vero_89
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Concetti Chiave

  • La corteccia si trova subito sotto l'epidermide e può variare da una struttura semplice a una complessa, contenente cellule specializzate per secernere lattice o resine.
  • Nei fusti con struttura secondaria, l'accumulo di ossalati nella corteccia avviene prima della sua degenerazione, mentre nei tuberi il parenchima corticale funge da serbatoio di ossigeno.
  • La stele interna alla corteccia può includere tessuti vascolari come xilema e floema, organizzati in fasci di conduzione e separati da regioni parenchimatiche chiamate raggi midollari.
  • I fasci conduttori, composti da xilema e floema, possono essere semplici, collaterali, bicollaterali o concentrici, e variano per la disposizione dei tessuti conduttori.
  • Esistono vari tipi di fasci in base alla disposizione del protoxilema e del metaxilema, come i fasci esarco, endarco e mesarco.
Corteccia e Fasci Conduttori

Corteccia:
si trova subito all'interno dell'epidermide.
In alcune piante ha un'organizzazione semplice e appare omogenea, composta da parenchima fotosintetico e spesso di collenchima, e a volte anche di sclerenchima.
In alcune specie può essere molto complessa e contenere cellule specializzate, che secernono lattice, mucillagini o resine.
Nei fusti che hanno una transazione a struttura secondaria, l'accumulo di ossalati nella corteccia primaria avviene poco prima che avvenga la sua degenerazione.
Nei tuberi e nei rizomi il parenchima corticale è l'aerenchima, oltre a fare da serbatoi di ossigeno, serve per il galleggiamento senza l'aiuto dello sclerenchima di sostegno.
Il parenchima corticale è acquifero, in alcune piante succulenti o grasse.
All'interno della corteccia c'è la stele dove la sua struttura cambia nei nodi rispetto agli internodi.
La stele può essere delimitata da un periciclo o da un endodermide.
Negli internodi, la stele ha un tessuto vascolare, con xilema o floema, che sono organizzati in fasci di conduzione, che possono essere intervallati da un tessuto parenchimatico.
Quando le regioni interfasciali parenchimatiche sono ampie, sono chiamati raggi midollari.
Questi raggi dipendono dal tipo di stele, al centro del cilindro vascolare il tessuto parenchimatico interfasciale può estendersi in un'area omogenea che è il midollo.
Indipendentemente dal tipo di fascio e di organizzazione della stele, lo xilema è detto xilema primario; perchè fa parte del corpo primario della pianta, che deriva dai meristemi primari.
Il floema, è detto floema primario, mescolato con gli elementi cribrosi e le cellule compagne, ci possono anche essere delle cellule parenchimatiche di riserva; è sclerenchima meccanico.

Fasci conduttori:
sono formati dallo xilema e dal floema.
I fasci semplici sono costituiti da un singolo tipo di elemento conduttore, che viene associato o meno a cellule sclerenchimatiche e parenchimatiche, sono dei fasci cribrosi.
I fasci collaterali sono i più diffusi, sono costituiti da una porzione cribrosa e di una xilematica, che sono affiancate lungo un raggio.
Possono essere aperto o chiusi.
Il fascio è aperto quando fra il floema e lo xilema c'è una porzione di meristema procambiale, invece in quello chiuso xilema e floema sono a diretto contatto.
I fasci bicollaterali hanno lo xilema fiancheggiato da entrambi i lati da floema.
I fasci concentrici, di tipo chiuso, hanno lo xilema e il floema, dove uno avvolge l'altro.
Il fascio radiale, è costituito da cordoni cribrosi e xilematici, non affiancati, ma sono alternati lungo raggi diversi.
Tipi di fasci:
- esarco: protoxilema all'esterno e metaxilema al centro
- endarco: il protoxilema si trova in posizione centrale rispetto al metaxilema periferico
- mesarco: il protoxilema si trova al centro del crodone, ed è circondato dal metaxilema.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la funzione principale della corteccia nelle piante?
  2. La corteccia si trova subito all'interno dell'epidermide e può contenere cellule specializzate che secernono lattice, mucillagini o resine. Nei tuberi e nei rizomi, il parenchima corticale funge da serbatoio di ossigeno e aiuta nel galleggiamento.

  3. Come sono organizzati i fasci conduttori nelle piante?
  4. I fasci conduttori sono formati dallo xilema e dal floema. Possono essere semplici, collaterali, bicollaterali, concentrici o radiali, a seconda della disposizione degli elementi conduttori e delle cellule associate.

  5. Qual è la differenza tra fasci conduttori aperti e chiusi?
  6. Nei fasci aperti, tra il floema e lo xilema c'è una porzione di meristema procambiale, mentre nei fasci chiusi, xilema e floema sono a diretto contatto senza meristema intermedio.

  7. Cosa caratterizza i fasci esarco, endarco e mesarco?
  8. Nei fasci esarco, il protoxilema è all'esterno e il metaxilema al centro. Nei fasci endarco, il protoxilema è centrale rispetto al metaxilema periferico. Nei fasci mesarco, il protoxilema è al centro del cordone, circondato dal metaxilema.

Domande e risposte