Pinturicchio98
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Concetti Chiave

  • Ariosto apre il poema con una dedica al cardinale Ippolito d'Este, collegando i nobili estensi ai protagonisti del racconto.
  • Introduce una novità nei poemi cavallereschi concentrandosi sulla pazzia di Orlando causata dall'amore, un tema non trattato precedentemente.
  • Chiede alla donna amata, anziché alle Muse, il permesso di concludere il suo lavoro, proponendo un omaggio ironico e indiretto.
  • Descrive gli eventi storici dell'invasione dei Mori in Francia sotto la guida di Agramante, re deciso a vendicare la morte di suo padre Troiano.
  • Ruggero, antenato della famiglia d'Este, è celebrato per il suo valore e le sue gesta eroiche, evidenziando il legame con i destinatari del poema.

Seguendo la tradizione di molti poemi epici, nelle quattro strofe iniziali Ariosto presenta la storia che sta per raccontare, dedica la sua opera a un potente protettore, il cardinale Ippolito d'Este, e sottolinea il rapporto di discendenza esistente tra i nobili estensi e uno dei protagonisti del componimento. In questi primi versi emergono però anche alcune novità rispetto ai precedenti poemi cavallereschi: la scelta dell'autore di costruire il poema intorno all'episodio della pazzia di Orlando, e l'ironico e indiretto omaggio alla donna amata da parte del poeta, che chiede a lei e non alle Muse di permettergli di concludere il suo lavoro.

1

Le donne, i cavallier, l'arme, gli amori,

le cortesie, l'audaci imprese io canto,

che furo al tempo che passaro i Mori

d'Africa il mare, e in Francia nocquer tanto,

seguendo l'ire e i giovenil furori

d'Agramante lor re, che si diè vanto

di vendicar la morte di Troiano

sopra re Carlo imperator romano.

2

Dirò d'Orlando in un medesmo tratto

cosa non detta in prosa mai, né in rima:

che per amor venne in furore e matto,

d'uom che sì saggio era stimato prima;

se da colei che tal quasi m'ha fatto,

che 'l poco ingegno ad or ad or mi lima,

me ne sarà però tanto concesso,

che mi basti a finir quanto ho promesso.

3

Piacciavi, generosa Erculea prole,

ornamento e splendor del secol nostro,

Ippolito, aggradir questo che vuole

e darvi sol può l'umil servo vostro.

Quel ch'io vi debbo, posso di parole

pagare in parte e d'opera d'inchiostro;

né che poco io vi dia da imputar sono,

che quanto io posso dar, tutto vi dono.

4

Voi sentirete fra i più degni eroi,

che nominar con laude m'apparecchio,

ricordar quel Ruggier, che fu di voi

e de' vostri avi illustri il ceppo vecchio.

L'alto valore e' chiari gesti suoi

vi farò udir, se voi mi date orecchio,

e vostri alti pensieri cedino un poco,

sì che tra lor miei versi abbiano loco.


Tema del Poema

Canto gli amori e le donne, le avventure e le gesta

dei cavalieri, che accaddero ai tempi in cui gli arabi

attraversarono il mare d'Africa e fecero moltissimi danni

in Francia seguendo l'ira e il furore giovanile

del loro re Agramante, che voleva vendicare

la morte del suo padre Troiano contro Carlo Magno,

imperatore del Sacro romano impero.

Allo stesso tempo, dirò di Orlando cose mai dette

prima nè in versi, nè in prova: il quale a causa dell'amore impazzì,

lui che era ritenuto un uomo saggio:

farò ciò la donna che mi ha reso matto quasi

come Orlando e che consuma giorno dopo giorno

il mio scarso impegno, me ne lascerà quel tanto

che basi a portare a termine ciò che ho promesso.

Ippolito, generoso,figlio di Ercole, ornamento e splendore

del nostro secolo, vogliate gradire ciò che il

vostro umile servo vuole e può offrivi.

Ciò che io devo, posso ripagarlo solo in parte,

con le parole e gli scritti, ma non pensiate

che io vi dia poco, perché vi dono tutto quanto posso darvi.

Tra i più nobili eroi che mi preparo a celebrare,

voi sentirete ricordare Ruggero, che fu il capospite

della vostra illustre famiglia.

Vi parlerò del suo alto valore e dei suoi nobili gesti,

se mi presterete orecchio e farete un po di spazio

tra i vostri importanti impegni in modo che

i miei versi trovino un po posto tra voi.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il tema principale del poema di Ariosto?
  2. Il poema di Ariosto celebra gli amori, le avventure e le gesta dei cavalieri durante l'invasione dei Mori in Francia, guidati dal re Agramante, e include la storia della pazzia di Orlando per amore.

  3. A chi è dedicata l'opera di Ariosto?
  4. L'opera è dedicata al cardinale Ippolito d'Este, descritto come un potente protettore e ornamento del secolo.

  5. Quali sono le novità introdotte da Ariosto rispetto ai precedenti poemi cavallereschi?
  6. Ariosto introduce la novità di costruire il poema intorno alla pazzia di Orlando e rende un omaggio ironico e indiretto alla donna amata, chiedendo a lei, e non alle Muse, di aiutarlo a concludere il suo lavoro.

  7. Chi è Ruggero e quale ruolo ha nel poema?
  8. Ruggero è un eroe celebrato nel poema, considerato il capostipite della nobile famiglia degli Estensi, a cui appartiene il dedicatario Ippolito d'Este.

  9. Come Ariosto esprime la sua gratitudine verso Ippolito d'Este?
  10. Ariosto esprime la sua gratitudine offrendo a Ippolito d'Este il suo lavoro poetico, affermando che, sebbene possa ripagare solo in parte con parole e scritti, dona tutto ciò che può.

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