Concetti Chiave
- L'apice radicale è protetto dalla cuffia, che aiuta la penetrazione nel terreno e fornisce nutrimento alla microflora microbica.
- La zona di allungamento e accrescimento è dove le cellule si distendono e iniziano a differenziarsi nei vari tessuti.
- La zona pilifera è ricoperta da peli radicali che assorbono nutrienti, ma si rinnovano costantemente con l'allungamento della radice.
- La zona dei vasi presenta strati di tessuti come parenchima corticale, endoderma, periciclo e cilindro centrale, cruciali per il trasporto e riserva di nutrienti.
- Nelle dicotiledoni e gimnosperme, l'accrescimento secondario è facilitato dai tessuti meristematici, che formano una struttura secondaria per protezione e trasporto.
Morfologia della radice
Dall’osservazione diretta della radice possiamo distinguere le seguenti zone.
• Apice radicale: è costituito da tessuti meristematici protetti da una struttura chiamata cuffia o caliptra, costituita da cellule gelificate che servono a favorire la penetrazione della radice nel terreno. Durante la penetrazione le cellule vengono distrutte e per questo si rinnovano continuamente, questo comporta una deposizione di materiale organico nel suolo molto importante in termini agronomici perché costituisce nutrimento per la microflora microbica.
• Zona di allungamento e accrescimento: in questa zona le cellule appena prodotte aumentano di dimensioni per distensione cellulare e iniziano a differenziarsi nei diversi tessuti.
• Zona pilifera o di assorbimento: il tessuto epidermico (chiamato rizoderma) che riveste questa zona è costituito da cellule normali alternate a cellule con estroflessioni citoplasmatiche chiamate peli radicali. Queste cellule sono vive, ma hanno una breve durata perché vengono sostituite mano a mano che la radice si allunga.
• Zona dei vasi o zona calva: è ricoperta da tessuto epidermico (chiamato esoderma) senza peli radicali. Eseguendo una sezione trasversale di questa zona possiamo notare che all’interno dell’esoderma si trovano i seguenti tessuti.
1. parenchima corticale, che presenta ampi spazi intercellulari;
2. endoderma, costituito da cellule con parete in parte suberificata, senza spazi intercellulari; serve a interrompere il movimento per diffusione delle soluzioni nutritive in entrata nella radice, provenienti dal terreno. A questo punto l’entrata degli elementi nutritivi avviene solo per mezzo di un trasporto attivo operato dalle cellule di questo strato;
3. periciclo, un anello di tessuto parenchimatico da cui si originano le radici secondarie;
4. cilindro centrale, costituito dai tessuti conduttori (xilema e floema) alternati tra loro. Tra i fasci conduttori si trova tessuto parenchimatico avente prevalentemente funzioni di riserva.
Questa configurazione chiamata struttura primaria è permanente nelle monocotiledoni, mentre si evolve in una struttura secondaria nelle dicotiledoni e nelle gimnosperme.
• Zona rugosa: presente nelle piante con accrescimento secondario (gimnosperme e dicotiledoni).
La struttura secondaria è dovuta a due tessuti meristematici chiamati cambio sughero-fellodermico e cambio cribro-legnoso, che permettono l’accrescimento di diametro delle radici. Il cambio sughero-fellodermico produce sughero verso l’esterno e felloderma verso l’interno; il sughero è un tessuto pluristratificato costituito da cellule morte con parete ispessita e suberificata, che ha funzioni di protezione. Il cambio cribro-legnoso si insinua con andamento sinusoidale tra floema e xilema e produce floema all’esterno e xilema all’interno.
Nella struttura secondaria possiamo quindi distinguere una zona tegumentale (sughero), una zona corticale (parenchima corticale o corteccia) e una zona del cilindro centrale dove si trovano i fasci conduttori accompagnati da tessuto parenchimatico.
Domande da interrogazione
- Qual è la funzione principale dell'apice radicale?
- Come avviene l'assorbimento dei nutrienti nella zona pilifera?
- Quali sono i tessuti presenti nella zona dei vasi?
- In cosa consiste la struttura secondaria delle radici nelle dicotiledoni e gimnosperme?
L'apice radicale è costituito da tessuti meristematici protetti dalla cuffia, che favorisce la penetrazione della radice nel terreno e contribuisce al nutrimento della microflora microbica.
Nella zona pilifera, l'assorbimento dei nutrienti avviene attraverso i peli radicali, che sono estroflessioni citoplasmatiche delle cellule epidermiche.
Nella zona dei vasi si trovano il parenchima corticale, l'endoderma, il periciclo e il cilindro centrale, che include i tessuti conduttori xilema e floema.
La struttura secondaria è caratterizzata da tessuti meristematici come il cambio sughero-fellodermico e il cambio cribro-legnoso, che permettono l'accrescimento in diametro delle radici.