Concetti Chiave
- La rima è una componente dei versi poetici che si basa sulla corrispondenza delle sillabe finali, ma non è essenziale.
- L'assonanza è una forma imperfetta di rima, in cui coincidono solo le vocali delle parole finali.
- Esistono diversi schemi di rima: baciata, alternata, chiusa, ripetuta, e incatenata, ciascuno con una specifica disposizione dei versi.
- I versi sciolti sono privi di rima e sono stati particolarmente utilizzati a partire dal XVIII secolo da poeti come Foscolo, Leopardi e Manzoni.
- La versificazione italiana differisce da quella dei Greci e Romani antichi, che si basava sulla lunghezza delle sillabe simile alle note musicali.
La rima è il modo con cui termina  la fine  del verso e che porta l’accento: rumore/timore, fedele/crudele. La sillaba si trova nei componimenti poetici, tuttavia non è un elemento essenziale
Tipi di rima
Esiste anche l’assonanza che è una rima imperfetta in quanto l’identità si limita alle sole vocali: amore/sole, pianta/bianca
Ecco i vari tipi di rima:
1)	Rima baciata quanto i versi rimano due a due, di seguito: AA BB
O cavallina cavallina storna			A
Che portavi colui che non ritorna		A
Tu capivi il suo cenno e il suo detto!		B
Egli ha lasciato un figlio giovinetto;		B
(g. Pascoli)
2)	Rima alternata quando il 1° verso rima col 3°, il secondo col 4° e così di seguito:
T’amo, o pio bove; e mite un sentimento		A
Di vigore e di pace al cor m’infondi,		B
O che solenne come un monumento			A
Tu guardi i campi liberi e fecondi		B
(G. Carducci)
Rima chiusa e ripetuta
3)	Rima chiusa quando il 1° verso rima con il 4° e il 2° con il 3°
O cameretta che già fosti un porto			A
A le gravi tempeste mie diurne				B
Fonte se’ or di lagrime notturne			B
Che ‘l dì celate per vergogna porto			A
(F. Petrarca)
4)	 Rima ripetuta quando il 1° verso rima col 4°, il 2° rima col 5°, il 3° con il 6° e così di seguito
Dalla larga narice umida e nera				A
Fuma il tuo spirto, e come un inno lieto		B
Il mugghio nel sereno aer si perde;			C
e del grave occhio glauco entro l’austera		A
dolcezza si rispecchia ampio e quieto			B
il divino del pian silenzio verde			C
(G. Carducci)
Rima incatenata e versi sciolti
5)	Rima incatenata quando in una serie di terzine, il 1° verso di ognuna rima col 3°, il 2° di ognuna di esse fa rima con il 1° della terzina seguente e così di seguito
 Nel mezzo del cammin di nostra vita			A
mi ritrovai per una selva oscura			B
ché la diritta via era smarrita.			A
Ahi quanto a dir qual era è cosa dura			B
esta selva selvaggia e aspra e forte			C
che nel pensier rinova la paura!			B
Tant'è amara che poco è più morte;			C
ma per trattar del ben ch'i' vi trovai,			D
dirò de l'altre cose ch'i' v'ho scorte.			C
/Dante)
6)	I versi possono essere anche senza rima e in questo caso si dicono sciolti. Il verso sciolto è venuto di moda nel XVIII secolo ed è stato usato particolarmente dal Foscolo, Leopardi, Manzoni. I poeti contemporanei (Ermetismo) adoperano i versi senza rima. Da segnalare che  il sistema di verseggiatura italiana non corrisponde affatto a quello degli antichi Greci e Romani che invece utilizzavano la lunghezza di ogni sillaba, quasi si  trattasse di note musicali
Domande da interrogazione
- Qual è la funzione della rima nei componimenti poetici?
- Quali sono i diversi tipi di rima menzionati nel testo?
- Che cos'è l'assonanza e come si differenzia dalla rima perfetta?
- Quali poeti hanno utilizzato i versi sciolti e in quale periodo sono diventati di moda?
La rima determina la fine del verso e porta l'accento, ma non è un elemento essenziale nei componimenti poetici.
I tipi di rima includono la rima baciata, alternata, chiusa, ripetuta, incatenata e i versi sciolti.
L'assonanza è una rima imperfetta in cui l'identità si limita alle sole vocali, a differenza della rima perfetta che coinvolge anche le consonanti.
I versi sciolti sono diventati di moda nel XVIII secolo e sono stati usati da poeti come Foscolo, Leopardi e Manzoni.
 
                     
                                 
                                        