Concetti Chiave
- "Le occasioni" è la seconda raccolta poetica di Montale, pubblicata nel 1939, che esplora il significato esistenziale della vita attraverso esperienze quotidiane.
- La raccolta riflette l'influenza di Eliot, evidenziando l'uso del correlativo oggettivo, un aspetto distintivo della poetica di Montale.
- Rispetto alla prima raccolta "Ossi di Seppia", Montale adotta uno stile più aulico e astratto, distanziandosi dal linguaggio quotidiano.
- Il concetto stilnovistico della donna salvifica viene ripreso, con figure femminili che rappresentano speranza e sublimazione dell'animo umano.
- La poesia di Montale in questa fase diventa più complessa e oscura, evocando la poetica di Baudelaire e riservata a un pubblico elitario.
“Le occasioni” è la seconda raccolta poetica di Montale, pubblicata nel 1939, che apre le porte ad una nuova fase del poetare nell’autore. Il titolo allude ad occasioni di vita da cui l’autore cerca di estrapolare un significato esistenziale. In questa raccolta poetica Montale cerca di cogliere il significato che assume la vita, una vita che, come nella raccolta “Ossi di seppia”, è completamente inaridita, snaturata, imprigionata dal fluire incessante del tempo, il quale è l’acerrimo nemico dell’uomo poiché lo costringe a delle trasformazioni continue e logora tutto, perfino i ricordi; è cioè una vita alienata e alienante in cui l’uomo non riesce più a riconoscersi.
Influenze e stile di Montale
In questa raccolta Montale sente molto l’influenza di Eliot; nelle Occasioni è, infatti, presente, ancor di più che nella prima raccolta, quel correlativo oggettivo che lega la poetica di Montale a quella di Eliot.
La principale differenza tra la prima e la seconda raccolta consiste nel fatto che lo stile si innalza, diventando più aulico, mentre nella raccolta “Ossi di Seppia” lo stile risultava da un accostamento di un lessico quotidiano e qualche terminologia aulica che creava stridore e quindi poeticità.
Adesso Montale abbandona il linguaggio quotidiano per tendere ad un linguaggio più astratto, più sublimato ed utilizza un registro fortemente monolinguistico; la poesia, infatti, per l’autore doveva essere un fattore elitario e per questo solo in pochi potevano comprenderla. Per questi motivi la poesia del secondo Montale diventa molto più ardua, oscura, richiamando la poetica di Baudelaire.Temi e simboli nella poesia
In questa raccolta Montale riprende il concetto centrale della tradizione poetica stilnovistica italiana, quello della donna salvifica, riprendendo quindi una serie di temi che ragionavano sulla gentilezza del cuore, cioè su quella nobiltà d’animo che è il presupposto necessario per poter godere dell’innamoramento, l’esperienza elitaria e quasi ascetica che riesce a sublimare l’animo, poiché la donna è come un angelo che sublima l’animo umano (ad esempio la Beatrice dantesca rappresenta la figura della donna-angelo che, dotata di virtù miracolose, avvicina l’uomo a Dio). Nella poesia di Montale troviamo diverse donne-angelo, chiamate con pseudonimi diversi, che riescono a far intravedere all’autore una speranza di salvezza in una vita che è totalmente inaridita.
Domande da interrogazione
- Qual è il significato del titolo "Le occasioni" nella raccolta poetica di Montale?
- Quali influenze letterarie sono evidenti nella raccolta "Le occasioni"?
- Come si evolve lo stile poetico di Montale nella sua seconda raccolta rispetto a "Ossi di seppia"?
Il titolo "Le occasioni" allude a momenti di vita dai quali l'autore cerca di estrapolare un significato esistenziale, in un contesto di vita inaridita e alienante.
Nella raccolta "Le occasioni", Montale è fortemente influenzato da Eliot, in particolare attraverso l'uso del correlativo oggettivo, che lega la sua poetica a quella di Eliot.
Nella seconda raccolta, lo stile di Montale diventa più aulico e astratto, abbandonando il linguaggio quotidiano per un registro monolinguistico, rendendo la poesia più ardua e oscura, simile alla poetica di Baudelaire.