Concetti Chiave
- La Dea triforme è venerata per la sua bellezza e la sua presenza in cielo, terra e inferno, come cacciatrice nelle selve.
- Medoro prova un amore intenso verso il suo principe, influenzando Cloridano ad agire per affetto, più che per il defunto.
- La strage notturna di Medoro e Cloridano nell'accampamento di Re Carlo richiama l'epica strage di Eurialo e Niso nell'Eneide.
- Ariosto narra con ironia e capriccio, ma con grande poesia quando Medoro prega la Luna di illuminare la notte.
- L'epilogo è descritto con una poesia di bellezza e tenerezza incomparabili, creando un finale triste e commovente.
O santa Dea, che dagli antiqui nostri
debitamente sei detta triforme;
ch'in cielo, in terra e ne l'inferno mostri
l'alta bellezza tua sotto più forme,
e ne le selve, di fere e di mostri
vai cacciatrice seguitando l'orme.
Mostrami ove il mio re giaccia tra i tanti,
Che vivendo imitò i tuoi studi santi
La luna a quel pregar la nube aperse
O fosse caso o pur la tanta fede (...)
Le lacrime e i sospiri degli amanti
L’inutil tempo che si perde a giuoco
E l’ozio lungo d’uomini ignoranti
Vani disegni che non han mai loco
I vani desideri sono tanti
Che la più parte ingombran di quel loco:
cioè che in somma qua giù perdesti mai
la su salendo ritrovar potrai.
Indice
L'amore di Medoro e Cloridano
Il forte amore che Medoro prova verso il suo giovane e sfortunato principe vale più di tante parole e Cloridano, più maturo negli anni e piu razionale, deve cedere al desiderio dell'amico più per affetto verso il vino che non già per il defunto.
Strage notturna e richiami epici
Si recano dunque nottetempo nell'accampamento di Re Carlo e cominciano a fare strage; strage notturna che ci riporta alla memoria quella compiuta dai due amici Eurialo e Niso, nei versi appassionati e commoventi dell'Eneide.
La poesia di Ariosto e l'epilogo
Ma qui a narrare è l'Ariosto e l'atmosfera, seppure di grande tensione, si tinge di sfumature ironiche e capricciose. La grande e suggestiva poesia ritorna, però, quando il giovane Medoro in cerca del cadavere del suo re, chiede alla Luna di uscire dalle nubi e illuminare la notte.
L'epilogo triste e commovente è narrato in una poesia di incomparabile bellezza e tenerezza.