Concetti Chiave
- La novella è ambientata a Udine e coinvolge tre personaggi principali: Madonna Dianora, il suo ricco marito Gilberto, e l'innamorato Ansaldo Gradense.
- Madonna Dianora, per liberarsi delle insistenze di Ansaldo, gli chiede di far fiorire il giardino in gennaio, un'impresa ritenuta impossibile.
- Ansaldo riesce a far fiorire il giardino grazie a un negromante, ma quando Dianora gli offre il suo amore come promesso, Ansaldo nobilmente rinuncia.
- Il tema centrale è la liberalità e la nobiltà d'animo, evidenziando il sacrificio e la cortesia dei personaggi, che superano le difficoltà con dignità.
- La novella utilizza lo stile cortese e il linguaggio elegante per enfatizzare l'atmosfera di gentilezza e rispetto tra i personaggi.
Indice
La sfida impossibile di Dianora
Nella città di Udine, insieme al marito Gilberto, un uomo molto ricco e di buona indole, viveva donna Dianora, che per la sua bellezza e il suo valore era amata da messer Ansaldo Gradense, un grande signore, famoso ovunque per la sua cortesia
La donna, stanca delle continue richieste e regali fatti da Ansaldo, tenuto anche del fatto che l’uomo non si arrendeva ai dinieghi, anzi aumentava le sollecitazioni, decide di porre fine a una simile imbarazzante situazione, facendo all’uomo una richiesta impossibile da soddisfare: se prossimo nel mese di gennaio Ansaldo avesse fatto fiorire il suo giardino come nel mese di maggio, lei avrebbe contraccambiato l’amore; se non fosse riuscito nell’intento, avrebbe dovuto per sempre dimenticarla.
Il giardino magico di Ansaldo
Il povero innamorato, dopo numerose ricerche, riesce a trovare un negromante che si dichiara disposto a fare tale magia, contro versamento di un’ingente somma.
Mentre faceva molto freddo e ogni cosa era ricoperta di neve e di ghiaccio, il negromante, il due gennaio, operò la magia, facendo comparire, in un prati vicino alla città, uno dei più bei giardini che si fosse mai veduto, con erba, con alberi e frutti di ogni tipo.
Quando messer Ansaldo lo vede, fa raccogliere i più bei frutti e i più bei fiori e ,di nascosto, li manda a Madonna Dianora. La invita anche a vedere il giardino, ricordandole la promessa fatta, e aspettando che essa, da donna leale, la mantenesse.
La confessione e la decisione
Vedendo il giardino in fiore, Dianora si rassegna e, pur provando vergogna, racconta tutto al marito. All’inizio, quest’ultimo si lascia trasportare dall’ira, ma poi capisce che Dianora ha fatto la promessa innocentemente e, conoscendo la purezza dell’animo della moglie, la invita di recarsi da Ansaldo per chiedergli di annullare la promessa; se l’amante non accetterà, per questa volta, la donna è libera di concedere il suo corpo all’amante, ma non certo la sua anima. La donna si mette a piangere perché non accetta la decisione del marito e non vuole profanare il suo pudore. Comunque, essa si reca da Ansaldo per riferirgli le parole del marito.
La magnanimità di Ansaldo
L’amante la riceve con rispetto in una bella camera, con un gran focolare.
Invitò la donna a sedere e le chiese il motivo della sua venuta, in nome dell’amore che le portava.
La donna, vergognosa, risponde che né l’amore, né la promessa che gli aveva fatto la portano in suo cospetto qui, ma il comando di suo marito, concludendo di essere disposta ad assecondare il suo piacere solo per questa volta.
Ansaldo, comprendendo la magnanimità di Gilberto e non volendo privare la sua amata dell’amore del marito, scioglie la promessa e la lascia andare, pronunciando queste parole: Vi chiedo, per il futuro, di considerarmi vostro fratello e servitore”, dando così prova di una grande liberalità. Messere Ansaldo e messer Gilberto stringono fra di loro una grande amicizia. L’episodio coinvolge anche il negromante che, presente all’incontro, segue l’esempio di Ansaldo e rifiuta l’ingente ricompensa pattuita per far fiorire il giardino.
Le sequenze della novella sono:
• presentazione dei tre personaggi: Madonna Dianora, Messer Ansaldo e Messere Giliberto
• insistenza di messer Giliberto
• La richiesta di Madonna Dianora
• La ricerca di Messer Giliberto per accontentare Dianora e contatto con il negromante
• Il giardino fiorito
• Colloquio-confessione di Dianora al marito
• Reazione del marito
• Incontro di Dianora con Messere Giliberto
• Decisione del negromante
Il tema della liberalità
Il tema della novella è la liberalità, la signorilità d’animo, la gentilezza del sentire. È come se Boccaccio volesse proporre alla nuova civiltà mercantile dei valori e dei modelli di comportamento, pur appartenendo al passato, hanno ancora la loro validità.
Il ruolo della magia
Occorre però notare che il ricorso alle arti magiche costituisce una sorte di spia che mostra come i fatti siano stati eccessivamente idealizzati. Nel Decamerone, solo in due novelle abbiamo l’intervento della magia per trovare la soluzione ad un problema perché le situazioni complicate si risolvono sempre in virtù dell’agire umano. In questo spostamento verso una dimensione magica si può vedere la corrispondenza con l’eccezionale vocazione al sacrificio dei personaggi: Giliberto sacrifica il proprio onore, Ansaldo sacrifica il proprio sentimento amoroso per Dianora, Dianora sacrifica il pudore e il negromante rinuncia al lauto compenso pattuito.
La coerenza di Giliberto
Ci possiamo chiedere se la decisione di Giliberto sia dettata dall’esigenza di essere fedele alla parola data o dal tornaconto. Infatti egli dice, rivolgendosi a Dianora,: “ Se non mantenendo la promessa, tu ti prendessi beffa di Ansaldo, egli ci farebbe fare qualche malefizio che ci arrecherebbe dolore”. Nella decisione di Giliberto c’è da un lato un esemplare, forse anche troppo, rispetto della parola data e dall’altro un atteggiamento discutibile ai fini della coerenza del personaggio e suggerito da un gretto tornaconto.
Lo stile cortese
Lo stile si adatta al contenuto. Come tutta la vicenda è immersa di un’atmosfera di liberalità e di cortesia, così lo stile con cui si esprimono i personaggi, soprattutto messer Ansaldo, è ricco di termini particolarmente eleganti, ricollegabili al linguaggio cortese (priego…. che non vi sia noia d’aprirmi, se il lungo amore…… guiderdone,”Madonna, unque a Dio non piaccia).
Domande da interrogazione
- Qual è la sfida impossibile che Dianora pone ad Ansaldo?
- Come riesce Ansaldo a far fiorire il giardino?
- Qual è la reazione di Giliberto quando scopre la promessa di Dianora?
- Come si comporta Ansaldo quando Dianora si presenta per mantenere la promessa?
- Qual è il tema principale della novella e come viene rappresentato?
Dianora chiede ad Ansaldo di far fiorire il suo giardino a gennaio come se fosse maggio, promettendo di ricambiare il suo amore se ci riuscisse.
Ansaldo trova un negromante disposto a compiere la magia per far fiorire il giardino in cambio di una somma ingente.
Inizialmente arrabbiato, Giliberto comprende la purezza d'animo di Dianora e le permette di mantenere la promessa, ma solo fisicamente, non spiritualmente.
Ansaldo, riconoscendo la magnanimità di Giliberto, scioglie Dianora dalla promessa e le chiede di considerarlo come un fratello e servitore.
Il tema principale è la liberalità e la gentilezza d'animo, rappresentato attraverso le azioni magnanime di Ansaldo, Giliberto e il negromante.