Concetti Chiave
- "La fuga di Angelica" è il primo canto del poema, riprendendo la storia interrotta da Boiardo, con Carlo Magno in guerra contro Agramante e Marsilio.
- Nel campo cristiano, esplode la lotta tra Orlando e Rinaldo per Angelica, la quale sfugge a entrambi, creando un dinamico movimento narrativo.
- Ariosto presenta i personaggi attraverso immagini, senza approfondire la loro psicologia, mostrandoli come figure piatte in un rapporto tra virtù e fortuna.
- Due temi principali emergono nel canto: la lotta tra Romani e Saraceni e la rivalità tra Orlando e Rinaldo, intrecciati nella narrazione con l'intervento del narratore esterno.
- L'introduzione di Ferraù, guerriero musulmano, evidenzia l'immagine dell'antieroe, accentuando la mancanza di eroicità nei personaggi.
"La fuga di Angelica" è il primo canto del poema. Il poeta riprende da dove Boiardo lo aveva interrotto: mentre Carlo Magno è in guerra coi re arabi, Agramante e Marsilio, che hanno invaso la Francia, nel campo cristiano è scoppiata la lotta tra i due paladini valorosi, Orlando e Rinaldo, per la bella Angelica. Questa fuggirà a entrambi, oltre che a vari altri pretendenti,così da creare un ottimo movimento narrativo.
Caratterizzazione dei personaggi
Ariosto mostra una varietà di immagini diverse tra loro per farci intendere meglio la scena. La presentazione dei personaggi avviene con una psicologia azzerata ovvero non analizza mai il loro carattere: sono personaggi piatti. Vivono un rapporto tra virtù e fortuna.
Temi e narrazione del canto
Ariosto all'inizio del canto presenta due temi: Romani contro Saraceni e Orlando contro Rinaldo, intrecciati tra di loro. Il narratore è esterno ed interviene a formulare il suo giudizio. Dalla quarta ottava presenta la contesa: descrive gli eroi come Omero descrive i suoi, ma modificati perchè istintivi e continuando con il poema si noterà una mancanza di eroicità. Più avanti troveremo una presentazione di Rinaldo arricchita da epiteti. Verso la decima ottava ci sarà l'introduzione di Ferraù,guerriero musulmano e nipote del re Marsilio, dove ne è chiara l'immagine dell'antieroe (lascia cadere l'elmo nel fiume).