Concetti Chiave
- La dieta mediterranea non è solo un insieme di alimenti, ma include abitudini e stili di vita che promuovono la salute.
- Un pasto equilibrato dovrebbe contenere non più del 30% delle calorie giornaliere, principalmente da carboidrati complessi come pasta e pane.
- L'alimentazione disordinata è comune in Italia, con eccessivo consumo di pasta condita e scarso consumo di pesce.
- La dieta mediterranea, ricca di alimenti come olio d'oliva, pesce azzurro e verdure, aiuta a ridurre colesterolo e malattie legate al benessere.
- Riconosciuta dall'UNESCO nel 2010, la dieta mediterranea è considerata un patrimonio culturale immateriale dell'umanità.
Indice
Cambiamenti nelle abitudini alimentari
Le abitudini alimentari hanno subito nel corso degli anni molte modifiche in quanto lo stile di vita delle persone ha subito un radicale cambiamento dovuto a un miglioramento della vita. Oggi il pasto non è più visto come un momento conviviale da passare con amici o parenti; oggi è considerato semplicemente un modo per apportare energia al nostro organismo.
Spesso siamo troppo occupati a lavorare, a studiare o a stare “on line” per badare a ciò che mangiamo. Molti poi, saltano il pranzo per potersi portare avanti con il lavoro non ancora svolto.
Conseguenze di uno stile di vita sedentario
Secondo la rivista American Journal of Clinical Nutrition, chi mangia svolgendo altre attività è più propenso ad aumentare di peso in quanto non ha il senso delle calorie che sta effettivamente introducendo. I medici poi, sono sempre più preoccupati poiché stiamo anche perdendo l’amore verso il nostro corpo riempiendolo di merendine e di snack saltati e dall’alto contenuto di grassi. Inoltre uno stile di vita troppo sedentario non fa altro che peggiorare la situazione. Un organismo non attivo non riesce ad eliminare quelle calorie in più che inevitabilmente si accumulano formando tessuto adiposo. Un pasto modello dovrebbe coprire non più del 30% delle kcal totali giornaliere e dovrebbe essere composto per lo più da carboidrati complessi come pasta, pane ecc.
Indagini sulle abitudini alimentari italiane
Secondo recenti indagini è venuto alla luce che molti italiani si nutrono in maniera disordinata: l’80% sceglie di magiare per pranzo, una pasta molto condita (a volte troppo) seguita da una buona porzione di pane, il 50% mangia carne magra mentre il 20% sceglie una carne grassa. Il 30% mangia pesce solo una volta a settimana quando invece andrebbe consumato almeno due, tre volte e il 45% consuma latticini tre, quattro volte a settimana.
Benefici della Dieta Mediterranea
I nutrizionisti raccomandano di seguire una dieta il più simile possibile alla Dieta Mediterranea, un prospetto che illustra la giusta dose e la suddivisione degli alimenti in base al loro contenuto di colesterolo. Gli alimenti alla base di questo prospetto sono soprattutto pasta, pane, olio extravergine d’oliva e verdura nonché pesce azzurro che apporta una buona dose di acidi grassi della serie ω-3 e ω-6 al nostro corpo. Consumare alimenti componenti la Dieta Mediterranea non solo permette di ritrovare la giusta forma fisica ma permette anche di mantenere l’organismo in un buono stato di salute diminuendo i valori di colesterolo e grassi in generale. La Dieta Mediterranea è stata creata da uno studioso americano (Ancel Keys) intorno agli anni ’50. Questo studioso ha notato che l’incidenza delle malattie del benessere (obesità, ipertensione arteriosa ecc) erano più basse nei Paesi del bacino mediterraneo e in Giappone dove il consumo di alimenti come pesce, cereali, frutta e verdura fresche era molto elevato.
Riconoscimento UNESCO della Dieta Mediterranea
La Dieta Mediterranea però non è solo un insieme di alimenti, ma comprende abitudini, usi e costumi che uniti aiutano l’organismo. L’importanza di questa Dieta è talmente alta che il 17 novembre 2010, la quinta sessione del Comitato Intergovernativo dell’UNESCO, ha inserito la Dieta Mediterranea nella prestigiosa lista definendola “patrimonio culturale immateriale dell’umanità”.
Quindi i consigli per mantenersi in forma sono pochi e semplici: alimenti “mediterranei” e uno stile di vita attivo.
Domande da interrogazione
- Quali sono le principali caratteristiche della Dieta Mediterranea?
- Quali sono le abitudini alimentari degli italiani secondo recenti indagini?
- Qual è l'importanza della Dieta Mediterranea secondo l'UNESCO?
- Quali sono i rischi di mangiare mentre si svolgono altre attività?
- Chi ha creato la Dieta Mediterranea e perché?
La Dieta Mediterranea si basa su alimenti come pasta, pane, olio extravergine d'oliva, verdura e pesce azzurro, che apportano acidi grassi ω-3 e ω-6, contribuendo a mantenere l'organismo in salute e a ridurre colesterolo e grassi.
Molti italiani si nutrono in modo disordinato, con l'80% che consuma pasta molto condita a pranzo, il 50% che mangia carne magra, il 20% carne grassa, il 30% che consuma pesce solo una volta a settimana e il 45% che consuma latticini tre o quattro volte a settimana.
L'UNESCO ha riconosciuto la Dieta Mediterranea come "patrimonio culturale immateriale dell'umanità" il 17 novembre 2010, sottolineando la sua importanza non solo come insieme di alimenti, ma anche come parte di abitudini e usi che promuovono la salute.
Mangiare mentre si svolgono altre attività può portare a un aumento di peso, poiché si perde la consapevolezza delle calorie consumate, come evidenziato dalla rivista American Journal of Clinical Nutrition.
La Dieta Mediterranea è stata creata dallo studioso americano Ancel Keys negli anni '50, dopo aver osservato che l'incidenza delle malattie del benessere era più bassa nei Paesi del bacino mediterraneo e in Giappone, dove il consumo di pesce, cereali, frutta e verdura fresche era elevato.