Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • Il gelso nero, originario del Medio Oriente, è noto per il suo utilizzo storico nei frutti e nell'allevamento del baco da seta.
  • Il gelso bianco, proveniente dall'Estremo Oriente, è preferito in Europa per la bachicoltura grazie alla sua maggiore adattabilità e appetibilità per i bachi da seta.
  • Il gelso rosso, di origine americana, è resistente al freddo ed è utilizzato principalmente per la produzione di frutti.
  • Le foglie del gelso sono versatili: usate nell'alimentazione animale per la loro digeribilità e nel campo farmaceutico per le loro proprietà antidiabetiche e antiossidanti.
  • Dal punto di vista nutrizionale, la mora del gelso bianco contiene composti bioattivi che possono proteggere il cervello e ridurre il rischio di Alzheimer.

Il gelso - caratteristiche ed utilizzo

Nonostante il gelso sia molto diffuso nei paesi bagnati dal Mediterraneo, la conoscenza dell’utilizzo e le tecniche culturali sono poco note. Esistono tre specie di gelso:
1. il gelso nero, originario del Medio Oriente, spesso citato dagli scrittori greci e latini, per lungo tempo è stato utilizzato per il frutto e solo assai più tardi per l’allevamento del baco da seta.
2. il gelso bianco, originario dell’ estremo Oriente e dell’Asia meridionale, fu importato in Europa esclusivamente per la bachicoltura. La sua diffusione interessa il centro e il nord dell’Italia.
3. il gelso rosso ha un’origine americana, molto resistente al freddo, viene utilizzato per la produzione di frutti.
Gli utilizzi del gelso sono svariati: bachicoltura, alimentazione degli animali, alimentazione umana (frutti), in farmacia, uso estetico e ambientale.
Prima dell’introduzione del gelso bianco in Europa, per l’allevamento del baco da seta veniva utilizzato il gelso nero che tuttavia è meno adatto alla produzione di seta di buona qualità.
I vantaggi del gelso bianco sono i seguenti:
• maggiore appetibilità per il baco da seta in quanto la pelosità della foglia attrae maggiormente l’insetto
• si adatta meglio alle regioni fredde del nord
• ha una maggiore velocità di crescita
• può essere facilmente riprodotto per talea e quindi è possibile ottenere varietà selezionate.
Il baco da seta viene attratto da alcune sostanze prodotte dal gelso; sono sostanze volatili, percepite dalle larve appena nate. Una volta assaggiate, l’insetto prosegue ad alimentarsene. Nella foglia è presente un'alta quantità di una proteina,indispensabili a sostenere la formazione del bozzolo di seta, dato che anche la seta è una proteina.
Le foglie di gelso vengono utilizzate anche per alimentazione animale. Le fibre della foglia sono molto meno numerose rispetto ad altri tipi di foglie, mentre il contenuto minerale è alto e la digeribilità è buona, come del resto l’appetibilità.
Per uso farmaceutico, le foglie di gelso sono utili come antidiabetico, come antiossiodanti e antibatterico. Una delle proprietà più interessanti del gelso è però la prevenzione dell’arteriosclerosi perché esso ha un forte effetto inibitorio nei confronti del colesterolo LDL, detto anche colesterolo cattivo.
Dal punto di vista alimentare, nella mora del gelso bianco sono stati identificati 20 composti bioattivi fra cui la cianidina che ha il potere di proteggere il cervello dalle disfunzioni e quindi riduce le possibilità di ammalarsi di Alzheimer

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le principali specie di gelso e le loro origini?
  2. Esistono tre specie di gelso: il gelso nero, originario del Medio Oriente; il gelso bianco, originario dell'Estremo Oriente e dell'Asia meridionale; e il gelso rosso, di origine americana.

  3. Quali sono i vantaggi del gelso bianco rispetto al gelso nero nella bachicoltura?
  4. Il gelso bianco è più appetibile per il baco da seta, si adatta meglio alle regioni fredde, cresce più velocemente e può essere facilmente riprodotto per talea.

  5. Quali sono gli usi farmaceutici delle foglie di gelso?
  6. Le foglie di gelso sono utilizzate come antidiabetico, antiossidante, antibatterico e per prevenire l'arteriosclerosi grazie al loro effetto inibitorio sul colesterolo LDL.

Domande e risposte