Concetti Chiave
- I dati di stima si basano su parametri e prezzi di mercato di beni simili, suddivisi in dati di fatto e ipotetici.
- I procedimenti di stima possono essere analitici, utilizzando dati grezzi, o sintetici, utilizzando dati già elaborati.
- Il principio dell'ordinarietà si basa sulla curva gaussiana, identificando un valore medio minimo per le stime di prezzo.
- Il valore ordinario può essere corretto con comodi e aggiunte o detrazioni per riflettere caratteristiche e condizioni specifiche.
- Le fasi della stima guidano il perito nella conduzione e documentazione del processo di valutazione.
Indice
Stima - Dati, procedimento, comodi, aggiunte e detrazioni
Tipi di dati per la stima
I parametri e i prezzi di mercato dei beni simili costituiscono i dati della stima. I dati elaborati (o complessi) derivano da un calcolo effettuato precedentemente. I dati utilizzati per la stima possono essere:
•Di fatto: se sono evidenti per la loro entità e natura (superficie di un appartamento);
•Ipotetici: se derivano da una stima.
Tipi di procedimento
I procedimenti di stima per comparare il bene oggetto di stima con altri di cui si conoscono i prezzi, si classificano in:
•Analitici: basati sull’elaborazione di dati elementari;
•Sintetici: basati su dati che all’origine hanno già subito una fase di elaborazione.
Il principio dell’ordinarietà
Secondo la curva gaussiana la frequenza di un prezzo tenderà a essere minima intorno a un valore medio, detto valore ordinario. Il principio dell’ ordinarietà è uno dei cardini su cui deve essere basata ogni stima.
Correzioni del valore ordinario
Per valore ordinario si intende quanto inizialmente si ottiene comparando il bene oggetto di stima con altri beni simili di cui si conoscono i prezzi di mercato. Esso può essere corretto, le correzioni del valore ordinario possono essere: comodi positivi o negativi, e aggiunte o detrazioni.
Comodi
I comodi positivi o negativi sono caratteristiche non modificabili del bene da stimare che lo collocano al di sopra o al di sotto della media dei beni simili presi a confronto, nello stesso gradino della scala dei prezzi. Essi non sono quantificabili monetariamente, ma incidono sul valore complessivo del bene per la maggiore o minore domanda di mercato che possono indurre. L’apprezzamento viene effettuato con coefficienti di differenziazione.
Aggiunte e detrazioni
Vi sono differenze tra il bene da stimare e i beni simili che non sono dovute a caratteristiche non modificabili del bene (comodi), ma che sono riferibili a uno stato momentaneo e quindi modificabile dovuto a fattori quantificabili monetariamente in quanto tali. Questi importi dovranno essere sommati o sottratti al valore ordinario e costituiranno le aggiunte o le detrazioni al valore ordinario.
Le fasi della stima
Le fasi della stima guidano il perito nell’esecuzione della stima e nella stesura della relazione.
Domande da interrogazione
- Quali sono i tipi di dati utilizzati per la stima?
- Cosa si intende per comodi nel contesto della stima?
- Qual è il ruolo delle aggiunte e detrazioni nella stima?
I dati per la stima possono essere di fatto, se evidenti per entità e natura, o ipotetici, se derivano da una stima.
I comodi sono caratteristiche non modificabili del bene che influenzano il suo valore rispetto alla media dei beni simili, senza essere quantificabili monetariamente.
Le aggiunte e detrazioni sono importi sommati o sottratti al valore ordinario, riferibili a differenze momentanee e modificabili tra il bene da stimare e beni simili.