Rosabianca 88
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Concetti Chiave

  • Il fiore è la struttura riproduttiva delle angiosperme, composta da verticelli di foglie modificate come calice, corolla, androceo e gineceo.
  • Il calice protegge le parti riproduttive e può essere formato da sepali liberi (dialisepalo) o uniti (gamosepalo), mentre la corolla attrae gli insetti impollinatori.
  • Androceo e gineceo sono le parti maschili e femminili del fiore; il primo è composto da stami e il secondo da carpelli che formano il pistillo.
  • I fiori ermafroditi contengono sia androceo che gineceo, mentre quelli unisessuali presentano solo uno di questi e possono appartenere a piante monoiche o dioiche.
  • La formula florale è un metodo sintetico per descrivere la morfologia di un fiore, utilizzando simboli per calice (K), corolla (C), androceo (A) e gineceo (G) seguiti dal numero corrispondente di elementi.

Morfologia del fiore

Il fiore è la struttura riproduttiva delle angiosperme ed è costituito da verticelli di foglie modificate.

Nel fiore distinguiamo le seguenti parti:
• Peduncolo o pedicello: è lo stelo, talvolta assente, del fiore (che in questo caso si definisce sessile).
• Ricettacolo o talamo: posizione allargata sulla quale si inseriscono i verticilli (calice, corolla, androceo e gineceo) che costituiscono il fiore.
• Calice: costituito da elementi (foglie metamorfosate) chiamati sepali, generalmente verdi.

I sepali possono essere saldati tra loro o liberi; nel primo capo il calice è detto gamosepalo, nel secondo caso è detto dialisepalo. La funzione del calice è quella di proteggere l’androceo e il gineceo, in particolare prima dell’apertura del fiore. Quando il calice è colorato ha anche funzione vessillifera.
• Corolla: costituita da elementi (foglie matamorfosete), generalmente colorati, chiamati petali, che possono essere uniti a formare una corolla chiamata gamopetala, oppure liberi e in questo caso la corolla è detta dialipetala. La corolla può essere regolare quando i petali sono uguali tra loro; irregolare se i petali sono diversi tra loro. La corolla è la parte più evidente del fiore e serve ad attirare gli insetti pronubi utili per l’impollinazione (funzione vessillifera).
• Quando sepali e petali sono fusi tra loro vengono definiti tepali e nel loro insieme formano il perigonio quando sepali e petali sono distinti nel loro insieme formano il perianzo.
• Androceo: è la parte maschile del fiore ed è costituito dagli stami, ognuno dei quali è formato da un filamento e da una antera, costituita da due sacche polliniche, che contengono il polline. Anche gli stami possono essere liberi o riuniti tra loro.
• Gineceo: è la parte femminile del fiore. È costituito da uno o più carpelli che uniti tra loro formano il pistillo, a sua volta costituito da tre parti: l’ovario parte basale e rigonfia, contiene uno o più ovuli; lo stillo, più sottile, unisce l’ovario allo stigma, che serve a trattenere il polline. Lo stigma ha forma allargata o filamentosa ed è spesso ricoperto da sostanze appiccicose. In un fiore possono essere presenti uno o più pistilli.

Per descrivere in modo sintetico la morfologia di un fiore si usa la formula florale, in cui:
• K indica il calice, seguito da un numero che esprime il numero di sepali;
• C indica la corolla, seguito da un numero che esprime il numero dei petali;
• A indica l’androceo, seguito da un numero che esprime il numero degli stami;
• G indica il gineceo, seguito da un numero che esprime il numero di carpelli che formano il pistillo.

Per esempio, la formula florale delle crucifere è K4 C4 A6 G2; quella delle leguminose è K5 C5 A10 G1.
Se un fiore presenta sia l’androceo sia il gineceo viene detto ermafrodita. Se contiene solo uno di questi è chiamato unisessuale. Le specie aventi fiori unisessuali (che allora possono essere individuati come maschili o femminili), sulla stessa pianta, sono chiamate monoiche, come il mais, lo zucchino, il nocciolo. Le specie che portano fiori unisessuali su piante diverse sono dette dioiche, per esempio la canapa, l’actinidia o il Gingko biloba.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le principali parti di un fiore?
  2. Un fiore è composto da peduncolo, ricettacolo, calice, corolla, androceo e gineceo.

  3. Qual è la funzione del calice in un fiore?
  4. Il calice protegge l'androceo e il gineceo, specialmente prima dell'apertura del fiore, e può avere anche una funzione vessillifera se colorato.

  5. Come si distinguono i fiori ermafroditi da quelli unisessuali?
  6. I fiori ermafroditi contengono sia l'androceo che il gineceo, mentre i fiori unisessuali contengono solo uno di questi.

  7. Cosa indica la formula florale di un fiore?
  8. La formula florale descrive sinteticamente la morfologia di un fiore, indicando il numero di sepali, petali, stami e carpelli.

  9. Qual è la differenza tra specie monoiche e dioiche?
  10. Le specie monoiche hanno fiori unisessuali sulla stessa pianta, mentre le specie dioiche hanno fiori unisessuali su piante diverse.

Domande e risposte