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Concetti Chiave

  • Lo spumante è ottenuto dalla fermentazione di uva, mosto o vino, sviluppando anidride carbonica naturale.
  • Per essere definito spumante, deve avere una sovrapressione di almeno tre atmosfere a 20°C.
  • Esistono sei categorie principali di spumanti, tra cui vini spumanti di qualità e aromatici.
  • In Italia, i metodi di produzione principali sono il metodo classico e il metodo Charmat.
  • Il metodo classico prevede la rifermentazione in bottiglia, mentre il metodo Charmat avviene in grandi recipienti.
Spumante

Si definisce spumante il prodotto ottenuto dalla prima o seconda fermentazione alcolica di uva fresca, di mosto, di vino da tavola o di qualità, prodotto in determinate regioni. E caratterizzato da uno sviluppo di anidride carbonica alla stappatura del recipiente, proveniente esclusivamente dalla fermentazione e, conservato alla temperatura di 20°C in recipienti chiusi, presenta una sovrapressione non inferiore a tre atmosfere. Gli spumanti possono dividersi in 6 grandi categorie:
- vini spumanti (VS);
- vini spumanti di qualità (VSQ);
- vini spumanti aromatici di qualità (VSAQ);
- vini spumanti di qualità prodotti in regioni determinate (VSPQRD);
- vini spumanti aromatici di qualità prodotti in regioni determinate (VSAQPRD);
- vini naturali e gassificati.
In Italia, gli spumanti naturali si possono ottenere attraverso il metodo classico e il metodo “Charmat”.

Il metodo classico si caratterizza per la rifermentazione e la presa di spuma o pressione in bottiglia. Lo spumante classico viene prodotto dai tre vitigni più importanti: Pinot nero, Pinot grigio e Chardonnay. Il metodo Charmat si differenzia da quello classico, in quanto la rifermentazione del vino avviene in grandi recipienti a tenuta termica e non in bottiglia, dove si può ottenere una più rapida spumantizzazione.

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