Concetti Chiave
- Il controllo integrato degli agrofarmaci richiede una profonda conoscenza dell'ecosistema e delle specie coinvolte, utilizzando tecniche specifiche.
- La costruzione di modelli previsionali è fondamentale per monitorare la crescita di fitofagi e dei loro nemici naturali, analizzando parametri meteorologici come temperatura e umidità.
- Determinare la "soglia di intervento" è cruciale, poiché corrisponde al livello in cui la perdita economica del danno eguaglia il costo del trattamento.
- Il monitoraggio continuo tramite trappole a feromoni e captaspore è essenziale per misurare la diffusione degli agenti fitopatogeni.
- L'elaborazione dei dati raccolti, insieme ai modelli previsionali, consente di calcolare con precisione la soglia di intervento e pianificare i trattamenti.
Le fasi di un controllo integrato degli agrofarmaci
Per poter realizzare un efficace controllo integrato è necessario conoscere a fondo l’ecosistema e le specie interessante e utilizzare in modo appropriato le seguenti tecniche.
Costruzione di modelli previsionali della crescita delle popolazioni di fitofagi e dei loro nemici naturali. Ciò richiede una preventiva e accurata analisi dell’ecosistema nel quale si opera, prendendo in considerazione ogni suo aspetto: occorre conoscere per esempio i rametri meteorologici (temperatura, umidità dell’aria, bagnatura degli organi vegetali) che condizionano l’attività degli organismi dannosi.
Determinazione della “soglia di intervento”, che corrisponde al livello di infestazione di insetti fitofagi o di infezione fungina di corrispondenza del quale la perdita economica dovuta al danno subito equivale al costo del trattamento chimico; al di sotto di questa soglia non è quindi conveniente effettuare alcun intervento. Il concetto di “soglia di intervento” è quindi prettamente economico e pertanto può essere soggetto a variazioni anche piuttosto frequenti nel tempo. È indispensabile quindi, per misurare efficacemente questo parametro, effettuare un monitoraggio continuo della diffusione degli agenti fitopageni mediante l’utilizzazione di trappole a feromoni per gli insetti e di captaspore per i funghi parassiti. Tutti i dati così ricavati, insieme a quelli relativi agli altri elementi dell’ecosistema, vengono poi solitamente elaborati in base ai modelli previsionali e ai costi aggiornati dei trattamenti. Con questi strumenti si possono esaminare rapidamente e in modo contemporaneo numerosi parametri, ottenendo così una previsione attendibile del danno potenziale; ciò permette di calcolare con una certa precisione la “soglia di intervento” e di valutare tempestivamente se e quando effettuare un eventuale trattamento.