Rosabianca 88
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Concetti Chiave

  • L'apparato radicale svolge funzioni cruciali come assorbimento di acqua e nutrienti, ancoraggio della pianta e accumulo di riserve.
  • La radice è suddivisa in zone: quella dei tessuti primari per assorbimento e crescita, e quella dei tessuti secondari per trasporto e accumulo.
  • Gli ormoni prodotti dall'apice radicale, come citochinine e auxine, sono essenziali per la crescita e lo sviluppo delle radici laterali.
  • Le piante presentano diversi tipi di apparati radicali, come fascicolati, fittonanti, orizzontali e a candelabro, ciascuno con specifiche caratteristiche di crescita.
  • Nelle piante vigorose, la potatura radicale aiuta a controllare la crescita e a mantenere l'equilibrio tra radici e chioma.

Funzioni e morfologia dell’apparato radicale

Le principali funzioni dell’apparato radicale sono:
- assorbimento di acqua, elementi nutritivi e loro trasporto;
- ancoraggio e sostegno della parte aerea;
- accumulo di sostanze di riserva. Sotto il profilo anatomico-funzionale la radice può essere suddivisa nelle seguenti parti:
- zona dei tessuti primari: è la parte più attiva della radice, dove avvengono la divisione delle cellule, la produzione di ormoni e l’assorbimento dei nutrimenti;
- zona dei tessuti secondari: dove, rispetto all’assorbimento, prevalgono le azioni di trasporto delle sostanze nutritive assorbite e di accumulo delle sostanze di riserva. L’apice radicale produce anche ormoni, soprattutto citochinino che presiedono assieme alle auxine (provenienti dalla parte aerea) alla crescita della radice, alla differenziazione dei tessuti e allo sviluppo delle radici laterali. La formazione dei primordi delle radici laterali avviene nella zona pilifera ed è favorita da un definito rapporto auxine/citochinine. Nelle piante arboree gli apparati radicali rappresentano la seguente conformazione: - fascicolata, con numerose radici di diversa dimensione ad orientamento verticale o inclinato; è tipica di molte piante da frutto; - fittonante, dove prevale il fittone, presente durante i primi anni nelle piante ottenute da seme e nelle piante forestali; - orizzontale, dove si notano molte radici con sviluppo superficiale; a candelabro, con radici che penetrano nel terreno verticalmente. Nei frutteti ottenuti da seme prevale dapprima il fittone, mentre in seguito si sviluppano le radici laterali, che con l’andar del tempo prendono il sopravvento. Questi metodi si distinguono in: distruttivi (carote di terreno e monolito) e non distruttivi(pareti di vetro e sostanze radioattive). In piante vigorose si può ricorrere a diversi metodi di potatura radicale per contenere la vigoria della pianta: infatti asportando parte delle radici la pianta si riequilibra, diminuendo l’accrescimento della chioma.

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