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Descrivere
Descrivere significa mostrare con le parole come è fatta una cosa (una persona, un animale, un oggetto o un luogo), indicandone le caratteristiche e gli aspetti che possono darne un’immagine chiara ed efficace.
Le descrizioni raramente costituiscono testi autonomi. Piuttosto, parte descrittive si incontrano in diversi generi di scrittura. Per distinguere testi o sequenze descrittivi da testi di altre tipologie, teniamo presenti alcune indicazioni:
1) nel testo descrittivo non si verificano avvenimenti, il quadro appare fermo, come una fotografia;
2) il testo descrittivo si ferma alla superficie delle cose, cioè dice “come” le cose sono, non spiega “perché” sono così;
3) il testo descrittivo non produce prove ma elenca particolari.
Osserviamo come procede, in linea generale, una descrizione:
anzitutto sceglie un oggetto su cui lavorare;
individua particolari concreti, determinati e significativi, cioè specifici di quell’oggetto, basandosi sulla percezione, quindi sui cinque sensi: in primo luogo la vista, ma anche l’udito, il tatto, il gusto e l’olfatto;
presenta gli aspetti che costituiscono l’oggetto in maniera chiara e ordinata: le percezioni vengono selezionate e ordinate dalla mente secondo un piano preciso, che diventa anche lo schema del testo che si scrive;
usa una sintassi semplice, termini precisi, numerosi aggettivi, sinonimi e utilizza strutture grammaticali in grado di specificare caratteristiche (complementi di qualità, di modo ecc.); predilige i tempi verbali del presente e dell’imperfetto.
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I TESTI DESCRITTIVI
Descrivere
Descrivere significa mostrare con le parole come è fatta una cosa (una persona, un
animale, un oggetto o un luogo), indicandone le caratteristiche e gli aspetti che possono darne
un’immagine chiara ed efficace.
Le descrizioni raramente costituiscono testi autonomi. Piuttosto, parte descrittive si incontrano
in diversi generi di scrittura. Per distinguere testi o sequenze descrittivi da testi di altre tipologie,
teniamo presenti alcune indicazioni:
1) nel testo descrittivo non si verificano avvenimenti, il quadro appare fermo, come una
fotografia;
2) il testo descrittivo si ferma alla superficie delle cose, cioè dice “come” le cose sono, non
spiega “perché” sono così;
3) il testo descrittivo non produce prove ma elenca particolari.
Osserviamo come procede, in linea generale, una descrizione:
- anzitutto sceglie un oggetto su cui lavorare;
- individua particolari concreti, determinati e significativi, cioè specifici di quell’oggetto,
basandosi sulla percezione, quindi sui cinque sensi: in primo luogo la vista, ma anche
l’udito, il tatto, il gusto e l’olfatto;
- presenta gli aspetti che costituiscono l’oggetto in maniera chiara e ordinata: le percezioni
vengono selezionate e ordinate dalla mente secondo un piano preciso, che diventa anche lo
schema del testo che si scrive;
- usa una sintassi semplice, termini precisi, numerosi aggettivi, sinonimi e utilizza strutture
grammaticali in grado di specificare caratteristiche (complementi di qualità, di modo ecc.);
predilige i tempi verbali del presente e dell’imperfetto.
Ordinare i particolari.
Una descrizione deve seguire un ordine. Molto comune è l’ordine logico, dal generale al
particolare (cioè l’oggetto nel suo insieme e poi i suoi diversi elementi). 2
Ci sono però anche altri modi di procedere, per esempio seguendo l’ordine spaziale,
particolarmente indicato per descrivere un luogo, un ambiente o un itinerario: da sinistra verso
destra, o viceversa; dall’alto verso il basso, o viceversa; dal principio alla fine, oppure ancora (come
in un film) dallo sfondo al primo piano o viceversa.
Vi è infine l’ordine temporale (in cui la descrizione si mescola alla narrazione): l’oggetto viene
visto in momenti diversi entro un certo intervallo di tempo; per ciascun momento si possono
sviluppare descrizioni articolate. 3
La descrizione oggettiva e la descrizione soggettiva
Una descrizione può essere svolta:
in modo oggettivo: l’autore presenta un oggetto (una persona, un animale o una
cosa) attraverso una serie di dati oggettivi, senza esprimere opinioni o impressioni
personali. Si veda, per esempio la seguente descrizione di una bimba di nove mesi,
tratta dal certificato medico di un pediatra:
in modo soggettivo: l’autore presenta l’oggetto della descrizione in modo personale,
cioè raffigurandolo come lo vede e lo “sete” e quindi filtrandolo attraverso le proprie
opinioni e l proprie emozioni, per suscitare analoghe emozioni nel destinatario.
Leggi, in proposito, la descrizione della stessa bimba del testo precedente fatta dalla
sua mamma: