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Concetti Chiave

  • La fermentazione malolattica trasforma l'acido malico in acido lattico, riducendo l'acidità nei vini rossi, e richiede temperature sopra i 15°C.
  • Condizioni ottimali per la fermentazione malolattica includono una temperatura tra 18-27°C, pH inferiore a 3,0, ambiente privo di ossigeno e basso contenuto di SO2.
  • Operazioni di cantina come travasi, colmature e rifermentazione sono essenziali dopo la svinatura per mantenere la qualità del vino.
  • La qualità delle uve raccolte influisce significativamente sulle caratteristiche finali del vino, rendendo cruciale la gestione durante e dopo la raccolta.
  • Processi in cantina come pigiatura, diraspatura e solfitazione, insieme all'uso di lieviti selezionati, sono fondamentali per una fermentazione di successo.

La fermentazione malolattica: processo completo

L’acido malico viene trasformato quasi completamente in acido lattico, con produzione di CO2, ad opera dei batteri eterolattici del genere Oenococcus. Questo processo di solito non inizia durante la fermentazione alcolica e se la temperatura ambientale è sotto i 15°C. In primavera con l’aumento della temperatura e dopo l’innesto di batteri lattici, questo processo prende l’avvio e procede liberamente, esso è fondamentale per tutti i vini rossi per diminuire la propria acidità totale e fissa.
Per una buona fermentazione manolattica è importante controllare che:
La temperatura (18-27°C);
Il pH inferiore a 3,0 (altrimenti la fermentazione non si avvia);
L’ambiente sia privo di ossigeno (riducente) effettuando le opportune colmature;
Il vino non sia troppo ricco di SO2.
Altre operazioni di cantina: travasi, colmature e rifermentazione
Sono operazioni di cantina effettuate dopo la svinatura:
Il travaso si fa per separare le sostanze solide dalla massa liquida, più volte durante la maturazione del vino;
La colmatura si fa, per colmare le perdite di vino dovute all’evaporazione o ad assorbimento del legno, con vino dello stesso tipo per evitare rischiosi contatti con l’aria;
La rifermentazione si fa quando il vino presenta un quantitativo di zucchero tale da consentire la ripartenza di fermentazioni anomale nelle fasi successive.
la trasformazione della materia prima uva in vino è un processo produttivo lungo e complesso composto di diverse fasi che vanno dal conferimento delle uve raccolte fino all'imbottigliamento del prodotto vino finito.
La raccolta delle uve rappresenta la prima tappa fondamentale dell’intera filiera perché la qualità delle uve raccolte al punto giusto di maturazione, condizionerà poi la qualità e le proprietà specifiche del prodotto finale. Una volta raccolte le uve devono essere trasportate in cantina per essere lavorate, è opportuno durante questa fase evitare alterazioni fisiche e meccaniche onde evitare l’insorgere di malattie e di fermentazioni indesiderate. Inoltre si devono ridurre al minimo i tempi di stoccaggio ed evitare di lasciare l’uva raccolta al sole o sotto le intemperie. In cantina le uve, una volta pesate e verificato il grado zuccherino e l’acidità di un campione di mosto, sono scaricate in apposite vasche o tramoggie di scarico. Segue la pigiatura, un’operazione meccanica che consiste nella rottura degli acini. Segue in successione la diraspatura, operazione che consiste nella separazione e allontanamento dei raspi dalla massa di uva pigiata. Il pigiato è poi inviato nelle vasche di fermentazione e qui si solfita con dosi di anidride solforosa variabili secondo le caratteristiche delle uve di partenza. Molto utile in questa fase è anche l’aggiunta di particolari lieviti selezionati per avere una regolare partenza della delicata fase di fermentazione del mosto con incidenza sulla qualità finale del vino.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il ruolo della fermentazione malolattica nella produzione del vino?
  2. La fermentazione malolattica è fondamentale per i vini rossi poiché riduce l'acidità totale e fissa, trasformando l'acido malico in acido lattico grazie ai batteri eterolattici del genere Oenococcus.

  3. Quali condizioni sono necessarie per una buona fermentazione malolattica?
  4. È importante che la temperatura sia tra 18-27°C, il pH sia inferiore a 3,0, l'ambiente sia privo di ossigeno e il vino non sia troppo ricco di SO2.

  5. Quali sono le operazioni di cantina successive alla svinatura?
  6. Dopo la svinatura si effettuano travasi per separare le sostanze solide, colmature per evitare contatti con l'aria e rifermentazioni se il vino ha zuccheri residui.

  7. Perché la raccolta delle uve è una fase cruciale nella produzione del vino?
  8. La qualità delle uve raccolte al giusto grado di maturazione influenza la qualità e le proprietà del vino finale, rendendo la raccolta una tappa fondamentale.

Domande e risposte