Concetti Chiave
- La temperatura è un fattore cruciale negli allevamenti, variabile tra specie e categorie di animali.
- Gli animali omeotermici mantengono una temperatura corporea costante attraverso la termoregolazione.
- Con l'età, i meccanismi di termoregolazione migliorano e beneficiano di un allenamento costante.
- Adattamenti ambientali come zone riparate e coibentazioni aiutano a gestire la temperatura corporea degli animali.
- Il controllo della temperatura è essenziale per evitare stress termico e mantenere le produzioni animali.
La temperatura degli allevamenti
La temperatura è tra i più importanti fattori ambientali, nonché uno dei più facili da misurare e anche, entro certi limiti, da regolare. Le temperature ambientali che, da un punto di vista fisiologico possono considerarsi ottimali, variano da specie a specie e anche tra le diverse categorie di animali della stessa specie. Infatti la temperatura di completo benessere dipende da molte variabili tra cui, oltre il peso dell’animale: la razza, le caratteristiche biologiche, l’alimentazione, il metodo di detenzione, lo stato sanitario, ecc.
indipendentemente dalla temperatura ambientale, gli animali omeotermici (a sangue caldo), tendono a mantenere costante la temperatura corporea mediante processi fisiologici di termoregolazione governati da un centro nervoso ipotalamico. I meccanismi di termoregolazione che realizzano tali processi sono rudimentali alla nascita e si perfezionano con il progredire dell’età e anche con il graduale allenamento dovuto all’esercizio degli stessi meccanismi. Entro certi limiti perciò, l’abitudine a leggeri cambiamenti di temperatura ambientale deve considerarsi positivamente, in quanto consente un “allenamento” per i sistemi termoregolatori. Occorre per tenere conto che ogni volta che l’animale, per far fronte al modificarsi della temperatura ambientale oltre certi limiti che si discostano da quella per lui ottimale, ricorre ai propri sistemi di termoregolazione fisiologici e quindi deve consumare una certa quota di energia che ovviamente viene sottratta alla produzione. Nella scelta del metodo di detenzione e/o nella predisposizione di ricoveri occorre perciò tenere conto dell’opportunità di prevedere la possibilità di contribuire alla termoregolazione corporea degli animali. Per esempio, creando zone riparate dal vento e dal sole, coibentando opportunamente tetto e pareti del ricovero, garantendo un adeguato ricambio d’aria, installando dei nebulizzatori per rinfrescare l’aria e prevenire lo stress da caldo in quanto questo andrebbe a influire negativamente sulle produzioni degli animali.