Gaiaa97
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Concetti Chiave

  • L'impianto di un frutteto richiede attenta pianificazione, poiché eventuali errori possono influire sulla produttività per oltre 30 anni, a seconda del tipo di pianta.
  • La scelta delle specie arboree dipende da fattori climatici, pedologici e topografici, valutando temperature, precipitazioni, qualità del suolo e esposizione.
  • Il portinnesto e il sesto d'impianto influenzano la distanza tra le piante e la distribuzione nel frutteto, tenendo conto delle condizioni pedoclimatiche e delle esigenze di meccanizzazione.
  • L'esecuzione dell'impianto comprende operazioni preliminari come la spianatura del terreno, scasso, aratura, concimazione e la messa a dimora delle piante.
  • La scelta dei materiali per pali e fili, come legno, cemento, acciaio o sintetici, dipende da fattori come resistenza, costo e compatibilità con la raccolta meccanizzata.

Impianto del frutteto
A differenza delle colture erbacee, per le arboree è fondamentale non commettere errori-> si ripercuotono per anni (12-15 anni pesco fino a oltre 30 per agrumi, olivo e vite)

Criteri di scelta:
La scelta delle specie dipende da tre fattori:
1 climatici
- temperature medie giornaliere (es. basse temperature= piante resistenti)
-escursioni termiche giornaliere e stagionali
- frequenza ed epoca delle brinate (vedi sistemi antibrina) -> es. se ci sono brinate tardive primaverili non impianto specie precoci come il pesco
-intensità, frequenza e distribuzione delle precipitazioni (interessa nell'accrescimento vegetativo, fioritura ed accrescimento frutti); faccio una media dei dati su 30 anni e valuto se impiantare e se fare irrigazione
- presenza di venti (pochi vanno bene perché rinfrescano) si possono risolvere con frangivento es. filari di piante, efficaci per 10 m la loro altezza; svantaggio: competizione radicale e ombra
-frequenza grandinate (vedi sistemi antigrandine)
2 pedologici (analisi fisico-meccanica-> tessitura; analisi chimica-> pH, fertilità, microelementi e elementi potenzialmente tossici)
-tessitura: maggior parte terreni di medio impasto, argillosi es. pero e susino, sabbiosi es. pesco (in generale va bene tutto perché basta cambiare portinnesto es. vite)
- profondità dello strato attivo: in generale almeno 1 m, ma dipende sempre dal portinnesto
-reazione: maggior parte terreno neutro; la vite è molto plastica, va bene tutti perché dipende dal portinnesto
-fertilità: buon grado di fertilità con SO e N,P,K equilibrati; calcare attivo non eccessivo, perché può creare fenomeni di clorosi ferrica es. nel pero, pesco e actinidia (anomalo ingiallimento fogliare generalmente provocato da una carenza di ferro presente nel terreno ma non assimilabile dalla pianta; nel terreno c'è ferro ma è quello trivalente, alla pianta serve bivalente; rimedio: esiste un ferro chiamato chelato: composti organici contenenti ferro, solubili in acqua e assorbibili sia dalle radici che dai tessuti dei giovani rami e delle foglie)
3 topografici: giacitura ed esposizione->frutteti di solito sono coltivati in pianura o terreni collinari esposti a Sud
La scelta delle cultivar dipende dalle caratteristiche pedoclimatiche e dalle esigenze commerciali
La scelta del portinnesto tiene conto di:
-affinità con la cultivar
-grado di vigoria (capacità della pianta di crescere): si va verso portinnesti nanizzanti perché sono meno lunghi da potare, ombreggiano meno, breve raccolta e più piante/ha
-adattabilità alle condizioni pedoclimatiche
-resistenza ai principali agenti fitopatogeni (malattie del piede es. fillossera)
La scelta del sesto d'impianto (distribuzione delle piante del frutteto) dipende dalle cultivar e dal portinnesto (es. nanizzante-> piante ravvicinate); in pianura è preferibile orientare i filari in direzione nord/sud, mentre nei terreni inclinati l'esposizione migliore è quella a Sud
La distanza tra le fila dipende dal livello di meccanizzazione (trattore per frutteto largo 1,40m circa) e dal tipo di pianta (2,50m vigneto, 3,5-4m meleto, 6m pescheto)

ESECUZIONE DELL'IMPIANTO: (autunno, di modo che le radici possono svilupparsi e la pianta vegeta subito quella primavera)
1 operazioni preliminari: spianamento se il terreno è irregolare; impianto di drenaggio, con dreni collocati ad una profondità superiore di 10-20cm rispetto a quella raggiunta dalle radici
2 concimazione organica: dose abbondante, 800 q/ha e poi concimazione di fondo con P,K,Mg; se bisogna correggere il pH faccio anche la calcitazione (non si fa insieme alla concimazione perché insolubilizzo P) o acidifico
3 Scasso (approfondimento dello strato attivo del terreno): se il terreno è buono si fa 60-80cm, altrimenti 1m-> da metà agosto a fine settembre
Si può fare:
-scasso totale, su tutta la superficie; più costi ma le radici non hanno limitazioni (non si può fare se ho i terrazzamenti)
-scasso parziale, solo su una parte di superficie e può essere a fosse o a trincea (strisce sulle quali andranno le piante) o a buche (zone di terreno al centro delle quali verranno poste le singole piante)
4 aratura di circa 30-40cm
5 lavori di affinamento con erpice
6 squadratura dell'appezzamento con paline, squadri agrimensori e cordelle metriche-> si tracciano linee corrispondenti ai filari e posizionano i picchetti nei punti dove verranno messi gli astoni
7 pali (periodo migliore novembre o fine inverno):
- in legno: viene usato molto il castagno perché ricco di tannini e preserva dal marcire; dopo averlo tagliato si scorteccia e di mette nel solfato di rame 5%; il vigneto giovane ha i pali alti, quello vecchio li ha bassi-> ogni 4-5 anni viene alzato, si toglie la parte marcia, si rifà la punta e si rimette
Si usano molto i pini del Cile che crescono lentamente: il palo lasciato storto è privilegiato perché dura di più, i pali torniti (tondi) non vanno bene perché permettono l'entrata di funghi
Vantaggi: resistente a livello meccanico, non ingombra, leggero, si sostituisce facilmente e non molto costoso
Svantaggio: tempo (15 anni circa)
-in cemento: sono resistenti e durano tutto il periodo dell'impianto (40 anni); svantaggio: costo e rischio di rovinare le macchine agricole
- in acciaio zincato: vantaggi-> leggeri, resistenti; costano ma per renderli competitivi si fanno più piccoli, con il rischio che l'azione chimica dei concimi li corroda-> si possono usare pali in acciaio con base in cemento; altro svantaggio: si può sradicare il filare e non si sa la durata perché sono usciti da poco
-pali in vetro resina
-pali in ferro tondi e vuoti
- calcestruzzo precompresso: svantaggio-> non permette bene la raccolta meccanizzata
8 fili:
-ferro: il filo di banchina deve essere ad altezza mani (90cm)
-acciaio inox: non prende la ruggine, è indistruttibile, si può reimpiegare, non si allenta, si sfibra poco; svantaggi: costo al Kg elevato, ma dato che è più resistente si può prendere più piccolo e difficile da mettere
-filo sintetico (nylon): può essere utilizzato come filo di contenimento, bisogna stare attenti a non tranciarlo perché non si attacca più; diametro 3-5mm
9 scavo delle buche: si scavano in corrispondenza dei picchetti e può essere:
-manuale con vanghe
-meccanico con trivelle
- con aratro assolcatore, scavando fosse in corrispondenza dei filari
Si può distribuire nelle buche o fosse parte della concimazione di fondo e poi ricoprirlo con uno strato di terra per evitare ustioni alle radici
10 messa a dimora degli astoni o barbatelle (vite): le radici possono essere in un pane di terra (es. per sempreverdi) o a radice nuda (per i caducifoglie); in questo caso, prima della messa a dimora vengono messe le radici in acqua per idratarle, si accorciano togliendo quelle lesionate durante il trasporto; si dispone la pianta in modo da avere il colletto a livello della superficie del terreno e l'innesto a 10cm dal terreno; si getta della terra. Si può fare anche meccanicamente con macchine trapiantatrici (es. vigneto)
11 tutori: per i primi due anni dell'impianto le piante hanno bisogno di tutori (es. pali in legno

Domande da interrogazione

  1. Quali sono i fattori climatici da considerare nella scelta delle specie per un frutteto?
  2. I fattori climatici includono temperature medie giornaliere, escursioni termiche, frequenza ed epoca delle brinate, intensità e distribuzione delle precipitazioni, presenza di venti e frequenza delle grandinate.

  3. Come influiscono le caratteristiche pedologiche sulla scelta delle specie arboree?
  4. Le caratteristiche pedologiche come tessitura, profondità dello strato attivo, reazione del terreno e fertilità influenzano la scelta delle specie, poiché determinano l'adattabilità delle piante e la necessità di interventi come la concimazione.

  5. Quali sono i criteri per la scelta del portinnesto?
  6. La scelta del portinnesto si basa su affinità con la cultivar, grado di vigoria, adattabilità alle condizioni pedoclimatiche e resistenza ai principali agenti fitopatogeni.

  7. Quali sono le operazioni preliminari per l'esecuzione dell'impianto di un frutteto?
  8. Le operazioni preliminari includono spianamento del terreno, impianto di drenaggio, concimazione organica, scasso del terreno, aratura, lavori di affinamento e squadratura dell'appezzamento.

  9. Quali materiali possono essere utilizzati per i pali di supporto nel frutteto e quali sono i loro vantaggi e svantaggi?
  10. I materiali per i pali includono legno, cemento, acciaio zincato, vetro resina e ferro. Ogni materiale ha vantaggi come resistenza e durata, ma anche svantaggi come costo e rischio di corrosione o difficoltà nella raccolta meccanizzata.

Domande e risposte

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