Concetti Chiave
- Il granturco, originario dell'America Meridionale, è stato introdotto in Europa dopo il 1750 ed è noto per il suo ruolo nella preparazione del terreno per il grano.
- È una pianta monoica con fiori maschili a pannocchia e fiori femminili situati all'ascella delle foglie mediane, appartenente ai cereali estivi sarchiati.
- Richiede un clima caldo-umido e terreni fertili e profondi, beneficiando particolarmente delle irrigazioni.
- La semina avviene principalmente tra aprile e maggio, con cure come diradatura e irrigazione necessarie durante la coltivazione.
- Le malattie comuni includono quelle crittogamiche come il carbonchio, gestibili tramite l'estirpazione delle piante colpite.
[h]Il granoturco - Tecnica culturale
Originario dell’ America Meridionale, il granturco si è diffuso in Europa dopo il 1750. Grazie alle concimazioni abbondanti che esso richiede, nel tempo ha contribuito alla preparazione ottimale del terreno per il grano. Si tratta di una pianta monoica col fiore maschile a forma di pannocchia, collocato in cima allo stelo e quello femminile all’ascella delle foglie mediane. Il mais appartiene ai cereali estivi sarchiati e la durata del suo ciclo vegetativo è piuttosto breve: da due a cinque mesi, a seconda della varietà
Il mais è assai esigente, sia per l’ambiente che per i lavori, la concimazione ed altri interventi. Richiede un clima caldo-umido, una zona non soggetta a freddi tardivi primaverili, né a nebbie persistenti, né a siccità estiva. Esige dei terreni di medio impasto, freschi, profondi, fertili e ricchi di humus. Trae notevoli vantaggi dalle irrigazioni. Nella rotazione esso occupa il primo termine per cui precede e segue il grano; ottima è la coltura consociata con i fagioli nani. La concimazione organica deve essere molto abbondante in modo da servire anche per il grano che lo succederà.
L’epoca più opportuna per la semina è aprile-maggio. Per i mais di seconda raccolta, l’epoca è giugno, subito dopo la mietitura del grano. Durante la coltivazione vanno fornite le cure seguenti: diradatura, sarchiatura, rincalzatura, cimatura, irrigazione e sfogliatura.
La prima raccolta ha luogo ad agosto-settembre, mentre per la seconda si deve attendere ottobre-novembre
Le malattie più frequenti sono di natura crittogamica, fra cui il carbonchio che, però, non arreca mai danni troppo ingenti. Tale malattia si manifesta con la presenza di rigonfiamenti ripieni di una sostanza nera, untuosa e che emana cattivo odore. L’unico rimedio è estirpare tutte le piante colpite, bruciarle ed evitare di gettarle nella concimaia o farle mangiare agli animali.
Tra i parassiti che attaccano volentieri il mais abbiamo i grillotalpe e i maggiolini oltre alle cariossidi del granaio
Domande da interrogazione
- Qual è l'origine del granoturco e come si è diffuso in Europa?
- Quali sono le condizioni ambientali ideali per la coltivazione del mais?
- Quali sono le principali malattie e parassiti che colpiscono il mais e come si possono gestire?
Il granoturco è originario dell'America Meridionale e si è diffuso in Europa dopo il 1750, contribuendo alla preparazione ottimale del terreno per il grano grazie alle concimazioni abbondanti che richiede.
Il mais richiede un clima caldo-umido, terreni di medio impasto, freschi, profondi, fertili e ricchi di humus, e trae vantaggio dalle irrigazioni. Non deve essere soggetto a freddi tardivi primaverili, nebbie persistenti o siccità estiva.
Le malattie più frequenti sono di natura crittogamica, come il carbonchio, che si manifesta con rigonfiamenti neri e maleodoranti. L'unico rimedio è estirpare e bruciare le piante colpite. Tra i parassiti ci sono i grillotalpe e i maggiolini.