
Quello del viaggio a Zanzibar è un ottimo pretesto per aggirare elegantemente la follia da feste: tua madre è una nazista del Natale? Tua sorella a fine settembre ha già comprato i regali e tuo padre cerca ancora di farti credere che sì, Babbo Natale esiste? Chiudi due costumi in valigia e vola verso Zanzibar.
IL BIGNAMI DELLO KISWAHILI - Tanto per non essere colto in fallo è bene che tu sappia che la lingua parlata a Zanzibar è lo Kiswahili, e se proprio vuoi fare il primo della classe ricorda che si tratta di una mescolanza di termini arabi, indiani, persiani e portoghesi.
Questa lingua inoltre ti viene incontro: esattamente come nell’italiano le parole si pronunciano proprio come sono scritte.STUDIARE SOTTO IL SOLE - Le palline di Natale e gli abeti non ti mancheranno di certo sotto il sole cocente di Zanzibar. A dicembre, tanto per fartene un’idea le ore di sole sono circa 8 e la temperatura media è di 27 gradi. Tablet alla mano potrai farti una bellissima foto in compagnia dei tuoi libri, sotto l’ombra di qualche palma, tanto per rassicurare i tuoi genitori e immediatamente dopo goderti il mare. Le spiagge più belle? Prendi appunti: la spiagga di Bububu (il cui nome per altro è impossibile da dimenticare), la spiaggia di Kiwengwa, la spiaggia di Kizimkazi, la spiaggia di Paje e la spiaggia di Nungwi. Ovviamente queste sono solo alcune di quelle che potresti visitare.
LE SPEZIE ENERGIZZANTI - Alzi la mano chi sa per cosa è famosa Zanzibar. No, non per i cioccolatini o torroncini ma per le sue profumatissime spezie. Rallegrano la cucina, la giornata e c’è chi ci giurerebbe, aggiungono del brio alla vita. Se l’idea ti stuzzica e vuoi portare un souvenir ai tuoi compagni di classe e a quella prof che proprio non ti sopporta, potresti partecipare a uno dei tanti tour delle spezie: ne vedrai di tutti i colori.
UNGUJA: L’ISOLA MAGGIORE DELL’ARCIPELAGO - E’ sicuramente la più grande isola dell’arcipelago e la più divertente, per cui è bene puntare il proprio interesse su questa location. La sua Stone Town è stata dichiarata patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, titolo che da solo fa già cultura, e le influenze arabe, indiane, africane e europee si tagliano con il coltello. Ci sono discoteche, ci sono ristoranti e localini dall’appeal indiscutibile e ci sono pure meraviglie architettoniche da visitare: il Palazzo del Sultano e quello delle Meraviglie o la Cattedrale di San Giuseppe. Scattare qualche foto è d’obbligo, condividendola magari con la tua famiglia in tempo reale, tanto per convincerli d’aver speso davvero bene i propri soldi.
Claudia Zedda