Concetti Chiave
- Gli agenti biologici, come batteri, alghe, funghi e licheni, sono responsabili della disgregazione delle rocce e dell'evoluzione del suolo.
- I licheni, attraverso la simbiosi tra alghe e funghi, sono particolarmente efficaci nel disgregare gli strati superficiali delle rocce.
- La decomposizione della sostanza organica porta alla produzione di acidi organici e anidride carbonica, fondamentali nei processi pedogenetici.
- La sostanza organica del suolo, composta da residui vegetali, animali e microbici, si trasforma continuamente attraverso mineralizzazione e umificazione.
- Il suolo è un importante serbatoio di biodiversità, ospitando circa un quarto delle specie viventi sulla Terra.
Agenti biologici
Gli agenti biologici sono rappresentati dagli organismi che con la loro azione provocano le disgregazione e la decomposizione delle rocce e l’evoluzione del suolo. I primi organismi a insediarsi sulla roccia sono batteri, alghe, funghi e licheni. In particolare, i licheni (organismi derivanti dalla simbiosi tra alghe e funghi) hanno un’elevata capacità di attacco e disgregazione degli strati superficiali (fino a 2-3 cm di profondità) della roccia. All’azione dei licheni segue quella dei muschi, delle piante erbacee e infine quella delle piante arboree.
Gli agenti biologici svolgono un ruolo importante nei processi pedogenetici grazie all’emissione di anidride carbonica, alla produzione di acidi organici provenienti alla decomposizione della sostanza organica e all’emissione di essudati radicali da parte delle piante.
La frazione solida del terreno comprende, oltre alle sostanze minerali, anche la sostanza organica.
La sostanza organica del terreno è costituita da residui organici (di origine vegetale, animale e microbica), da composti intermedi e da humus. Come si può notare nello schema, i residui organici vanno incontro a una continua trasformazione a opera degli organismi detritivori e decompositori. I prodotti intermedi così formati possono essere decomposti completamente fino alla liberazione di anidride carbonica, acqua ed elementi minerali utili alle piante (mineralizzazione), oppure possono essere trasformati in humus (umificazione).Successivamente, anche l’humus che si è formato può essere attaccato dai microrganismi e decomposto in prodotti intermedi, che a loro volta possono essere mineralizzati.
Il suolo è un “serbatoio” di biodiversità: gli scienziati stimano che un quarto delle specie presenti sul pianeta Terra viva nel suolo.