Concetti Chiave
- La raccolta "Le occasioni" di Montale riflette la disarmonia e l'insoddisfazione di vivere sotto il regime fascista, con un paesaggio prevalentemente cittadino.
- Montale utilizza il correlativo oggettivo per comunicare il male di vivere e la disarmonia percepita da chi non sopporta la dittatura.
- Nella poesia "Non recidere, forbice, quel volto", il poeta esplora il tema della memoria che svanisce, paragonando i ricordi a volti che si dissolvono.
- Il poeta esprime pessimismo riguardo alla possibilità di recuperare il passato, suggerendo che la memoria può essere preservata solo attraverso lo studio e i testi.
- La poesia utilizza immagini naturali, come il colpo di cesoia su un'acacia, per simboleggiare la perdita e l'irriconoscibilità dei ricordi nel tempo.
Indice
Trasferimento a Firenze e incontri intellettuali
Seconda raccolta. Siamo nel pieno regime fascista. Nel 1927 Montale si trasferisce a Firenze e incontra gli intellettuali fiorentini (Saba compreso). Il paesaggio di questa raccolta cambia: ora è prevalentemente cittadino e la folla e spesso presente.
Disarmonia e insoddisfazione sotto il regime
Alla disarmonia che viene dalla natura stessa, ora si aggiunge l’insoddisfazione di vivere sotto un regime dittatoriale. “Le occasioni” non sono esplicite, anche qui il poeta fa uso del correlativo oggettivo. Il messaggio della raccolta è per primo la comunicazione della disarmonia percepita da chi non sopporta la dittatura (come il poeta) e per secondo il male di vivere. La letteratura diventa morale, culturale al regime, esaltando la potenza e la forza → opposta a quella di Montale.
Memoria e il pessimismo del poeta
Il poeta chiede alla forbice di non recidere quel volto, di non far sì che la memoria che si svuota lo faccia diventare per sempre nebbia. Un colpo recide e l’acacia ferita scrolla da sé il guscio di cicala nei primi fanghi di novembre.
Impossibilità di recuperare il passato
Il poeta ha il ricordo di una persona, molto probabilmente di una donna, che ritorna come immagine nella memoria, che lentamente si sta svuotando, perché non può contenere tutti i volti del passato. Il pessimismo sta nel fatto che la memoria si svuota velocemente. Secondo il poeta è impossibile recuperare il passato: la memoria la si può trasmettere solo attraverso lo studio e i testi. Nella seconda strofa ripete lo stesso concetto usando altre immagini. Quando la memoria si svuota è come se calasse il freddo… (ci sono tre puntini per lasciare tempo al lettore di pensare). Un colpo di cesoia taglia di netto il ramo di un’acacia. Un guscio di cicala cade nel fango (il ricordo diventa irriconoscibile: la memoria taglia di netto il ricordo e lo disperde nel fango dell’autunno.) Questa poesia non permette di risalire all’esatto momento in cui è stata scritta. Forse è stato dopo la vista di una potatura di un albero. (Tagliare deriva dall’etimo di tempo)
Domande da interrogazione
- Quali sono stati gli effetti del trasferimento di Montale a Firenze nel 1927?
- Come viene espressa l'insoddisfazione di Montale sotto il regime fascista?
- Qual è il tema centrale riguardo alla memoria nelle opere di Montale?
Il trasferimento a Firenze ha portato Montale a incontrare intellettuali fiorentini, influenzando il paesaggio delle sue opere, che diventa più cittadino e popolato.
Montale esprime l'insoddisfazione attraverso la disarmonia percepita e il male di vivere, utilizzando il correlativo oggettivo per comunicare il suo rifiuto del regime dittatoriale.
Il tema centrale è l'impossibilità di recuperare il passato, poiché la memoria si svuota rapidamente e i ricordi diventano irriconoscibili, trasmissibili solo attraverso lo studio e i testi.