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Concetti Chiave

  • Walter e Claudia, protagonisti del racconto, vivono un'esperienza sconvolgente mentre tornano a casa dopo una giornata di lavoro.
  • Un incidente stradale tra sogno e realtà mette in discussione la percezione di Walter, portandolo a riflettere sulla sua vita e il suo matrimonio.
  • La ricerca di Claudia nel bosco e l'incontro con Francesco e la polizia aggiungono tensione e mistero alla storia.
  • Il racconto esplora i ricordi e le emozioni di Walter, svelando dettagli sulla personalità e le abitudini di Claudia.
  • Il ritrovamento di un cellulare segreto di Claudia porta Walter a confrontarsi con la possibilità di un tradimento, ma sceglie di perdonare e ricominciare.

Indice

  1. Un incidente inaspettato
  2. La ricerca disperata
  3. Un amico fidato
  4. Ricordi di Claudia
  5. La verità svelata
  6. Un risveglio traumatico
  7. Ritorno alla normalità
  8. Un segreto rivelato

Un incidente inaspettato

Fine giornata. Walter e Claudia, sulla via di casa, dopo una stressante giornata di lavoro, vivono un'esperienza che non potranno dimenticare facilmente. Un avvincente racconto sospeso tra sogno e realtà, finzione e verità, che vi farà riflettere sul sottile filo che li separa. cellulare, capito?!>> > rispose Claudia. > gridò, > L’auto che sbandava tra tronchi d’albero e rami che sbattevano sul parabrezza furono le ultime cose che vidi.

La ricerca disperata

> mi chiesi. > urlai a squarciagola. Attorno a me regnava il buio. Non sapevo più dove mi trovassi. Sentivo tutto attorno a me un odore pungente di benzina. Scivolai velocemente fuori dall’abitacolo dell’auto, ridotto ad un cumulo di lamiere contorte, e mi resi conto che stavo sanguinando copiosamente dalla testa. Riuscii a fatica a sollevarmi in piedi e la paura mi assalì. L’adrenalina mi tenne lucido e presi fiato per un secondo, cercando di ricordarmi cosa mai fosse successo. Dopo attimi che sembrarono un'eternità, non ricordando assolutamente nulla, cominciai la ricerca di mia moglie nel fitto del bosco dove ero capitato. Dopo un vagabondaggio di qualche centinaia di metri, vidi in lontananza l’insegna luminosa di un bar. Mi precipitai, deciso a trovare un telefono per chiedere aiuto. >, pensai tra me e me. Il barista, forse per gentilezza, forse per compassione, dopo aver notato il mio terribile aspetto, mi porse subito il suo telefono. Non persi tempo e, dopo aver ordinato per buona educazione un doppio whisky, chiamai subito Francesco, il mio miglior amico. >

incidente e non trovo più mia moglie>> dissi io con tono grave.

> mi rispose Francesco. > chiuse. bar del Poggio, l'unico aperto a quest'ora vicino alla superstrada.>>

Un amico fidato

Mi sedetti al tavolo, sorseggiando il bicchiere nel tentativo di calmarmi. Il bar era vuoto, il silenzio era quasi assoluto, solo la voce di un deejay alla radio lo rompeva, intervallato dal tintinnare dei bicchieri, spostati dal barista per lavarli.

Mi misi a rimuginare sui miei pensieri. Il mio amico sarebbe arrivato a momenti, dovevo solo aspettare. Era davvero una cara persona, Francesco. Lo conoscevo da quando eravamo bambini, è stato sempre presente nella mia vita, anche nei momenti difficili. Scolai d’un fiato il bicchiere e ne ordinai un altro. Il bruciore in gola mi diede un attimo di lucidità totale: ricominciai a pensare alla gravità della situazione. Dove diavolo poteva essere finita mia moglie? Vagai con la mente cercando indizi, qualcosa mi sfuggiva… La testa cominciò a pulsarmi nel punto in cui avevo sbattuto, quel dolore così intenso mi intontiva. Chi era mia moglie? I ricordi affiorarono prepotenti, l’alcool cominciava a fare effetto…

Ricordi di Claudia

Appena vidi per la prima volta Claudia notai subito i suoi splendidi occhi color ambra, che sembravano intonati ai suoi capelli ricci. Il naso all’insù e la bocca medio larga di color porpora le davano un’aria bambinesca.

La sua pelle era olivastra, sembrava abbronzata.

Il suo carattere frizzante si notava ad una prima occhiata dalla capigliatura riccioluta e dai ciuffi che le scendevano sugli occhi.

Ricordo che portava una maglia decorata con motivi floreali, dei jeans lunghi e neri con delle toppe e delle scarpe sportive, che le conferivano una linea snella e slanciata. Aveva un carattere gioioso, quel tipo di carattere che permette a chi lo possiede di godersi la vita nei suoi aspetti migliori, era allegra e vivace, ma allo stesso tempo graziosa e, in certi casi, riservata.

Scoprii in seguito che le piaceva leggere prima di andare a dormire e adorava passare il tempo con i suoi pastori tedeschi, Black e Cris.

Si dimostrò subito una persona molto socievole e con molta inventiva. Ma quello che mi colpì veramente di lei fu il suo italiano con uno spiccato accento siciliano ed infine il suo buonissimo profumo al lampone.

La verità svelata

Nel frattempo arrivò Francesco insieme alla volante della polizia; iniziai a spiegare cosa mi era successo e, mentre loro cercavano di capire, io stavo impazzendo, perché nessuno credeva a quello che dicevo.

> disse l’agente.

>

> disse l’agente

che aveva perlustrato la mia automobile.

ferita alla testa, è sicuro che fosse con sua moglie in auto, signore?>>

> Oramai stavo urlando.

>

> La paura aveva velocemente ceduto il posto al panico. Non respiravo quasi più, il cuore mi stava

schizzando fuori dal petto. Cercai Francesco con lo sguardo, lui avrebbe capito, lui mi capiva sempre.

>

Lui sorrise. Non c’era traccia di preoccupazione nel suo volto e la cosa mi fece andare fuori di testa.

>

> rispose lui con voce stranamente calma.

Il mal di testa si fece sempre più forte, faticavo a stare in piedi.

>

Francesco fece una cosa strana, mi prese la faccia con le mani e cominciò a

scrollarmi.

>

Le mani di lui, però, sembravano più quelle di una donna che quelle di un uomo

adulto e vigoroso. Erano gelide.

Un forte profumo raggiunse le mie narici, qualcosa di conosciuto, di

famigliare….lampone.

> urlò Francesco.

mai a casa, sempre al lavoro, sempre alle tue riunioni...Lei così dolce e così fragile...ti ama così tanto!! Non la meriti!!>>

Quelle parole furono come coltellate per me.

>

>

Ignorai l’infermiere e mi venne da tirare un pugno a Francesco per ciò che aveva appena detto, ma una fitta di dolore intenso me lo impedì.

Sentii la voce di mia moglie e, stranamente, uscì dalle labbra di Francesco:

> echeggiò >

Un risveglio traumatico

Mi svegliai con la faccia sprofondata nell’airbag. Un ramo era entrato nell’abitacolo e

mi aveva ferito la tempia sinistra.

> Mia moglie era a fianco a me, il parabrezza era

a tratti sfondato. Un albero aveva praticamente preso il posto del motore.

>

Mi ficcarono un luce intensa nelle pupille, per accertarsi che fossi cosciente.

> disse Claudia, >

Claudia stava bene. Tremava forte, le avevano messo una coperta termica addosso. La guardai, probabilmente con uno sguardo stupito, e lei mi sorrise.

> dissi.

> disse lei, sommessamente.

Ritorno alla normalità

Una settimana dopo, tutto era tornato alla normalità. Avevo appuntamento dal carrozziere per decidere le sorti della macchina ed ero già in ritardo.

> e la baciai.

Il carrozziere si trova vicino casa, era una bella giornata e decisi di andarci a piedi. Non ero ancora pronto per salire su un qualunque mezzo a motore.

Quando arrivai, Gigi, il carrozziere, era cosparso di vernice e stava lavorando su un grosso camion.


> ridacchiò lui > disse divertito.

>

> continuò a ridere sotto i baffi.

> risposi io divertito dall’umorismo di Gigi. >

Gigi mi guardò incuriosito e mi chiese come avevo fatto a ridurre così l’auto.

>

>>Ciao, vi offro qualcosa per festeggiare, appena vi becco>> disse Gigi.

Un segreto rivelato

Varcata la soglia, mi affrettai sul vialetto per arrivare in tempo a prendere il bus.

Sentii la voce di Gigi che, correndo goffamente, mi inseguiva con una busta di plastica.

>

>

>

All’interno della busta, lo notai subito. Un vecchio cellulare, di una nota marca, con la plastica dei bordi consumati dal tempo. E, in quel momento, la memoria ritornò.

Era per quel dannato cellulare che avevo rischiato la mia vita e quella di mia moglie. Era da quando avevo scoperto la sua esistenza, il secondo cellulare segreto di Claudia, che avevo cominciato a nutrire sospetti sul fatto che mia moglie mi tradisse. Inconsciamente sapevo anche con chi, ma lo spavento per l’incidente e la gioia di essere ancora vivo mi obbligarono a riflettere: avrei potuto arrabbiarmi, avrei potuto mandare tutto all’aria, ma non lo feci.

Quando arrivai a casa lei mi abbracciò dolcemente: >

Lo vide nella mia mano e per un istante il suo sguardo si raggelò, ma il mio era calmo.> Le dissi cautamente.

> rispose lei decisa. Dopo attimi che sembrarono ore, dopo sguardi intensi tra noi due, lei si avvicinò piano, mi mise le braccia intorno al collo e mi sussurrò all’orecchio: > E le sorrisi.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'evento centrale che sconvolge la vita di Walter e Claudia?
  2. L'evento centrale è un incidente d'auto che porta Walter a vivere un'esperienza tra sogno e realtà, mettendo in discussione la sua percezione della verità e della finzione.

  3. Come reagisce Walter dopo l'incidente e cosa scopre?
  4. Dopo l'incidente, Walter è confuso e spaventato, cercando disperatamente sua moglie Claudia. Scopre un vecchio cellulare che riaccende i suoi sospetti di tradimento.

  5. Qual è il ruolo di Francesco nella storia?
  6. Francesco è il miglior amico di Walter, che arriva in suo aiuto dopo l'incidente. Tuttavia, la sua calma e le sue parole provocano in Walter un forte turbamento.

  7. Come si evolve il rapporto tra Walter e Claudia dopo l'incidente?
  8. Dopo l'incidente, Walter e Claudia affrontano una tensione dovuta al sospetto di tradimento, ma scelgono di affrontare la situazione con calma e comprensione reciproca.

  9. Qual è il significato del cellulare trovato da Walter?
  10. Il cellulare rappresenta il simbolo del sospetto di tradimento di Claudia, ma anche un punto di riflessione per Walter, che decide di non lasciarsi sopraffare dalla rabbia e di cercare un dialogo con sua moglie.

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