Concetti Chiave
- La bellezza zootecnica si basa sulla struttura e l'attitudine dell'animale a svolgere una funzione specifica, considerando sia aspetti estetici che di utilità.
- Esistono due tipi principali di bellezza: quella convenzionale, influenzata dalla moda, e quella di adattamento, che riguarda l'armonia tra il corpo e le funzioni economiche.
- La bellezza di adattamento è cruciale nella zoognostica, con caratteristiche che migliorano la sopravvivenza o l'efficienza in un ambiente specifico.
- I pregi rappresentano la bellezza zootecnica e includono caratteristiche assolute, come la fertilità, o relative, come la forma della mammella per le vacche da latte.
- I difetti riducono la bellezza e possono essere assoluti o relativi, congeniti e trasmissibili o acquisiti e non trasmissibili.
Un animale è bello dal punto di vista zootecnico quando presenta la struttura e l'attitudine a compiere una determinata funzione. La bellezza può essere anche assoluta o relativa, ma comunemente vengono considerati due tipi di bellezza:
- la bellezza convenzionale soddisfa il senso estetico della maggior parte degli individui che valutano l'oggetto, e si può pertanto dire che è definita dalla moda, cioè sarà tale il carattere che presenta la massima frequenza;
- la bellezza di adattamento o di utilità, di primaria importanza per la zoognostica, si esprime come armonia fra le regioni del corpo e le funzioni economiche dell'individuo. Possono essere ricordate quelle variazioni di caratteri che permettono all'animale di vivere meglio in un determinato ambiente (spessore e colore della pelle, dimensioni della giogaia nei bovini, colore del mantello, forma e direzione delle orecchie nei suini ecc.) o svolgere più proficuamente l'attività per cui viene allevato (il corpo allungato e gli arti raccorciati dei cani da tana, la posizione del tartufo più avanzata nei cani da caccia, arti lunghi nei cavalli da corsa, ecc.). In particolare si può avere anche un adattamento a diverse produzioni zootecniche purché non vi sia un antagonismo biologico fra queste e comunque non si avranno mai punte estreme di produzione.
I pregi sono l'espressione della bellezza zootecnica; per esempio la forma della mammella e dei capezzoli nella vacca da latte; la numerosità, la finezza dei fili di lana delle pecore da lana; il numero di mammelle nella scrofa. I pregi possono essere assoluti (fecondità e fertilità delle femmine) o relativi (i lombi lunghi sono un pregio per un bovino da carne, ma sono un difetto per l'animale da tiro).
I difetti indicano lo stato di una regione della quale diminuiscono la bellezza sia dal punto di vista armonico sia funzionale. Possono essere assoluti (scorrettezza degli appiombi, testa pesante nel bovino da latte) o relativi (groppa inclinata per la vacca da latte), congeniti, trasmissibili alla prole (prognatismo) o acquisiti, non trasmissibili alla prole (consumo anomalo dei denti causato dal ticchio d'appoggio o dal vizio di mordere la mangiatoia).
Domande da interrogazione
- Quali sono i due tipi principali di bellezza considerati in zootecnia?
- Cosa rappresentano i pregi in un animale dal punto di vista zootecnico?
- Qual è la differenza tra difetti assoluti e relativi negli animali?
I due tipi principali di bellezza considerati in zootecnia sono la bellezza convenzionale, definita dalla moda e dal senso estetico comune, e la bellezza di adattamento o di utilità, che si esprime come armonia tra le regioni del corpo e le funzioni economiche dell'individuo.
I pregi rappresentano l'espressione della bellezza zootecnica, come la forma della mammella nella vacca da latte o la finezza dei fili di lana nelle pecore, e possono essere assoluti o relativi a seconda della funzione dell'animale.
I difetti assoluti diminuiscono la bellezza sia dal punto di vista armonico sia funzionale, come la scorrettezza degli appiombi, mentre i difetti relativi dipendono dalla funzione specifica dell'animale, come la groppa inclinata nella vacca da latte.