Concetti Chiave
- La poesia di Montale esplora la distanza tra i ricordi del passato e le esperienze del presente, evidenziando un divario temporale incolmabile.
- L'immagine del secchio nel pozzo rappresenta il tentativo del poeta di riappropriarsi del passato, ma i ricordi si rivelano inafferrabili e cambiati.
- Montale utilizza la tecnica del correlativo oggettivo, dove oggetti comuni assumono significati simbolici legati alle emozioni del poeta.
- Il primo verso presenta una durezza fonica, con parole sdrucciole e suoni aspri, che simboleggiano il difficile processo del ricordo.
- La metafora del "secchio della memoria" descrive l'alternanza dei ricordi che emergono e scompaiono nella coscienza del poeta.
La poesia è tratta da Ossi di seppia, la prima delle raccolte poetiche di Eugenio Montale, pubblicata nel 1925.
Indice
Il divario tra passato e presente
Il motivo della poesia è la distanza tra le sensazioni, le persone, le cose del passato, che affiorano alla coscienza per mezzo dei ricordi, e cose del passato, che affiorano alla coscienza per mezzo dei ricordi, e quelle del presente.
Un divario temporale che non può essere colmato dalla memoria la quale fa riaffiorare ricordi evanescenti poiché lontani, quindi inafferrabili e tali da rimandare ad una persona che era diversa da ciò che si è oggi.Simbolismo e correlativo oggettivo
L’immagine assume una valenza simbolica: è una traccia, un ricordo del passato che affiora dall’abissale distanza che separa il tempo che fu da quello attuale. Ancora una volta, nelle poesie di Montale, un oggetto si carica di un significato emblematico relazionandosi con uno stato d’animo, una sensazione, una riflessione del poeta: è la tecnica del correlativo oggettivo.
Il ricordo e l'illusione
Dal fondo oscuro del passato affiora alla luce del presente un ricordo, un’immagine sorridente riflessa nel secchio colmo d’acqua. Il poeta, avvicinandosi al secchio, cerca di riappropriarsi del suo passato, ma tutto è cambiato: il suo volto riflesso nell’acqua non è più lo stesso ed anche i ricordi sembrano appartenere ad un altro. Ritorna giù nel pozzo il secchio portandosi con sé quella visione che per un attimo ha illuso il poeta: c’è una distanza incolmabile tra passato e presente.
Struttura e fonetica della lirica
La lirica è composta da versi endecasillabi legati tra loro da assonanze, rime e quasi rime. Le rime sono ride, stride, divide, secchio, vecchio; un’assonanza è pozzo, fondo; infine una quasi-rima è fonde, fondo.
Quali caratteristiche foniche presenta il primo verso? Nel primo verso si coglie la presenza di due parole sdrucciole (“cigola” e “ carrucola”) e di suoni particolarmente aspri (in virtù delle consonanti di “carrucola” e “pozzo”), che hanno lo scopo di conferire al verso, sul piano fonico, una particolare durezza, emblematica del lavorio della memoria, a volte scorrevole (ed infatti la prima parola del verso non è caratterizzata da suoni aspri: “cigola”) a volte faticoso.
Metafora del secchio e distanza
Quale figura retorica è costruita sull’immagine del secchio? Il secchio è una metafora: è il “secchio della memoria” ed il suo salire e scendere nel pozzo indica l’alternarsi dei ricordi nell’affiorare alla nostra coscienza.
Spiega la duplice valenza del termine “distanza”. Il termine “distanza” esprime una distanza reale, quella del pozzo, ed una simbolica, quella del passato.
Domande da interrogazione
- Qual è il tema principale della poesia di Montale?
- Come viene utilizzato il simbolismo nella poesia?
- Qual è il significato della metafora del secchio?
- Quali caratteristiche foniche presenta il primo verso della poesia?
Il tema principale è il divario tra passato e presente, evidenziato dalla distanza tra le sensazioni e i ricordi del passato e la realtà attuale.
Montale utilizza il simbolismo attraverso il correlativo oggettivo, dove un oggetto assume un significato emblematico, relazionandosi con lo stato d’animo e le riflessioni del poeta.
Il secchio rappresenta la memoria, e il suo movimento nel pozzo simboleggia l’alternarsi dei ricordi che affiorano alla coscienza.
Il primo verso presenta parole sdrucciole e suoni aspri, conferendo durezza al verso, simbolica del lavorio della memoria, che può essere scorrevole o faticoso.