Concetti Chiave
- L'evapotraspirazione è la somma dell'acqua persa per evaporazione del terreno e traspirazione delle piante, misurata in millimetri per unità di tempo.
- Determina il fabbisogno idrico delle colture, considerando la perdita d'acqua attraverso stomi e cuticole delle foglie.
- I venti moderati favoriscono la fotosintesi e la traspirazione delle piante, facilitando anche l'impollinazione e la disseminazione.
- Venti eccessivi possono aumentare la traspirazione, provocare allettamento delle piante e causare erosione eolica.
- Barriere frangivento possono proteggere le colture dai venti intensi, con efficacia che si estende fino a 10 volte la loro altezza.
L’evapotraspirazione
L’evapotraspirazione è il sistema dove avviene la traspirazione (passaggio d’acqua dallo stato liquido allo stato di vapore in un organismo vegetale) delle piante e l’evaporazione (passaggio dell’acqua dallo stato liquido allo stato di vapore) del terreno. L’Evapotraspirazione determina la somma della quantità di acqua evaporata attraverso il terreno (evaporazione) e quella persa per la traspirazione della parte verdeggiante delle colture, stomi delle foglie e cuticola (traspirazione). Essa si misura in millimetri per unità di tempo (al giorno, al mese, all’anno). L’evapotraspirazione (ET) serve per determinare il conseguente fabbisogno idrico della pianta o coltura.
I venti sono spostamenti di masse d’aria in senso orizzontale che si verificano quando tra due zone c’è una differenza di pressione atmosferica. Il vento, quando soffia entro limiti deboli o moderati, provoca degli effetti positivi sulle piante, in quanto consente un ricambio d’aria delle foglie, agevolando la fotosintesi e la traspirazione. Il vento è utile per l’impollinazione e la disseminazione anemofila. Un vento con intensità eccessiva può provocare diversi danni: provoca un aumento eccessivo della traspirazione soprattutto quando il vento è caldo che non viene sempre compensato dall’aumento dell’assorbimento idrico radicale, Favorisce l’allettamento delle piante erbacee e la rottura di rami, può causare l’erosione eolica, Se costante e sempre con la stessa direzione può piegare e deformare la chioma degli alberi (chioma asimmetrica). In zone particolarmente esposte all’azione di venti molto intensi, prima dell’impianto, si deve costruire apposite barriere frangivento (filari di canna, cannicciati o reti in plastica, filari di piante al alto fusto ed a rapida crescita). L’efficacia di queste barriere si protrae per una estesa pari a circa 10 volte l’altezza delle barriere che devono essere disposte in senso ortogonale all’azione dei venti.