Fabrizio Del Dongo
Genius
2 min. di lettura
Vota 3 / 5

Concetti Chiave

  • I pomodori sono solanacee annuali originarie dell'America del Sud, con diverse varietà come da conserva, da tavola e per prelati.
  • Richiedono un clima temperato caldo e terreni di medio impasto, fertili e freschi, ma non troppo umidi.
  • La coltivazione industriale avviene su terreni preparati, con semina primaverile su file continue.
  • Le cure culturali includono diradamento, sarchiatura, concimazione, sostegni, scacchiature e cimatura.
  • La raccolta avviene gradualmente da luglio a ottobre, con una produzione che varia da 2,50 kg a 6 kg per pianta.

Il pomodoro: tecnica culturale

Il pomodoro è una solanacea annuale, proveniente dall’ America del Sud. Le numerose varietà del frutto, rosso, carnoso e succoso, si possono raggruppare in
1) Pomodori da conserva, piante rustiche e vigorose con frutto compresso a polpa succosa e rossa
2) Pomodori da tavola, da consumarsi ancora non del tutto maturi
3) Pomodori da conservazione, frutti piccoli, a grappoli, con una buccia resistente e produzione tardiva
4) Pomodori per prelati, soprattutto il tipo S. Marzano, di forma allungata, a polpa consistente e con la buccia facilmente separabile.
Il pomodoro richiede un clima temperato caldo e teme le brinate tardive. Cresce bene in un terreno di medio impasto, fertile, fresco, ma non troppo umido.
Su scala industriale, il pomodoro occupa il posto del rinnovo su terreno appositamente preparato e viene seminato a dimora, su file continue, in primavera.
Se coltivato come cultura orticola, esso segue la patata o il cavolfiore. In questa caso, la semina si fa nei mesi di gennaio-febbraio, in semenzaio, a letto caldo, e le piantine si trapiantano quando hanno raggiunto 10-15 cm di altezza.
Le cure culturali sono numerose:
• diradamento, nel caso di semina diretta, lasciando le piantine migliori ad una distanza di 35.50 cm una dall’altra
• sarchiatura, tre o quattro, con una parziale rincalzatura
• concimazione, fatta in copertura con nitrato di calcio o nitrato ammonico
• apposizione di sostegni
• scacchiature finalizzate all’asporto di germogli secondari
• cimatura, fatta verso la fine del ciclo vegetativo con lo scopo di arrestare lo sviluppo
• irrigazione, quando è necessaria
• trattamenti a base di solfato di rame, per evitare l’attacco della peronospora
La raccolta si fa gradualmente da luglio a ottobre, a maturazione più o meno avanzata, a seconda dell’uso che si vuol fare del pomodoro (da tavola, per esportazione o da conserva)
Una pianta può produrre da 2,50 kg a 5-6 kg. per alcune varietà.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le principali varietà di pomodoro descritte nel testo?
  2. Il testo descrive quattro principali varietà di pomodoro: pomodori da conserva, pomodori da tavola, pomodori da conservazione e pomodori per prelati, come il tipo S. Marzano.

  3. Quali sono le condizioni climatiche e del terreno ideali per la coltivazione del pomodoro?
  4. Il pomodoro richiede un clima temperato caldo e teme le brinate tardive. Cresce bene in un terreno di medio impasto, fertile, fresco, ma non troppo umido.

  5. Quali sono le principali cure culturali necessarie per la coltivazione del pomodoro?
  6. Le principali cure culturali includono diradamento, sarchiatura, concimazione, apposizione di sostegni, scacchiature, cimatura, irrigazione e trattamenti a base di solfato di rame per prevenire la peronospora.

Domande e risposte