Concetti Chiave
- L'intertestualità è la pratica di mettere in relazione diversi testi letterari, sia dello stesso autore che di autori differenti, spesso lontani nel tempo e nello spazio.
- Ogni poesia porta con sé memorie di opere precedenti, generando variazioni originali su temi letterari consolidati.
- Un esempio di intertestualità esplicita è l'omaggio di Fabrizio De André alla Ballata degli impiccati, dove il cantautore rielabora consapevolmente un testo antico.
- Elementi intertestuali possono essere sottili e difficili da individuare, richiedendo un lettore esperto per cogliere riferimenti nascosti.
- La canzone di Francesco De Gregori, Pane e castagne, contiene un possibile riferimento al Romeo e Giulietta di Shakespeare, mostrando un'intertestualità sottile.
Intertestualità nella poesia
In generale, tutti i testi poetici si possono mettere in parallelo con altri testi letterari e con topoi che si trovano all’interno della letteratura in luoghi e tempi molto lontani fra loro: è come se ogni poesia portasse dentro di sé la memoria di quello che c’è stato prima di lei, una memoria ricca e capace di produrre “variazioni sul tema” spesso originalissime.
Il termine con cui si indica l’operazione del confrontare fra loro testi diversi, sia dello stesso autore, sia di autori diversi e a volte lontani, è “intertestualità”.
Esempi di intertestualità
L’ intertestualità ha molti aspetti. Con l’esempio della Ballata degli impiccati e dell’omaggio che dedica Fabrizio De André ci troviamo davanti a un caso molto semplice. Il modello scelto dal cantautore genovese è esplicito e dichiarato, e Tutti morimmo a stento è una rielaborazione moderna pienamente consapevole del testo quattrocentesco. Gli elementi di un testo poetico precedente possono essere però molto più sottili e meno facili da individuare. Spesso un poeta inserisce nella sua opera degli echi, dei piccoli frammenti di poesie precedenti senza esserne pienamente consapevole, oppure, anche quando sa benissimo di stare citando un altro testo, lo fa in maniera così sottile che solo un lettore veramente esperto è in grado di cogliere il riferimento. Per rimanere sull’esempio dei cantautori, nella canzone Pane e castagne di Francesco De Gregori un verso dice “Aspettami ogni sera / Non so che viso avremo / non so che viso avrò / ma se mi chiami amore / ti riconoscerò”. In queste parole c’è il riferimento, molto probabilmente consapevole ma non così facile da cogliere, a un testo precedente che, nella storia letteraria europea, ha un’importanza grandissima proprio a proposito della riflessione sull’amore. È il Romeo e Giulietta di Shakespeare; qui, nella famosa scena del balcone, quella in cui i due innamorati si parlano per la prima volta da soli, Romeo invita Giulietta a chiamarlo soltanto “Amore”, se il suo nome di battesimo è il nome di un nemico della famiglia della giovane.
Domande da interrogazione
- Che cos'è l'intertestualità e come si manifesta nei testi poetici?
- Qual è un esempio di intertestualità nella musica italiana?
- Come si possono individuare i riferimenti intertestuali nei testi poetici?
L'intertestualità è l'operazione di confrontare testi diversi, sia dello stesso autore che di autori diversi, e si manifesta nei testi poetici attraverso la memoria di opere precedenti, producendo variazioni originali sul tema.
Un esempio di intertestualità nella musica italiana è l'omaggio di Fabrizio De André alla Ballata degli impiccati, dove il cantautore rielabora consapevolmente un testo quattrocentesco in chiave moderna.
I riferimenti intertestuali nei testi poetici possono essere sottili e difficili da individuare, spesso richiedendo un lettore esperto per cogliere echi o frammenti di poesie precedenti, come nel caso della canzone Pane e castagne di Francesco De Gregori che allude a Romeo e Giulietta di Shakespeare.