aurora.leso
Ominide
4 min. di lettura
Vota 4 / 5

Concetti Chiave

  • Ariosto rappresenta il Rinascimento, un periodo in cui l'uomo diventa il centro della realtà, simboleggiato dall'uomo vitruviano come misura di tutte le cose.
  • Il Rinascimento vede l'uomo in crisi, poiché si affida più a se stesso che a verità assolute, portando a dubbi e incertezze, un tema presente nelle opere di Ariosto.
  • Il cavaliere rinascimentale, ispirato ai modelli medievali, è imperfetto e soggetto a errori, come dimostrato dalla follia del cavaliere nell'Orlando furioso.
  • Ariosto rivendica il ruolo dell'autore come narratore attivo, indicando che è lui stesso a "cantare", una rottura con l'idea medievale della musa o di Dio come fonte della narrazione.
  • Il periodo rinascimentale è paragonato al primo secolo dell'età romana, con figure come Orazio e Virgilio che enfatizzano l'uomo al centro del mondo.

Indice

  1. Ariosto e il Rinascimento
  2. Il cavaliere rinascimentale

Ariosto e il Rinascimento

Ariosto è letterato pienamente rinascimentale, rappresenta il rinascimento nei suoi aspetti negativi e positivi, forse addirittura era all’apice del Rinascimento, prima del declino fino alla controriforma.

Le caratteristiche del Rinascimento sono:

- Centralità dell’uomo nella realtà, l’uomo vitruviano che diventa misura di tutte le cose, che conosce il mondo e ha le capacità razionali per comprendere ciò che lo circonda. Non tutto è scritto nella Bibbia, l’uomo deve scoprire, ha fiducia di poter contare qualcosa nella conoscenza del mondo. Ulisse era colui che aveva conosciuto il mondo tramite le sue capacità umane e Dante lo condanna, nel Medioevo l’uomo non doveva scoprire nulla poiché tutto era scritto nella Bibbia, verità assoluta; nel Rinascimento Ulisse diventa ideale, diventa ciò che l’uomo vuole fare, l’aspetto diventa un aspetto della realtà, mentre i fenomeni fisici e naturali devono essere scoperti dall’uomo.

- L’uomo è un uomo che va in crisi: rispetto all’uomo del Medioevo che vive di verità assolute, quindi sa che se si segue ciò che è detto nella Bibbia si va al paradiso, sennò all’inferno, l’uomo sbaglia solo se non segue i dettami, ha certezza di compiere la scelta corretta. Quando l’uomo si affida a se stessa non acquisisce sicurezza ma più dubbi, l’uomo non sa se sta facendo la scelta giusta o no, si affida a ciò che pensa ma può anche sbagliare, ha paura di non aver interpretato correttamente la realtà, e anche quest’aspetto è presente nelle opere di Ariosto. “Sbagliare è umano”  “Errare Humanum Est”

Il cavaliere rinascimentale

Anche nella figura del cavaliere vi è la stessa contrapposizione: il cavaliere all’investitura diceva “La fede a dio, la vita al re, il cuore alla dama, l’onore a me”. Il cavaliere non agisce per denaro o potere, ma per farsi onore e fama. Il modello a cui i rinascimentali si ispirano è dunque il cavaliere medievale, generoso, magnanimo e coraggioso, modello ideale.

Nel rinascimento anche il cavaliere rientra nel fatto che può sbagliare, mentre nel medioevo era perfetto: nella letteratura sempre si parla di modelli ideali, un riferimento a cui ispirarsi che sia perfetto. Nell’Orlando furioso il cavaliere arriva addirittura alla follia, portato a quel punto dalla sofferenza.

“io canto” al termine  ripresa della classicità ma, soprattutto, prima del rinascimento c’era ispirazione dalla musa, era la musa a cantare tramite il poeta: fino al medioevo in realtà a cantare le opere era Dio, il poeta era l’intermezzo. Ariosto dice invece che è lui che canta, e più di una volta interviene come narratore, raccontando anche le sue esperienze personali quando si sente affine a ciò che accade ad orlando. L’autore sottolinea dunque che è lui a scrivere, l’uomo è a centro.

Il primo secolo di età romana assomiglia al rinascimento, e Orazio ne fa parte, così come Virgilio, l’uomo era al centro del mondo. il verbo alla fine, inoltre, suggerisce la ripresa della forma del latinismo.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le caratteristiche principali del Rinascimento secondo Ariosto?
  2. Ariosto rappresenta il Rinascimento con la centralità dell'uomo, che diventa misura di tutte le cose, e la crisi dell'uomo che si affida a se stesso, generando dubbi e incertezze.

  3. Come viene rappresentato il cavaliere rinascimentale rispetto a quello medievale?
  4. Il cavaliere rinascimentale è ispirato al modello medievale, generoso e coraggioso, ma nel Rinascimento può sbagliare e arrivare alla follia, come nell'Orlando furioso.

  5. In che modo Ariosto si distacca dalla tradizione medievale nella sua opera?
  6. Ariosto si distacca dalla tradizione medievale affermando che è lui a cantare, non una musa o Dio, sottolineando la centralità dell'uomo e del poeta come narratore.

  7. Qual è il legame tra il Rinascimento e il primo secolo di età romana secondo il testo?
  8. Il testo suggerisce che il primo secolo di età romana, con figure come Orazio e Virgilio, assomiglia al Rinascimento per la centralità dell'uomo e l'uso del latinismo.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community