Concetti Chiave
- Una cesura è una pausa metrica che divide un verso in due parti, più comune nei versi lunghi come i dodecasillabi.
- La focalizzazione in un testo può essere onnisciente, zero, interna o esterna, determinando la conoscenza e il punto di vista del narratore.
- Con focalizzazione zero, il narratore conosce tutto dei personaggi e dei loro pensieri, posizionandosi un passo avanti rispetto a loro.
- La letteratura d’appendice, derivata dal termine francese feuilleton, è narrativa serializzata di successo popolare, ma di basso valore artistico.
- Questo genere era particolarmente apprezzato dalla borghesia in Francia e Regno Unito, pubblicato a episodi sui quotidiani.
Indice
Che cos’è una cesura?
Una cesura è una figura metrica che prevede di inserire una pausa del ritmo del verso e che va a dividerlo in due parti, definite comunemente come “emistichi”, ovviamente è molto più comune nei versi più lunghi come i dodecasillabi, mentre è praticamente impossibile che compaia nei versi inferiori al settenario.
Che tipo di focalizzazione può esserci in un testo?
Nell’analisi dei racconti compare spesso il termine focalizzazione, ma che si può interpretare in diversi modi. Il narratore può infatti decidere di presentarsi al lettore come onnisciente, e in questo caso è in grado di raccontare in maniera obiettiva le informazioni che vengono dichiarate dai personaggi, ciò che essi vedono e di cui hanno un’esperienza diretta, e che il narratore esprime senza inserire interpretazioni personali e soggettive o giudizi. Nel caso in cui la focalizzazione sia zero, allora il narratore racconta i fatti assumendo la terza persona, in questo caso si dimostra un passo avanti rispetto ai personaggi e al lettore perché conosce sia i loro pensieri più intimi che i loro comportamenti, nonché i ragionamenti che portano le figure a fare determinate scelte, e le conseguenze che esse hanno sullo spirito. Nel caso invece della narrazione interna, il narratore può decidere se assumere la prima o la terza persona, si mette allo stesso livello dei personaggi, nel senso che conosce solo che conoscono loro, infatti questo tipo di narrazione si riscontra da parte di un personaggio della storia, e in questo caso si parla di narratore omodiegetico, oppure direttamente del protagonista, e in questo caso invece si parla di narratore autodiegetico. Con focalizzazione esterna infine, il narratore racconta una vicenda a cui lui stesso ha assistito come spettatore secondario, quindi spesso conosce anche meno dei personaggi.
Che cosa si intende per letteratura d’appendice?
Con letteratura d’appendice si intende la letteratura di genere narrativo. Il termine deriva dal francese feuilleton, una parola che assunse un valore negativo in quanto il genere era particolarmente apprezzato dal grande pubblico e quindi raramente aveva un particolare valore artistico e letterario, in quanto lo scopo principale era appunto quello del commercio più facile e veloce possibile. Questo genere aveva riscontrato un particolare successo in Francia e nel Regno unito, soprattutto nella classe sociale borghese, la cui attenzione veniva mantenuta attiva tramite una pubblicazione graduale sui quotidiani in episodi.Domande da interrogazione
- Che cos'è una cesura?
- Quali tipi di focalizzazione esistono in un testo?
- Che cosa si intende per letteratura d'appendice?
- Qual è la differenza tra narratore omodiegetico e autodiegetico?
Una cesura è una figura metrica che introduce una pausa nel ritmo del verso, dividendo il verso in due parti chiamate "emistichi". È comune nei versi lunghi come i dodecasillabi.
Esistono diversi tipi di focalizzazione: onnisciente, zero, interna (con narratore omodiegetico o autodiegetico) ed esterna, ognuna con un diverso grado di conoscenza e prospettiva del narratore rispetto ai personaggi e agli eventi.
La letteratura d'appendice è un genere narrativo noto come feuilleton, apprezzato dal grande pubblico per il suo carattere commerciale e pubblicato in episodi sui quotidiani, particolarmente popolare in Francia e nel Regno Unito.
Il narratore omodiegetico è un personaggio della storia che racconta gli eventi, mentre il narratore autodiegetico è il protagonista stesso che narra la propria storia.