Concetti Chiave
- La poesia, scritta nel 1924, affronta il tema della scrittura poetica come sfida contro l'oblio e la morte.
- Il pozzo simboleggia il confine tra inconscio e conscio, vita e morte, collegando passato e presente.
- La memoria è celebrata per la sua capacità di mantenere viva l'essenza di ciò che è perduto.
- Si richiama il mito di Orfeo ed Euridice, con la scrittura poetica paragonata al canto che tenta di ridare vita.
- La poesia si sviluppa con immagini di ricordo e perdita, culminando in un lamento per il ritorno all'oblio.
La Poesia e l'Oblio
•Questa poesia viene scritta nel 1924.
Il tema è quello della scrittura poetica che sfida l’oblio e la morte, non in senso definitivo, ma della vita che noi viviamo.
Il Pozzo e il Confine
Il punto di partenza è una situazione realistica: la carrucola di un pozzo porta in superficie un secchio contenente dell’acqua, sulla cui superficie si riflette il volto di una donna amata dal poeta.
Ma questa apparizione è precaria, e il volto precipita di nuovo nel buio del pozzo.
Il pozzo rappresenta il confine tra il e l’inconscio e il conscio, ma anche il confine tra la morte e la vita; infatti il pozzo collega ciò che si trova sotto terra (il passato che crediamo perduto, e che quindi fanno parte del nostro inconscio, ma anche ciò che è morto) con ciò che si trova sulla superficie della terra (ciò di cui non ci ricordiamo e siamo coscienti, ma anche ciò che è vivo).
Memoria e Mito di Orfeo
La memoria è cantata come valore di importanza estrema perché mantiene in vita ciò che non è più vivo.
Si richiama anche il mito di Orfeo e Euridice: il canto poetico di Orfeo riesce a far si che gli Inferi gli restituiscano la donna che ama, ma questa resurrezione è precaria, e termina con una nuova perdita. La scrittura poetica è come il canto di Orfeo, che vuole richiamare alla vita ciò che è morto, ma fallisce.
Il componimento si apre con un’immagine positiva e vitale, in cui l’acqua che viene portata alla luce si fonde con essa. Nel secchio ricolmo di acqua appare un ricordo e un’immagine che ride. Il poeta accosta il proprio volto a labbra dalla consistenza fragile; questo bacio è il tentativo dell’io poetico di far propria l’immagine. Ma nel momento in cui la superficie dell’acqua viene mossa, il volto cambia i propri connotati e invecchia, torna ad essere prigioniero del tempo.
Il Tempo e l'Oblio
Il verso successivo, diviso in due parti, scandisce il passaggio tematico. Gli ultimi versi costituiscono un lamento dovuto a una nuova perdita. È presente un “tu” che si identifica in un ricordo. Ricordo che si era precisato in un’immagine ridente, poi in un volto e infine in un dettaglio erotico, le labbra.
La ruota che stride, simbolo lo scorrere inesorabile del tempo, restituisce il ricordo all’oblio.
Domande da interrogazione
- Qual è il tema principale della poesia "La Poesia e l'Oblio"?
- Cosa rappresenta il pozzo nel componimento "Il Pozzo e il Confine"?
- Come viene utilizzato il mito di Orfeo nella sezione "Memoria e Mito di Orfeo"?
- Qual è il significato della ruota che stride nella sezione "Il Tempo e l'Oblio"?
Il tema principale è la scrittura poetica che sfida l’oblio e la morte, cercando di mantenere viva la memoria della vita vissuta.
Il pozzo rappresenta il confine tra l’inconscio e il conscio, tra la morte e la vita, collegando il passato perduto con il presente conscio.
Il mito di Orfeo viene utilizzato per illustrare il potere della poesia di richiamare alla vita ciò che è morto, sebbene questo tentativo sia destinato a fallire, simile al canto di Orfeo che non riesce a trattenere Euridice.
La ruota che stride simboleggia lo scorrere inesorabile del tempo, che inevitabilmente restituisce i ricordi all’oblio.