Concetti Chiave
- I vizi negli animali possono essere difetti innati di indole o abitudini derivanti da un addestramento errato.
- Le tare sono alterazioni esterne degli arti che possono compromettere la funzionalità dell'articolazione.
- Tare molli includono infiammazioni delle borse muscose, delle sinoviali articolari e delle guaine tendinee.
- Tare dure sono causate principalmente da traumi e includono neoformazioni ossee e postumi di ferite.
- Le malattie possono avere cause estrinseche o genetiche, con alcune condizioni trasmissibili alla progenie.
Vizi, tare e malattie
I vizi vengono denominati sia difetti di indole (mordere, calciare, cozzare, ecc.), che sono innati, sia le abitudini conseguenti a errato addestramento (incensare, restio, ecc.), sia gli stati particolari del sistema nervoso (ticchio di appoggio, ballo dell'orso, ecc.).
Le tare sono alterazioni localizzate ed esteriori, generalmente agli arti, che interessano la cute, ma anche in parti sottostanti (articolazioni e tendini) e che possono portare a una diminuzione della funzionalità dell'articolazione e quindi a una svalutazione dell'animale. Si possono avere:
- tare molli, per esempio le infiammazioni delle borse muscose superficiali (igroma), delle sinoviali articolari (idrarto), delle guaine tendinee (idrope);
- tare dure, per esempio neoformazioni ossee dovute soprattutto a eventi traumatici (esostosi); spavenio del garretto, schinelle degli stinchi, articolazioni falangee (formelle).
Fra le tare si possono annoverare anche i postumi degli atti operatori, di ferite al carpo conseguenze di cadute (incoronature).
Lo stato patologico in cui si trova l'animale quando si hanno perturbazioni e deviazioni dei fenomeni biologici e fisiologici viene chiamato malattia. Le cause possono essere sia estrinseche (virus, batteri, errori alimentari) sia intrinseche (di origine genetica); sono queste ultime che devono essere considerate nella valutazione degli animali in quanto trasmissibili alla progenie. Esempio l'acondroplasia che si manifesta con un forte raccorciamento degli arti e della parte viscerale della testa. I soggetti colpiti raramente raggiungono l'età adulta. Grazie a un'attenta selezione la frequenza di questa malattia nella razza bovina Romagnola si è praticamente annullata; nel caso della "sindrome del vitello pancione" normalmente i vitelli nascono morti.