cosa più complessa. Usa i limoni per indicare agli uomini che è meglio vivere nella semplicità.
Critica ai poeti laureati
Montale inoltre critica i poeti laureati, in quanto utilizzano parole complesse e di difficile comprensione e si mette a favore della semplicità e della quotidianità.
"Non chiederci parola", poesia più importante che esprime il male di vivere. Oltre l’uomo anche la società contemporanea è senza certezze.
Montale critica i poeti laureati chiamati da lui “letterati” che utilizzano parola difficili e troppo colti per dimostrare i loro sentimenti, ma secondo lui è meglio utilizzare termini comprensibili e facili.
Critica indirettamente in particolare il Poeta Vate→ Coloro che guidano la società attraverso l’arte, ma utilizzano termini difficili e la società magari non comprendono la sua poesia.
La poesia introduttiva e il paesaggio
Poesia introduttiva di ossi di seppia, in cui esprime la sua visione della poesia e sarà dunque il suo modo di scrivere.
Meriggi= prime ore del pomeriggio, calde e senza ombra.
Paesaggio Ligure è il protagonista che è arido e soleggiato e rappresenta la difficoltà/aridità della Vita. Tutto il paesaggio ligure è una metafora. Utilizza la musicalità di sofferenza indicata dalle lettere R, T, le vocali, PR (lo si sente soprattutto nella prima strofa= Serpi, Merli… e nell’ultima).
L'opera e il suo amore
È l'opera più famosa di Montale, scritta per il suo grande amore: Drusilla Tanzi. È formata da versi endecasillabi e divisa in 2 quartine.
Vi è la ripetizione delle lettere R, T, S che son dei suoni forti scelti per evidenziare la tristezza della vita. L'ultimo verso presenta un'allitterazione con L e O e TO. Le rime sono ABBA CDDA.
Domande da interrogazione
- Qual è la raccolta più conosciuta di Eugenio Montale?
- Cosa rappresenta l'osso di seppia nel titolo della raccolta?
- Quali sono le quattro sezioni in cui è divisa l'opera?
- Quali sono le due poesie che riassumono di più la poetica di Montale?
- Chi critica Montale nella sua opera "Non chiederci parola"?
"Ossi di seppia" è la raccolta più conosciuta di Eugenio Montale.
L'osso di seppia nel titolo rappresenta la solitudine, la semplicità e la morte.
Le quattro sezioni dell'opera sono "Movimenti", "Ossi di seppia", "Mediterraneo" e "Meriggi e Ombre".
Le due poesie che riassumono di più la poetica di Montale sono "Limoni" e "Non chiederci parola".
Montale critica i poeti laureati, chiamati da lui "letterati", che utilizzano parole complesse e di difficile comprensione.