Rosabianca 88
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Concetti Chiave

  • I vini spumanti si dividono in naturali e artificiali, con i naturali che producono schiuma grazie all'anidride carbonica formata naturalmente.
  • Le normative comunitarie distinguono tra Vino Spumante (VS), Vino Spumante di Qualità (VSQ), e Vino Spumante di Qualità Aromatico (VSQA) in base alla pressione e al titolo alcolometrico.
  • I vini frizzanti, con pressione tra 1 e 2,5 bar, possono essere sia naturali che gassificati, a differenza degli spumanti, che hanno pressioni più elevate.
  • Due metodi principali di produzione dei vini spumanti sono il metodo Champenois (seconda fermentazione in bottiglia) e il metodo Charmat (seconda fermentazione in autoclave).
  • I vini spumanti artificiali, detti anche gassificati, vengono realizzati aggiungendo CO2 al vino base, e sono di qualità inferiore rispetto ai naturali, con obbligo di etichettatura specifica.

Indice

  1. Spumantizzazione in enologia
  2. Vini spumanti artificiali o gassificati (VSG)

Spumantizzazione in enologia

Vini speciali: si suddividono in spumanti, liquorosi, aromatizzati, passiti.
I vini spumanti, a loro volta, si suddividono in naturali ed artificiali.
Naturali: al momento della stappatura producono una schiuma più o meno persistente, dovuta al rilascio di anidride carbonica formatasi naturalmente (perlage: l’effervescenza e la formazione di spuma costituiscono due importanti criteri per la valutazione visiva del prodotto).
Secondo la normativa comunitaria, gli spumanti si suddividono in: Vino spumante (VS) a 20°C in recipiente chiuso, presenta pressione non inferiore a 3 bar, e titolo alcolometrico totale maggiore od uguale ad 8,5%vol
Vino spumante di qualità (VSQ) a 20°C in recipiente chiuso, presenta pressione non inferiore a 3,5 bar, e titolo alcolometrico totale maggiore od uguale ad 9%vol
Vino spumante di qualità di tipo aromatico (VSQA), ottenuto da varietà specifiche, a 20°C in recipiente chiuso, presenta pressione non inferiore a 3 bar, e titolo alcolometrico totale maggiore od uguale a 10%vol e titolo alcolometrico effettivo non inferiore a 6% vol.
I vini frizzanti, prodotti con una pressione finale interna tra 1 e 2,5 bar, possono essere naturali o gassificati.
Secondo la tecnica di lavorazione, i vini spumanti possono essere:
- di seconda fermentazione in bottiglia (metodo Champenois o classico)
di seconda fermentazione in autoclave (metodo Charmat)

Vini spumanti artificiali o gassificati (VSG)

Caratterizzati da uno sviluppo di CO2 proveniente (tutto o in parte) dall’aggiunta del gas, a 20 °C presentano una sovrappressione minima di 3 bar. Hanno qualità inferiore rispetto ai naturali (perlage e bouquet), obbligatorio riportare in etichetta “vino addizionato di anidride carbonica”.
Vino base viene posto in autoclave a 0-5 °C, quindi addizionato di CO2, la bassa temperatura e l’elevata pressione favoriscono la solubilità del gas.
Successivamente si lascia riposare, si filtra, si imbottiglia isobaricamente (si pastorizza) e si confeziona.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le principali categorie di vini spumanti secondo la normativa comunitaria?
  2. I vini spumanti si suddividono in Vino Spumante (VS), Vino Spumante di Qualità (VSQ), e Vino Spumante di Qualità di tipo Aromatico (VSQA), ciascuno con specifici requisiti di pressione e titolo alcolometrico.

  3. Qual è la differenza tra vini spumanti naturali e artificiali?
  4. I vini spumanti naturali producono schiuma grazie alla CO2 formatasi naturalmente, mentre quelli artificiali o gassificati sviluppano CO2 dall'aggiunta di gas, risultando in una qualità inferiore.

  5. Quali sono i metodi di lavorazione dei vini spumanti?
  6. I vini spumanti possono essere prodotti tramite seconda fermentazione in bottiglia (metodo Champenois o classico) o in autoclave (metodo Charmat).

Domande e risposte