Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • Per preparare un cocktail sono necessarie almeno 10 bottiglie di base alcoliche, tra cui gin, vodka, rum e bourbon, ma è importante selezionare saggiamente gli articoli da tenere a disposizione.
  • Un cocktail si compone di almeno due ingredienti, iniziando da un alcolico e aggiungendo un mixer, come acqua tonica o succhi di frutta, per un gusto equilibrato.
  • Il bicchiere giusto è essenziale per gustare un cocktail al meglio; l'assortimento di base dovrebbe includere almeno sette tipi di bicchieri, dai flûtes da champagne ai bicchieri da liquore.
  • Il ghiaccio è spesso necessario nei cocktail; deve essere molto freddo per fondere lentamente e mantenere il sapore delle bevande senza diluirle rapidamente.
  • Per mantenere l'effervescenza, l'acqua gassosa dovrebbe essere aggiunta per ultima, e i bicchieri possono essere glassati in tre modi per migliorare l'esperienza del cocktail.

Preparare un cocktail

Innanzitutto, sono assolutamente necessarie, almeno 10 bottiglie: Gin, Vodka, Rhum (bianco o ambra), Bourbon, cioè un wisky americano, Scotch, cioè un wisky scozzese, Tequila, Vermouth secco, Acquavite, Porto, un liquore che gli invitati gradiscono particolarmente. Esiste una grande varietà di alcoolici, di cui ci può essere bisogno soltanto raramente in quanto necessari per elaborare un cocktail ben preciso per esempio lo cherry brandy per un Singapore sling o la crema di menta per uno Stinger.

Poiché il posto riservato agli alcoolici non estensibile in modo indefinito, bisognerà usare molto buon senso quando si tratta di selezionare gli articoli di cui rifornirci. Occorre puntare su alcune specialità personali e non pensare di poter soddisfare le esigenze di ognuno. Esistono alcuni principi di base che devono essere rispettati.
Un cocktail si prepara sempre partendo da almeno due ingredienti. Innanzitutto si tratta di un alcoolico, come gin, wisky o brandy, a cui si aggiunger una bevanda non alcoolica che viene chiamato “mixer”. Il più classico fra i mixer è il perrier, che, al limite,può essere sostituito da un’altra acqua minerale gassosa. Il vantaggio del perrier è la sua neutralità del gusto, mentre le altre acque minerali, soprattutto quelle tedesche, hanno sempre un gusto particolare, a causa della loro alta percentuale di minerali i quali sono capaci di alterare leggermente il gusto di ciò che si ha intenzione di preparare. L’acqua tonica, il ginger (= bevanda gassosa allo zenzero) come pure alcuni succhi di frutta sono anche considerati “mixer”, molto utilizzati. La Coca-Cola è inutile o addirittura sconsigliata, se non per la preparazione del Cuba Libre perché il suo gusto troppo zuccherato sciupa le sottili sfumature della maggior parte dei cocktails.

Per essere gustato nel migliore dei modi, un cocktail va servito in un bicchiere adatto. Possono essere utilizzati i classici bicchieri da vino o quelli da champagne (= i flûtes) oppure quelli da wisky, sufficienti per servire un “long drink” Tuttavia per certi cocktails è necessario disporre di bicchieri specifici, per esempio quelli a palloncino o veri bicchieri da Irish Coffee. L’assortimento di base comprende almeno sette tipi di bicchiere: bicchieri alti e stretti (= flûtes) da champagne che contengono almeno 12, 5 cl, bicchieri da cherry o coppe da cocktail che contengono, anch’essi circa 12,5 cl, i bicchieri da “long drink”, cioè dei bicchieri alti e cilindrici che arrivano a contenere almeno 25 cl, bicchieri da wisky, con il fondo spesso che arrivano a cointenere25 cl; bicchieri da vino bianco a forma di calice il cui contenuto si aggira anche per questi su 25 cl. Esistono anche i bicchieri da liquore che possono contenere soltanto 4 cl ed infine non devono mai mancare i bicchieri da tè resistente al calore, utili per le bevande calde. Molto spesso, per la realizzazione di un cocktail è necessario ricorrere al ghiaccio. La temperatura deve essere fatta scendere più del solito perché il ghiaccio molto freddo fonde più lentamente se messo nei bicchieri per cui diluisce anche più lentamente le bevande.
Quando si prepara un cocktail l’acqua gassosa va unita per ultimo per prolungare al massimo l’effetto frizzante. Una caratteristica molto diffusa è quella di glassare un bicchiere. Esistono tre metodi: 1) porre il bicchiere in anticipo nello scompartimento del ghiaccio del frigorifero 2) riempire il bicchiere di ghiaccio tritato prima dello’utilizzazione 3) agitare tre o quattro pezzetti di ghiaccio nel bicchiere per qualche secondo.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le bottiglie di alcolici essenziali per preparare un cocktail?
  2. Sono necessarie almeno 10 bottiglie: Gin, Vodka, Rhum, Bourbon, Scotch, Tequila, Vermouth secco, Acquavite, Porto e un liquore preferito dagli invitati.

  3. Qual è il principio di base per preparare un cocktail?
  4. Un cocktail si prepara sempre partendo da almeno due ingredienti: un alcolico e un mixer, come il perrier o altre bevande gassose.

  5. Quali sono i mixer più utilizzati nella preparazione dei cocktail?
  6. I mixer più utilizzati includono il perrier, l'acqua tonica, il ginger e alcuni succhi di frutta. La Coca-Cola è sconsigliata, tranne che per il Cuba Libre.

  7. Quali tipi di bicchieri sono necessari per servire i cocktail?
  8. L'assortimento di base comprende almeno sette tipi di bicchieri, tra cui flûtes da champagne, bicchieri da cherry, bicchieri da long drink, bicchieri da whisky, bicchieri da vino bianco, bicchieri da liquore e bicchieri da tè resistenti al calore.

  9. Qual è il metodo consigliato per glassare un bicchiere?
  10. Esistono tre metodi: porre il bicchiere nel frigorifero, riempirlo di ghiaccio tritato o agitare alcuni pezzetti di ghiaccio nel bicchiere per qualche secondo.

Domande e risposte

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