Concetti Chiave
- Le figure retoriche arricchiscono i testi letterari, soprattutto le poesie, rendendoli più coinvolgenti e meno monotoni.
- Si suddividono in quattro categorie principali: figure di suono, costruzione, posizione e significato.
- Esempi di figure di suono includono l'allitterazione, l'assonanza e l'onomatopea, che giocano con la ripetizione di suoni.
- Le figure di costruzione manipolano l'ordine e la struttura delle parole, come l'anafora e il chiasmo.
- Le figure di significato, come la metafora e l'ossimoro, creano connessioni e contrasti tra concetti differenti.
Indice
Figure retoriche
Le figure retoriche sono espressioni letterarie che vengono utilizzare sopratutto nelle poesie per creare un effetto particolare e rendere il lettore partecipe.Queste infatti rendono il testo meno noioso e più interessante.
Alcune figure retoriche vengono utilizzate solo nelle poesie mentre altre caratterizzano anche il linguaggio parlato. Alcune molto conosciute sono per esempio la metafora e la similitudine.
Si dividono in figure di suono, costruzione, posizione e significato.
Figure di suono
Allitterazione: ripetizione di lettera o sillaba in due parole vicineAssonanza: stesse vocali finali
Consonanza: stesse consonanti finali
Onomatopea: riproduce rumore o suono
Paronomasia: accostare due parole simili ma con significati diversi
Figure di costruzione
Anafora: ripetizione parole all’inizio di versi successiviEpifora: ripetizione parole alla fine di versi successivi
Anastrofe: inversione parole rispetto a ordine consueto
Iperbato: allontanamento di una parola da un’altra
Chiasmo: disposizione incrociata di elementi (AB|BA)
Climax: parole in progressiva intensità crescente o decrescente
Ellissi: parole omesse e sottintese
Enumerazione: elenco di parole per asindeto e polisindeto
Iterazione: ripetizione di parole per rafforzare un concetto
Polisindeto: ripetizione di congiunzioni
Parallelismo: disposizione parallela di elementi (AB|AB)
Ipallage: termine attribuito ad una parola diversa da quella a cui dovrebbe essere attribuito
Anacoluto: rottura della costruzione sintattica della frase
Figure di posizione
Anadiplosi: ripetizione dell’ultima parte del verso all’inizio del verso successivoEndiadi: espressione di un concetto unitario per mezzo di due termini
Zeugma: si fa dipendere da un solo predicato due complementi diversi
Figure di significato
Antitesi: immagini o espressioni opposte accostateOssimoro: parole opposte che creano frase non logica
Iperbole: amplificare o ridurre, esagerare un concetto
Litote: espressione attenuata attraverso la negazione dell’opposto
Similitudine: paragone esplicito
Metafora: paragone implicito
Metonimia: sostituzione parole con rapporto concreto - astratto
Sineddoche: sostituzione parole con rapporto parte - tutto
Personificazione: attribuzioni umane a cose inumane
Reticenza: sospensione, interruzione del discorso
Sinestesia: associazione sensazioni di sensi diversi
Prosopopea: autore fa parlare esseri inanimati
Preterizione: autore finge di tacere una cosa che invece dice subito dopo
Antonomasia: sostituire nome con un appellativo inequivocabile
Domande da interrogazione
- Quali sono le figure retoriche utilizzate nelle poesie?
- Quali sono le figure retoriche che si basano sul suono delle parole?
- Cosa significa la figura retorica dell'antitesi?
Alcune figure retoriche utilizzate nelle poesie sono la metafora, la similitudine, l'allitterazione, l'assonanza, la consonanza, l'onomatopea, la paronomasia, l'anafora, l'epifora, l'anastrofe, l'iperbato, il chiasmo, il climax, l'ellissi, l'enumerazione, l'iterazione, il polisindeto, il parallelismo, l'ipallage, l'anacoluto, l'anadiplosi, l'endiadi, il zeugma, l'antitesi, l'ossimoro, l'iperbole, la litote, la similitudine, la metafora, la metonimia, la sineddoche, la personificazione, la reticenza, la sinestesia, la prosopopea, la preterizione e l'antonomasia.
Le figure retoriche che si basano sul suono delle parole sono l'allitterazione, l'assonanza, la consonanza, l'onomatopea e la paronomasia.
L'antitesi è una figura retorica che consiste nell'accostare immagini o espressioni opposte per creare un contrasto.