Concetti Chiave
- Gli arti toracici e pelvici sono suddivisi in segmenti come braccio, avambraccio e mano, e coscia, gamba e piede.
- La struttura scheletrica include un unico osso nel braccio e coscia, due ossa nell'avambraccio e gamba, e complessi ossei nella mano e piede.
- Le ossa delle mani e dei piedi includono carpo/metacarpi/falangi e tarso/metatarsi/falangi, con disposizioni diverse in base alla specie.
- Le varianti interspecifiche dello scheletro degli arti sono legate a numero di dita e capacità di movimenti come pronazione e supinazione.
- Nei carnivori e primati persistono cinque dita, mentre nei suidi quattro, nei ruminanti due, e nei equidi solo il robusto III dito.
Ossa degli arti toracici e pelvici
Entrambi gli arti sono suddivisi in segmenti equivalenti che si susseguono in senso prossimo distale, rappresentati nell'arto toracico dal braccio, dall'avambraccio e dalla mano e in quello pelvico dalla coscia, dalla gamba e dal piede.
Nel braccio e nella coscia, la base scheletrica è costituita da un unico osso, rispettivamente l'omero e il femore; nell'avambraccio e nella gamba da due ossa, rispettivamente il radio/ulna e la tibia/fibula; nella mano e nel piede da un complesso di ossa, che si susseguono in senso prossimo-distale, dato rispettivamente da carpo/metacarpi/falangi e da tarso/metatarsi/falangi.
Lo scheletro degli arti presenta differenze interspecifiche più o meno rilevanti correlabili al numero di dita, alla diversa posizione e angolazione che la mano e il piede assumono nell'appoggio al suolo, nonché alla possibilità o meno di compiere movimenti di pronazione e di supinazione.
Negli animali pentadattili come i carnivori e i primati i cinque raggi digitali persistono e si accrescono cosicché nella mano e nel piede si formano cinque dita.
Nei suidi, il primo raggio digitale regredisce e non si forma il primo dito (pollice), ritroviamo quattro dita.
Nei ruminanti si sviluppano solo due dita.
La condizione estrema è quella di monodattilia propria degli equidi nei quali è presente solo il III dito, peraltro molto robusto.