Anteprima
Vedrai una selezione di 7 pagine su 30
Disturbi alimentari Pag. 1 Disturbi alimentari Pag. 2
Anteprima di 7 pagg. su 30.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Disturbi alimentari Pag. 6
Anteprima di 7 pagg. su 30.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Disturbi alimentari Pag. 11
Anteprima di 7 pagg. su 30.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Disturbi alimentari Pag. 16
Anteprima di 7 pagg. su 30.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Disturbi alimentari Pag. 21
Anteprima di 7 pagg. su 30.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Disturbi alimentari Pag. 26
1 su 30
Disdici quando vuoi 162x117
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Sintesi
Il documento presenta un lavoro fatto bene comprendente mappa concettuale e tesina dei disturbi alimentari collegando varie materie. Vi presento qui l'indice come anteprima per capire se potrebbe essere il lavoro adatto a voi.

Indice
Prefazione 1
Cap. I I disturbi alimentari (DCA)
1.1 Che cosa sono i Disturbi del Comportamento Alimentare 2
1.2 Come riconoscere una persona affetta da tale disturbo 4
1.3 Quali conseguenze comporta nel nostro organismo 5
1.4 Qual è la dieta ideale per un individuo soggetto a DCA 7

Cap. II La Globalizzazione: gli effetti sulla concezione della donna
2.1 Cos’è la Globalizzazione 8
2.2 Analisi della Globalizzazione positiva 8
2.3. Analisi della Globalizzazione a livello negativo 9
2.4 Globalizzazione dei Disturbi del Comportamento Alimentare 12

Cap III L’evoluzione culinaria: dai libri alla televisione
3.1 Analisi della cucina “ai tempi dei libri” 14
3.2 La rivoluzione culinaria degli anni ’60 16
3.3 Come l’evoluzione culinaria ha influito sul desiderio di perfezione 17

Cap. IV Politiche di vendita nella ristorazione: le forme di comunicazione aziendale
4.1 Definizione di comunicazione aziendale 19
4.2 Quali sono i diversi tipi di strumenti per comunicare direttamente o indirettamente con il cliente 19
4.3 Come la comunicazione aziendale influisce sulla personalità di un individuo 23
Estratto del documento

Capitolo I – I disturbi alimentari (DCA)

1.1 Cosa sono?

I DCA (Disturbi del Comportamento Alimentare) sono gravi

malattie psichiatriche: possiamo riconoscere quelle principali quali

anoressia e bulimia nervose. Si tratta di eccessiva perdita di peso in

un brevissimo lasso di tempo dovuta a un’idea costante e sempre più

ossessiva di bellezza. Il cibo diventa un problema vitale, un nemico

da evitare assolutamente.

La malattia insorge prevalentemente durante l’età adolescenziale, ma sono

presenti casi anche se rari con esordio sotto i 10 anni e oltre i 40. Le

femmine sono le principali a soffrirne, mentre la percentuale dei maschi

malati scende al 10%.

Rifiuto di mantenere

Intensa paura il peso corporeo

di aumentare di peso al livello minimo

o di ingrassare, anche

considerato normale

se notevolmente sottopeso

Criteri diagnostici per l’ Anoressia Nervosa

Grave valutazione negativa

Nelle donne che hanno

di sé stessi riguardo alle forme

già avuto l’amenorrea (assenza

del proprio corpo di

almeno 3 cicli mestruali

consecutivi)

Si possono distinguere infine due tipi di anoressia nervosa: anoressia di tipo

restrittivo nel caso esclusivo di controllo del cibo e dell’iperattività, e l’anoressia

di tipo bulimico che presenta accanto alla restrizione perdite di controllo

(“abbuffate”) e conseguente utilizzo di sistemi per eliminare il cibo assunto

(vomito autoindotto, abuso di lassativi e/o diuretici).

Episodi ricorrenti di abbuffate

Comportamenti di compulsive – mangiare

compenso per evitare in un periodo di tempo breve

l’aumento di peso (vomito una grande

autoindotto, abuso di lassativi

quantità di cibo – mancanza di o

diuretici, digiuno o esercizio controllo durante l’esecuzione

fisico eccessivo)

Criteri diagnostici per la Bulimia Nervosa

La valutazione di sé è influenzata Le

abbuffate e i mezzi di compenso

dalle forme del peso e del corpo si

presentano almeno 2 volte a sett

imana per almeno 3 mesi

1.2 Come riconoscere una persona anoressica o bulimica?

I comportamenti inizialmente possono sembrare del tutto normali e

comuni: perdere qualche chilo, cominciare ad andare in palestra. Il futuro

anoressico/bulimico vorrebbe semplicemente avere un aspetto migliore,

avere migliori opportunità, essere come gli altri.

Per questi motivi alcuni cominciano riducendo il consumo di cibo in

generale, altri eliminano del tutto carboidrati e grassi dalla loro dieta

introducendo più proteine. Altri ancora si attengono rigorosamente alle

norme dietetiche propagandate da riviste comprate in edicola. Infine,

l’errore più diffuso e decisivo, è praticare attività fisica in maniera

ossessiva: non bisognerebbe mai ridurre le kcal giornaliere aumentando

l’allenamento fisico!

In questo modo il nostro organismo non riesce più a reggere tale pressione

e procede eliminando massa magra e grassi. Il futuro anoressico continuerà

a ridurre le calorie giornaliere, eliminando sempre più nutrienti o

addirittura digiunando per giorni e aumentando il livello di attività fisica.

Si raggiunge così il sottopeso, che oscilla tra l’85% e il 45% del peso

ideale. In questo modo le mete iniziali, la snellezza e la bellezza sono

distanti anni luce.

Da cosa parte tutto ciò? Non a caso la malattia prende forma, nella

stragrande maggioranza dei casi, in piena adolescenza: il giovane si trova a

dover fronteggiare delle sfide proprie di quella fase di vita, quali la

sessualità e i cambiamenti del proprio corpo. Spesso inizia con una dieta o

comunque con un tentativo volontario di perdita di peso finalizzato a

raggiungere quell’ideale di bellezza femminile tanto osannato dalla società

moderna. A questo si aggiungono:

Fattori individuali bassa autostima,

perfezionismo, desiderio di raggiungimento dell’ideale di

bellezza femminile

Fattori familiari Iperprotezione dei

genitori, infanzia difficile, traumi infantili, continue liti

domestiche

1.3 Quali conseguenze comporta nel nostro organismo?

Una conseguenza dell’Anoressia Nervosa è rappresentata dalla comparsa

dei sintomi da digiuno. Si tratta di una serie di conseguenze sul piano

psicologico e fisico della restrizione alimentare e della conseguente perdita

di peso.

In genere il nostro corpo si adatta ad un lungo periodo di digiuno “facendo

economia”, per cui risparmia i grassi e consuma la massa magra di organi

e apparati.

Anche nella Bulimia Nervosa si possono presentare i sintomi legati al

digiuno. In questo caso, il digiuno va inteso come costante tentativo di

dieta, di controllare la propria alimentazione riducendo il numero dei pasti

e il loro contenuto, a cui segue l’abbuffata.

In generale, gli individui che soffrono di DCA vanno incontro ad una serie

di problemi.

Andiamo ad analizzarne alcuni:

Amenorrea - Presente nelle donne, l’interruzione di mestruazioni è una

complicazione da non sottovalutare, in quanto potrebbe provocare, in un futuro

vicino o lontano, l’impossibilità di avere dei figli. Inoltre può contribuire a una

futura Osteoporosi.

Complicanze cardio-vascolari - Rallentamento del ritmo cardiaco e

abbassamento della pressione arteriosa. La frequenza del battito cardiaco può

scendere pericolosamente al di sotto dei 40 battiti al minuto con elevato rischio di

arresto cardiaco. Ciò provoca fenomeni di capogiro. Spesso, le anoressiche per

“risolvere” questo problema intensificano l’allenamento fisico e riducono

l’assunzione di cibo.

Alterazioni dell’equilibrio idro-elettrolitico - Sono meno

frequenti ma più pericolose, specie per quanto riguarda il potassio, la cui carenza

può essere causa di gravi alterazioni del ritmo dei battiti cardiaci. Questa

eventualità si presenta più frequentemente in concomitanza con la presenza di

comportamenti come il vomito autoindotto e/o con l’abuso di lassativi e diuretici.

Anemia - Si tratta del mancato apporto di ferro e vitamine cui conseguono

fenomeni da capogiro, stanchezza, affaticamento, debolezza fisica e psichica.

Complicanze gastro-intestinali - Consistono in un rallentamento

della funzione digestiva con presenza di gonfiori, dolori, sensazioni fastidiose e

stipsi.

Disturbi dentari - In quanto le bulimiche vomitano regolarmente hanno

quasi sempre problemi ai denti: carie, caduta dei denti, erosione dello smalto

dentario.

La pelle e i capelli - Il derma si disidrata e diventa squamoso perdendo

elasticità: per questo motivo la pelle delle anoressiche assume un aspetto vecchio e

sciupato. Le unghie diventano fragili; i capelli sono snervati e cadono.

Debolezza muscolare, disturbi della concentrazione e sensazioni di freddo

sono altre conseguenze comuni a tutte le anoressiche: nessuna di esse è da

sottovalutare, niente deve essere lasciato al caso. Queste sono malattie

estremamente gravi e necessitano di una cura, per cui una mancata terapia

può portare senza alcun dubbio alla morte.

Secondo alcune statistiche, il tasso di mortalità nell’anoressia raggiunge

circa il 6%.

1.4 Qual è la dieta ideale per un anoressico?

Ovviamente sembrerà un paradosso apprendere che esiste una dieta adatta

per un individuo soggetto a DCA: in effetti non esiste un vero e proprio

regime alimentare da seguire, in quanto ogni anoressico è diverso da un

altro. Bisogna però seguire piccole e semplici regole, o meglio consigli

che, ai nostri occhi possono risultare banali e assurdi, ma nelle persone

affette da DCA molto probabilmente scateneranno repulsione e paura.

Prima di tutto occorre sottolineare che l’alimentazione artificiale è da

escludere, in quanto in primis l’anoressico ha bisogno di rapportarsi col

cibo.

Si può dunque affermare che la terapia comprende due fasce di

trattamento: di fondamentale importanza è l’aumento di peso, ma è anche

estremamente importante l’elaborazione del problema.

Oltre a cure di tipo psicoterapeutico, ricorrendo raramente a farmaci e

altre terapie, sono indispensabili piccole regole per cercare di aumentare il

Linee guida:

peso corporeo: possiamo racchiuderle tutte nelle

Bere almeno 1-2 litri di acqua al giorno, evitare caffè con

dolcificante;

Mangiare in maniera equilibrata;

Mangiare tutto quello che piace (anche dolci e grassi);

Mangiare insieme alla famiglia;

Pranzare in mensa;

Non pesare ogni chilo di ogni alimento;

Iniziare la dieta introducendo 1200 - 1800 kcal circa arrivando

gradualmente a 2500 kcal giornalieri;

A fine pasto i terapeutici consigliano un cioccolatino o un biscotto;

…e altri piccoli suggerimenti a cui prima era proibito anche solo

pensare.

Capitolo II – La Globalizzazione: gli effetti sulla

concezione della donna

2.1 Cos’è la Globalizzazione?

Un “disordine mondiale”, un processo di intraprendenza per quanto

riguarda svariati settori (economico, sociale, politico, culturale,

psicologico) che riguarda la libera circolazione di denaro, merci,

lavoratori sui mercati mondiali: possiamo definire proprio così l’era

contemporanea della Globalizzazione.

Oggi, il concetto di spazio e di tempo sparisce: si viene a creare, di fatti,

una vera e propria compressione di esse. Il mondo diventa un tutt’uno, un

prodotto che viene realizzato in Italia probabilmente sarà confezionato

dall’altra parte del mondo.

2.2 Globalizzazione positiva

Senza dubbio l’era della Globalizzazione risulta essere dagli storici e agli

occhi di tutti un’opportunità azzeccata di unione mondiale. Ma andiamo ad

analizzare le sue origini.

Nata fondamentalmente negli anni Ottanta, il suo sviluppo fu fortemente

incentivato dalla svolta impressa dal presidente americano Ronald

Reagan e dal premier britannico Margaret Thatcher, che lanciarono un

nuovo sistema di economia chiamato neoliberismo. Dopo di che,

procedettero alla privatizzazione delle aziende private, sostenendo che gli

Stati non potevano più mantenere le aziende pubbliche come scuole,

ospedali, ferrovie, banche. Abolirono inoltre una serie di leggi che

prevedevano enormi tasse per i privati che ne riducevano i profitti.

Per circa vent’anni questo nuovo sistema economico riscosse un grande

successo americano e britannico, tanto che venne imitato dalla

maggioranza dei paesi industrializzati o in via di sviluppo.

Ma questa vera e propria “rivoluzione” non è il solo aspetto positivo della

Globalizzazione. Ad essa vanno aggiunte anche:

comunicazioni e delle informazioni

Velocità delle

 ;

 Riduzione dei costi per l’utente finale grazie alla concorrenza;

 Contrazione della distanza spazio-temporale.

2.3 Globalizzazione negativa

Purtroppo questa Era non è stata vista solo positivamente. Molte cose

sono cambiate dagli anni Novanta ad oggi sotto molti aspetti:

Un degrado ambientale è stato registrato

 come causa della Globalizzazione, in quanto

l’aumento dei trasporti ha inquinato

pesantemente l’aria;

Grande perdita di identità locali;

Oltre a questi fattori classificabili come un vero e proprio problema

sociale, possiamo aggiungere che sono presenti purtroppo anche conflitti a

livello di genere: nonostante la donna abbia registrato grandi progressi a

livello sociale, in quanto donna lavoratrice con uno stipendio, col diritto di

voto, con una propria formazione, non più solo madre-casalinga, la sua

mentalità, a causa di influenze negative da parte di mass-media e delle

nuove forme di comunicazione nate appunto dal fenomeno della

globalizzazione, è arrivata al punto di desiderare l’impossibile perfezione,

più per la società che per sé stessa.

In quanto il tema del mio approfondimento è il Disturbo del

Comportamento Alimentare, mi sento in dovere di argomentare questa tesi

analizzando le ipotesi che confermano quanto la società odierna influenzi,

soprattutto nelle giovani donne, il bisogno di sentirsi accettate, belle,

“magre”.

Chiamerò questo fenomeno Globalizzazione dei DCA (Disturbi del

Comportamento Alimentare). femminilità

L’idea di espressa sulle

passerelle oggi: il pensiero di una donna non diventa più

quindi“Mi nutro per vivere” ma bensì

“Non mangio per essere accettata”

2.4 Globalizzazione dei DCA

Uno degli aspetti più sconcertanti nella diffusione e nella Globalizzazione

dei DCA è l’utilizzazione di diversi strumenti di propagazione, a volte

Dettagli
Publisher
30 pagine
175 download