Concetti Chiave
- Il I canto dell'Orlando Furioso si focalizza sull'inchiesta, una ricerca incessante e inconcludente di oggetti o persone da parte dei personaggi.
- Il movimento circolare nel poema, rappresentato da espressioni ricorrenti come "di qua di là", riflette la natura ossessivamente ripetitiva e senza soluzione della ricerca.
- Il concetto di "errore" è centrale, simbolizzando uno sviamento materiale e morale dei personaggi che vagano in uno spazio labirintico.
- Stanze come la XIII e la XXIII illustrano esempi di moto circolare, con personaggi che finiscono per tornare al punto di partenza dopo lunghe ricerche.
- La ricorrenza del cavallo Baiardo, che appare in diverse stanze, sottolinea il tema del ritorno e del movimento senza meta.
La ricerca incessante
Ogni personaggio citato nell' Orlando furioso, ma in particolare all'interno del I canto è alla ricerca di un oggetto o di una persona. Desiderandolo ardentemente, ogni personaggio, maggiore o minore che sia, compie numerose peripezie recandosi in tutte le regioni del mondo per cercare questo oggetto. Questa ricerca viene definita inchiesta.
Il movimento circolare
Il motivo dell’inchiesta si dichiara sin dall’apertura del poema, nel canto I, che è subito percorso dal movimento incessante di vari cavalieri nella selva. L’inchiesta inconcludente si traduce in un movimento circolare in quanto non trova mai una soluzione, ma ritorna sempre su se stesso, ad indicare il carattere ossessivamente ripetitivo della ricerca. Il movimento circolare trova espressione in una formula che compare di frequente nel poema, in varie forme, “ di qua di là”, “ di su di giù”, “or quinci or quindi”. Il moto circolare e l’azione ripetitiva rendono metaforicamente il senso della ricerca continua e inappagata. L’inseguire vanamente questi oggetti deludenti costituisce per i personaggi uno sviamento materiale o morale, meglio identificabile nella parola "errore". Difatti il viaggio di ogni essere umano viene definito "errare", girare a vuoto: questo sottolinea ancor di più il vagabondare all'interno di uno spazio labirintico dove spesso l'animo umano sbaglia e si smarrisce. Ma il movimento è circolare, poichè torna sempre tutto al punto di partenza e oltretutto è un movimento insensato, senza meta reale, perchè l’oggetto del desiderio sempre si dilegua, è irraggiungibile.
Esempi nel I canto
Come si è gia detto, già all'interno del I canto dell'Orlando furioso si possono evidenziare numerosi esempi di questo moto circolare:
Nella prima stanza viene descritto la prima parte del viaggio che Ortlando compie alla ricerca di Angelica: India, Media, Tartaria, Ponente, Pirenei.
stanza XIII: gli ultimi due versi contengono una delle formule fiusse con le quali spesso Ariosto indica l'errare senza meta, “di su di giù” e “tanto girò”, di Angelica a cavallo del palafreno.
Negli ultimi due versi viene raccontato che Ferraù, dopo aver inseguito Angelica per la selva (nella quale entrambi si “perdono”), si ritrova nello stesso punto di partenza.
Prima apparizione del cavallo Baiardo che, all'inizio del canto e cioè nella stanza XII, era scappato dalla mano ferma di Rinaldo, un altro paladino innamorato di Angelica.
Seconda apparizione del cavallo Baiardo.
Arrivo di Rinaldo già incontrato alla stanza XI alla ricerca di Baiardo, sempre rincorrendo il suo amato cavallo.
Domande da interrogazione
- Qual è il tema principale del I canto dell'Orlando furioso?
- Come viene descritto il movimento dei personaggi nel poema?
- Qual è il significato del termine "errore" nel contesto del poema?
- Quali esempi di movimento circolare sono presenti nel I canto?
Il tema principale del I canto è la ricerca incessante di un oggetto o di una persona, che porta i personaggi a compiere numerose peripezie in un movimento circolare e ripetitivo.
Il movimento dei personaggi è descritto come circolare e ossessivamente ripetitivo, con espressioni come “di qua di là” e “di su di giù”, che sottolineano l'inchiesta inconcludente e il vagabondare senza meta.
Nel poema, "errore" si riferisce al viaggio senza meta dei personaggi, un vagabondare materiale o morale che li porta a smarrirsi in uno spazio labirintico, senza mai raggiungere l'oggetto del desiderio.
Esempi di movimento circolare nel I canto includono il viaggio di Orlando alla ricerca di Angelica, l'inseguimento di Angelica da parte di Ferraù che si conclude nel punto di partenza, e le apparizioni del cavallo Baiardo che sfugge e viene rincorso da Rinaldo.