Concetti Chiave
- I fagioli sono originariamente piante rampicanti, con varietà nane sviluppate per colture più grandi e cicli vegetativi brevi.
- Si distinguono per tipo di crescita (rampicante o nano), utilizzo (da sgranare o mangiatutto), forma e colore del seme.
- Il clima ideale per i fagioli è moderato, senza freddo, eccessive piogge o siccità, e richiedono terreni fertili e facilmente irrigabili.
- Nella rotazione delle colture, i fagioli arricchiscono il terreno di azoto e si alternano con cereali autunnali e invernali.
- La coltivazione richiede preparazione accurata del terreno, concimazioni rapide, e le cure includono sarchiature, rincalzature e irrigazione.
Il fagiolo: tecnica culturale
In origine, il fagiolo era una pianta rampicante da cui sono derivate varietà nane che si prestano meglio alla grande cultura e che hanno un ciclo vegetativo breve. Il legume è lineare o leggermente arcuato e contiene parecchi semi, a forma di rene e di colore diverso. Oltre a distinguerli in funzione dello sviluppo (rampicante o nano), i fagioli si distinguono per l’utilizzazione (da sgranare o da mangiare in erba, chiamati anche mangiatutto), per la forma del seme e per il colore del seme (bianchi, rossi, gialli, violetti, neri, screziati o variegati).
Per quanto riguarda il clima, il fagiolo è piuttosto delicato perché teme il freddo e i venti: non resiste né alla siccità, né alle eccessive piogge, soprattutto se prolungate.
Nella grande cultura, essi sono coltivati in avvicendamento e precedono e seguono i cereali d’autunno e invernali poiché arricchiscono il terreno di azoto. Il fagiolo quarantino, chiamato così perché ha bisogno di 40 giorni per giungere a maturazione, si prestano per culture intercalari, succedendo al grano, ai piselli, chiaramente con l’ausilio dell’irrigazione.
Le varietà nane si consociano benissimo con il granoturco e con il pomodoro. A volte, con successo, la cultura è consociata anche con la vite e le piante da frutto. Il terreno deve essere preparato con molta cura e dato il suo ciclo breve, il fagiolo richiede concimazioni assimilabili rapidamente: letame ben maturo, perfosfato, sali potassici; la semina viene effettuata in primavera non sussiste alcun rischi per le gelate tardive.
Le cure culturali sono numerose: rottura della crosta, due sarchiature, leggere rincalzature, irrigazione, infrascatura per le varietà rampicanti.
La maggior parte di fagioli vengono raccolti secchi nel periodo che va da luglio settembre: viene recisa la pianta alla base una volta che esse sono diventate gialle.
Domande da interrogazione
- Quali sono le caratteristiche climatiche ideali per la coltivazione del fagiolo?
- Quali sono le differenze tra le varietà di fagioli rampicanti e nane?
- Quali sono le pratiche colturali necessarie per la coltivazione del fagiolo?
Il fagiolo è una pianta delicata che teme il freddo e i venti, non resiste alla siccità né alle eccessive piogge. Il terreno ideale è di medio impasto, fertile, profondo, fresco e facilmente irrigabile.
Le varietà rampicanti originarie sono state selezionate per ottenere varietà nane, che si prestano meglio alla grande cultura e hanno un ciclo vegetativo breve. Le varietà nane si consociano bene con il granoturco e il pomodoro.
Le pratiche colturali includono la rottura della crosta, due sarchiature, leggere rincalzature, irrigazione e infrascatura per le varietà rampicanti. La semina avviene in primavera, evitando il rischio di gelate tardive.