Concetti Chiave
- Boccaccio si difende dalle critiche attraverso la novella delle papere, dimostrando che la natura umana è più forte dell'educazione e delle regole sociali.
- Il Decameron è un'opera realistica, con una cornice narrativa che collega diverse novelle, caratterizzate da descrizioni precise dei luoghi e del periodo storico.
- Temi centrali del Decameron includono l'amore, la natura e la fortuna, evidenziando la predisposizione umana e la casualità degli eventi.
- L'intelligenza e l'industria umana sono celebrate, con personaggi che superano ostacoli grazie alla furbizia, in contrasto con l'ignoranza di altri come Calandrino.
- La parola è un potente strumento di intelligenza, come dimostrato nelle novelle di Calandrino e Frate Cipolla, dove la comprensione o l'uso delle parole influenzano il comportamento dei personaggi.
Indice
Critiche e difesa di Boccaccio
Tutto ciò gli aveva provocato delle critiche e per questo si difende nella conclusione e soprattutto nell'introduzione alla quarta giornata e nella novella che egli scrive in prima persona (anche lui racconta in quanto Boccaccio una novella, ossia quella delle papere).
La novella delle papere
In questa novella, Boccaccio racconta di un uomo a Firenze che rimane vedovo molto giovane, con un figlio piccolo e decide di ritirarsi in montagna per far crescere il figlio lontano dalle tentazioni della città. Il bambino cresce senza vedere niente, perché ogni tanto il padre scende in città per procurare ciò che serve.
Filippo diventa vecchio e capisce che deve insegnare al figlio ad andare in città a procurarsi quello che serve. Un giorno lo porta a Firenze per mostrargli le meraviglie della città. Al bambino interessano solo le ragazze, dato che non le ha mai viste prima, ma il padre tenta di distogliere la sua attenzione dalle donne. Il ragazzo chiede come si chiamino queste cose e il padre gli dice che si chiamano papere, perché vuole fargli venire il desiderio delle papere, togliendo quello delle donne. Il ragazzo gli dice che ne vuole una, ma il padre è costretto ad ammettere che la natura è più forte della sua educazione. Aveva infatti cercato di educarlo a resistere e stare lontano dalle tentazioni. Boccaccio scrive quest’opera per dimostrare che non c’è nulla di sbagliato nella sua idea.
Il realismo nel Decameron
Il Decameron è una raccolta di novelle collegate tra loro da una cornice ed è un'opera di carattere realistico, perché Boccaccio è molto preciso nel descrivere i luoghi e i periodi in cui si svolgono le novelle. Il realismo si manifesta anche nel fatto che i personaggi parlano in una maniera adatta alla loro classe sociale elevata. L’opera è stata definita una sorta di commedia umana, ossia ci sono situazioni di ogni genere ma limitate al mondo umano. A Boccaccio interessa descrivere il mondo umano, senza citare direttamente Dio.
Temi principali del Decameron
Si possono cogliere delle idee importanti nell’opera, infatti alcuni dei temi principali sono l’amore, la natura (predisposizione naturale dell’uomo a certe attività) e la fortuna (intesa come pura casualità). Andreuccio da Perugia dimostra la fortuna per Boccaccio, intesa come caso, che in questa novella, ad esempio, fa incontrare ad Andreuccio i ladri e la prostituta.
L'intelligenza e la fortuna
L’uomo, inserito in una realtà tanto complessa e dominata dalla fortuna, può superare gli ostacoli che gli vengono posti davanti con l’intelligenza (in latino chiamata industria). L’industria è la capacità dell’uomo di affrontare la realtà e di sapere affrontare gli ostacoli che vengono posti dalla fortuna. Gli eroi di Boccaccio sono intelligenti o furbi, mentre quelli che lui disprezza sono stupidi (l’emblema della stupidità è Calandrino e l’elitropia).
Calandrino e l'elitropia
In Calandrino e l’elitropia vengono elogiati i due amici che organizzano la beffa, mentre Calandrino, che è ignorante, crede che una pietra possa renderlo invisibile. Lui si arrabbia con la moglie perché pensa che lei abbia tolto il potere alla pietra e quindi la picchia (è violento perché è ignorante).
L'importanza della parola
L’intelligenza umana si manifesta soprattutto attraverso la parola. Calandrino, ad esempio, viene ingannato quando gli viene detto che esiste una pietra che consente di non essere visti dove non si è. Gli amici non gli dicono niente di ingannevole, ma lui non capisce le sfumature della parola ed interpreta a modo suo ciò che gli viene detto.
La parola è importante anche in Frate Cipolla, dove quest’ultimo convince il popolo che chiunque verrà toccato dai carboni può vivere sicuro che per tutto l’anno non sentirà il fuoco (incendi). In realtà, non dice questo, ma il popolo capisce così perché l’uso delle negazioni rende la frase molto complicata (in realtà dice che il fuoco che li toccherà, si farà sentire).
Domande da interrogazione
- Qual è la critica principale rivolta a Boccaccio e come si difende?
- Qual è il significato della novella delle papere?
- In che modo il realismo si manifesta nel Decameron?
- Quali sono i temi principali del Decameron?
- Come viene illustrata l'importanza della parola nel Decameron?
Boccaccio è stato criticato per le sue opere, ma si difende nella conclusione e nell'introduzione alla quarta giornata del Decameron, oltre che nella novella delle papere, dove dimostra che non c'è nulla di sbagliato nella sua idea.
La novella delle papere illustra come la natura umana possa prevalere sull'educazione, mostrando che il desiderio naturale è più forte delle restrizioni imposte dall'educazione.
Il realismo nel Decameron si manifesta attraverso la descrizione precisa dei luoghi e dei periodi, e nel modo in cui i personaggi parlano, riflettendo la loro classe sociale.
I temi principali del Decameron includono l'amore, la natura, la fortuna e l'intelligenza, con esempi come Andreuccio da Perugia che dimostra la fortuna come pura casualità.
L'importanza della parola è illustrata attraverso personaggi come Calandrino e Frate Cipolla, dove l'uso della parola e la sua interpretazione giocano un ruolo cruciale nel determinare le azioni e le credenze dei personaggi.