Concetti Chiave
- La sistematica è una disciplina biologica che classifica gli esseri viventi seguendo uno schema accettato a livello mondiale.
- Il nome scientifico di una specie vegetale è un binomio latino composto dal nome del genere e della specie, seguito dall'abbreviazione del botanico che l'ha descritta.
- La formula florale sintetizza la morfologia di un fiore attraverso simboli per calice, corolla, androceo e gineceo, seguiti dal numero di rispettivi elementi.
- I fiori ermafroditi possiedono sia androceo che gineceo, mentre quelli unisessuali ne hanno solo uno dei due.
- Le piante monoiche portano fiori unisessuali maschili e femminili sulla stessa pianta, mentre le dioiche li hanno su piante differenti.
Cenni di botanica sistematica
La sistematica è la parte della biologia che si occupa della classificazione degli esseri viventi, secondo uno schema uniforme e accettato dalla comunità scientifica mondiale. Per identificare in maniera univoca e quindi classificare le specie si usa il nome scientifico.
Scritto in corsivo, il nome scientifico di una specie vegetale è costituito da un binomio latino (nome del genere, o generico, seguito da nome della specie, o specifico), a cui si aggiunge il nome del botanico (nome in corsivo e generalmente abbreviato) che per primo ha descritto, classificato e dato il nome alla specie. Il primo termine (nome generico) è descritto con l’iniziale maiuscola. Per esempio: dove Zea è il nome generico (con Z maiuscola), mays è il nome specifico, L. è l’iniziale dell’autore 8Linneo) che l’ha descritta e denominata nell’anno 1753.
Per descrivere in modo sintetico la morfologia di un fiore si usa la formula florale, in cui:
• K indica il calice, seguito da un numero che esprime il numero di sepali;
• C indica la corolla, seguito da un numero che esprime il numero dei petali;
• A indica l’androceo, seguito da un numero che esprime il numero degli stami;
• G indica il gineceo, seguito da un numero che esprime il numero di carpelli che formano il pistillo.
Per esempio, la formula florale delle crucifere è K4 C4 A6 G2; quella delle leguminose è K5 C5 A10 G1.
Se un fiore presenta sia l’androceo sia il gineceo viene detto ermafrodita. Se contiene solo uno di questi è chiamato unisessuale. Le specie aventi fiori unisessuali (che allora possono essere individuati come maschili o femminili), sulla stessa pianta, sono chiamate monoiche, come il mais, lo zucchino, il nocciolo. Le specie che portano fiori unisessuali su piante diverse sono dette dioiche, per esempio la canapa, l’actinidia o il Gingko biloba.
Domande da interrogazione
- Qual è la struttura del nome scientifico di una specie vegetale?
- Come si descrive sinteticamente la morfologia di un fiore?
- Qual è la differenza tra specie monoiche e dioiche?
Il nome scientifico di una specie vegetale è un binomio latino composto dal nome del genere (con iniziale maiuscola) e dal nome della specie, seguito dal nome del botanico che l'ha descritta.
La morfologia di un fiore si descrive con la formula florale, che utilizza simboli per indicare il calice (K), la corolla (C), l'androceo (A) e il gineceo (G), seguiti da numeri che rappresentano il numero di sepali, petali, stami e carpelli.
Le specie monoiche hanno fiori unisessuali maschili e femminili sulla stessa pianta, mentre le specie dioiche hanno fiori unisessuali su piante diverse.