Concetti Chiave
- La lirica di Montale utilizza l'osservazione di una scena quotidiana, come la potatura di un'acacia, per esplorare il tema della memoria e del tempo che passa.
- Il poeta implora la "forbice" di non cancellare il volto della donna amata, simbolo di ricordi che il tempo tende a svanire.
- La forbice rappresenta il tempo inesorabile, l'acacia simboleggia il poeta e il guscio della cicala il volto della donna che scompare.
- La tecnica del correlativo oggettivo conferisce alla riflessione un valore universale, sottolineando l'impossibilità di trattenere i ricordi.
- Elementi fonici e visivi come la nebbia, il freddo e il fango accentuano il tema del "mal di vivere" e l'inevitabile scorrere del tempo.
E.Montale: Non recidere, forbice, quel volto
La lirica è tratta da Le occasioni. L’occasione è data al poeta dall’osservazione di una semplice scena quotidiana: è novembre e qualcuno sta potando una pianta d’acacia: con le foglie e rami tagliati cadono anche i ricordi presenti nella memoria del poeta
Parafrasi
Indice
Parafrasi della poesia
Non cancellare, il ricordo di quel volto,
rimasto solo come ricordo nella mia memoria, che si svuota piano piano
non ridurre l’immagine di lei, ancora presente, a nebbia indistinta
Giunge il freddo dell’autunno….
Un colpo secco recide la cima
e l’acacia ferita lascia cadere
il guscio di una cicale
nel primo fango autunnale
Analisi testuale
Analisi testuale e simbolismo
Il poeta si rivolge alla forbice, pregandola di non tagliare via per sempre dalla sua memoria il volto della donna amata, Clinzia. Nell’aria si fa avanti una sensazione di gelo (= un freddo cala) che sembra annunciare che la preghiera del poeta non sarà esaudita. Infatti, la forbice è indifferente alla preghiera del poeta e con un colpo secco recide il ramo che sembra quasi ferito dal colpo inferto (= umanizzazione della realtà): il movimento della lama fa cadere nel fango il guscio vuoto di una cicala.
La lirica è costruita su di una metafora generalizzata per cui la forbice è il simbolo del tempo che passa inesorabile; all’acacia corrisponde, per analogia, il poeta mentre il guscio rinsecchito, ormai senza vita, rappresenta il volto della donna amata che scompare nel fango
Tema della memoria e tempo
Il tema dominante è quindi quello della memoria, molto frequente nelle liriche di Montale, a cui l’uomo cerca di ricorrere per dare un senso alla propria vita. Tuttavia il tempo interviene e cancella i ricordi, per cui la vita si trasforma in tanti momenti scollegati fra di loro La tecnica del correlativo oggettivo consente di far acquisire alla riflessione un valore universale perché il tempo cancella tutto, anche i ricordi più cari, e nulla può essere trattenuto. La riflessione sulla condizione umana è molto amara ed è rappresentata da tutta una serie di oggetti con connotazione negativa:la nebbia, il freddo, il fango, il guscio della cicala rinsecchito, le forbici, tutti elementi che ci riconducono al “mal di vivere”
Aspetti fonici e struttura
Sul piano fonico abbiamo:
• assonanza solo….sfolla
• un susseguirsi di suoni dentali: freddo……Duro…..svetta che ricordano il colpo secco della forbice
La lirica è composta da due quartine con versi di undici piedi a cui se ne aggiunge uno di sette.Si nota una rima imperfetta: sempre/novembre
Domande da interrogazione
- Qual è l'occasione che ispira la poesia "Non recidere, forbice, quel volto"?
- Qual è il simbolismo principale nella poesia?
- Qual è il tema dominante della poesia?
- Quali sono gli aspetti fonici e strutturali della lirica?
L'occasione è data dall'osservazione di una scena quotidiana in cui qualcuno pota una pianta d'acacia, evocando ricordi nella memoria del poeta.
La forbice simboleggia il tempo che passa inesorabile, mentre l'acacia rappresenta il poeta e il guscio della cicala il volto della donna amata che scompare.
Il tema dominante è la memoria e il tempo, con il poeta che cerca di trattenere i ricordi mentre il tempo li cancella, trasformando la vita in momenti scollegati.
La poesia presenta assonanze e suoni dentali che richiamano il colpo secco della forbice, ed è composta da due quartine con versi di undici piedi e uno di sette, con una rima imperfetta.