Concetti Chiave
- Le sequenze sono segmenti di tempo con autonomia sintattica, riconoscibili grazie a segni di interpunzione come ".", ";" e ":".
- Ogni sequenza può ricevere un titolo che ne sintetizza l'argomento o il contenuto, senza la necessità di includere versi della sequenza stessa.
- Le sequenze si aprono con cambiamenti significativi come l'ingresso di un personaggio, mutamenti temporali, ambientali, d'azione o di modalità narrative.
- Esistono diverse tipologie di sequenze: narrative, descrittive, riflessive, dialogiche e miste, ognuna con caratteristiche dinamiche o statiche specifiche.
- Il ritmo narrativo di un racconto è determinato dall'alternanza delle sequenze, con sequenze dinamiche che accelerano il ritmo e sequenze statiche che lo rallentano.
Ogni sequenza può essere nominalizzata, ovvero le si può dare un titolo che ne sintetizzi l'argomento e/o il contenuto. Il titolo può essere nominale, cioè non contenente un verso della sequenza.
La sequenza si apre quando:
-Entra o esce di scena un personaggio;
-c'è un mutamento di tempo (stacco temporale);
-c'è un mutamento di ambiente;
-c'è un mutamento d' azione;
-c'è un mutamento nelle modalità narrative (per esempio, si passa dal discorso diretto ad una descrizione);
In base al loro contenuto le sequenze si dividono in varie tipologie:
>Sequenze narrative: sono quelle che raccontano i fatti, eventi o azioni.
Sono sequenze dinamiche, perchè in esse procede l'azione del racconto.>Sequenze descrittive: descrivono ambienti, luoghi o personaggi. Sono sequenze statiche, perchè rappresentano movimenti di indugio nello sviluppo della azione.
>Sequenze riflessive: contengono riflessioni o commenti dei personaggi o del narratore. Sono sequenze statiche.
>Sequenze dialogiche: contengono dialoghi dei personaggi attraverso l'uso del discorso diretto. Sono sequenze statiche.
>Sequenze miste: una sequenza viene considerata mista quando contiene elementi propri di più tipologie. Ad esempio non è raro trovare sequenze Narrativo-descrittive.
L'alternanza di sequenze di vario tipo determina il ritmo narrativo di un racconto. In particolare, se numeramente prevalgono sequenze dinamiche, il ritmo, sarà rapido ed incalzante, al contrario, se prevalgono quelle statiche il ritmo sarà più lento e pacato.
Inoltre le sequenze si possono suddividere ancora in:
>Micro-sequenze: occupano una o due righe e contengono un'unica azione;
>Sequenze: blocchi di testo di media lunghezza;
>Macro-sequenze: sono blocchi di testo, molto lunghi che si trovano nei romanzi e possono comprendere anche più capitoli.