Concetti Chiave
- Montale dedica le poesie delle sezioni Xenia alla moglie, evidenziando una vena satirica e riferimenti al genere latino.
- Il poeta critica la perdita dei valori e la diffusione di falsi miti, condannando i mass-media e l'ambizione intellettuale.
- Drusilla Tanzi, la moglie, è vista come l'unica vera luce in un mondo cieco, con affettuosi riferimenti come "Mosca".
- Il linguaggio di Montale in Xenia è semplice e colloquiale, a differenza delle liriche precedenti, facilitando la comprensione.
- Le liriche di Xenia riflettono la quotidianità e usano oggetti domestici, come gli occhiali, per simboleggiare l'ironia della cecità.
Alla moglie dedicò le ventotto poesie delle prime due sezioni, denominate Xenia, facenti parte della raccolta Satura, titolo che fa riferimento alla vena satirica delle poesie ed anche al genere latino che comprendeva componimenti di metro e temi diversi.
Temi e linguaggio delle poesie
Il poeta assiste alla perdita di valori e alla diffusione di falsi miti con sguardo curioso, analitico ed ironico, condannando la civiltà dei mass-media e la sfrenata ambizione degli intellettuali; in questo mondo cieco ed ostile, l'unica vista, le uniche vere pupille sono quelle della moglie, Drusilla Tanzi, morta nel 1963, che gli amici e lo stesso poeta chiamavano, affettuosamente, "Mosca".
Caratteristiche delle liriche di Xenia
Di Xenia presentiamo le liriche I, 5 e II, 5, non senza aver prima detto che:
- il linguaggio di Montale è nettamente diverso dalle liriche precedenti : adesso è colloquiale e semplice.
Se nelle liriche delle raccolte precedenti, il significato e l'interpretazione dei singoli componimenti erano talmente complessi da richiedere, alle volte, l'intervento 'esegetico' dello stesso autore, in questo caso ci troviamo di fronte a dei significati di facile e immediata comprensione.
- la quotidianità campeggia nelle liriche dedicate a Mosca; i suoi correlativi oggettivi sono strettamente privati e domestici: insetti, cianfrusaglie, ma soprattutto gli occhiali, che fanno riferimento, ironicamente, alla cecità della moglie.
